Come fare a smettere di allattare?

Il post di oggi tratta un argomento molto delicato,intimo e personale. Smettere di allattare per una madre ha molti significati e per questo crediamo fortemente in un sostegno non invadente e non giudicante dove ognuna può prendere ciò che più le serve per se stessa, il suo bambino e per la loro relazione. Detto ciò, come smettere di allattare e far capire al mio bambino che non c’è più latte oppure che è abbastanza grande per questo? In primis questi pensieri dobbiamo rivolgerli a noi stesse. Solo dopo averli elaborati, pensati nuovamente e ancora ripensati saremo in grado di condividerli anche con il nostro bambino, e saremo quindi in grado di sostenere anche il suo pianto e la sua possibile rabbia e frustrazione nel non poter più disporre del seno della mamma. L’importante è provare a sperimentare un nuovo rapporto e una nuova forma d’amore col proprio bambino che ovviamente in questo delicato passaggio va preparato e sostenuto. Smettere di allattare non significa smettere di voler bene o smettere di avere quell’esclusivita’ tipica della diade madre-bambino. Se siamo disposte a trovare una nuova chiave di lettura, senza sensi di colpa, saremo più predisposte a vivere e far vivere questo cambiamento in termini positivi. Un pensiero va a tutte le mamme e neomamme che si sono confrontate su questo tema e che sono alla ricerca della loro strategia.

 

Cosa fare se e’ la mamma a partire…

Cosa fare ma soprattutto come preparare il bambino (specie se piccolo) alla lunga assenza della figura materna?

In questo post vedremo appunto come preparare il bambino (e di conseguenza noi stessi) per affrontare al meglio questo delicato passaggio. Senza giudicare se sia giusto o meno partire o assentarsi per tanto o poco tempo ma semplicemente analizzando cio’ che un bambino potrebbe aver bisogno. (Questo ci sembra essere il punto fondamentale da condividere con voi!)

  • iniziare a raccontare al piccolo che stara’ per un po’ di tempo con il papa’ o con i nonni o con la Tata..e che la mamma prendera’ l’ aereo per andare in un posto lontano ma in fondo molto vicino a lui. (“Puo’ una distanza materiale separarci dalle persone che amiamo”?! Scriveva tempo fa Bach in “Nessun luogo e’ lontano”)
  • Disegnare insieme un aereo grande da appendere in cameretta (ricordiamo che ai bambini non interessa se il vostro aereo sia esteticamente bello l’importante e’ averlo fatto con lui e sicuramente quell’aereo assumera’ una grande importanza durante la vostra assenza
  • Preparare l’ entourage familiare per agevolare il lavoro e l’ organizzazione delle altre figure
  • Prepararsi e preparare tutti ad eventuali malinconie o capricci da parte del piccolo. Saper accogliere le eventuali mancanze e nostalgie e farsene carico mediante il dialogo e il racconto. Non serve distrarre sempre il piccolo piuttosto raccontargli cio’ che sta accadendo in modo dolce e rassicurante.
  • Il bambino ha bisogno sempre di adulti pieni di fiducia in grado di intuire e rassicurare le sue ansie, i suoi bisogni e i suoi vuoti.
  • Utilizzare skype per salutarsi spesso e mantenere la solita’ quotidianita’ raccontando alcuni dettagli pratici che possono interessare o incuriosire
  • Cantare una canzoncina o una storia sul cellulare e lasciarla in dotazione da far ascoltare nei momenti piu’ critici.
  • Vivere questo momento di forte cambiamento come una possibilita’ (in senso positivo e costruttivo casomai) piuttosto che alimentare senso di colpa che immobilizza i rapporti e le relazioni
  • Bon Courage a tutte le mamme che sono partite o devono prepararsi ad eventuali partenze e lasciare i loro pargoli nel modo piu’ sereno e allegro possibile