Dubbi di mamme: pianeta nido…

Abbiamo ancora qualche mamma che ci scrive e ci spiega i suoi dubbi amletici su che tipo di struttura scegliere. Noi non possiamo scegliere al vostro posto, e lo ripetiamo ancora:  i consigli e le scelte son sempre soggettive.

Possiamo però fornirvi dei piccoli parametri per far in modo che la scelta e la selezione avvenga quasi in modo semplice e immediato. L’asilo nido per il vostro bambino deve essere:

–  un luogo pulito e curato, possibilmente con un’attenta selezione dei giochi, privilegiando il legno e i materiali naturali alla plastica

– ma soprattutto un luogo in cui vi sentiate accolti e capiti, perché i vostri timori e dubbi possano essere condivisi all’interno della struttura con le educatrici e la coordinatrice o psicologa o pedagogista di riferimento

– deve essere luminoso, anche se le educatrici saranno la ‘vera luce’ come ci ha insegnato M.Montessori. Dovranno perciò essere in grado di capire il piccolo e fornirgli gli strumenti giusti per crescere,giocare e relazionarsi coi pari.

– deve essere un ambiente che emana calore e fiducia dove sarete felici  e orgogliose di lasciare al mattino il vostro bambino in mani sicure e sagge.

Se avete ancora dubbi, però siamo qui!

 

 

 

 

 

Adottare un bambino..(parte prima)

 

Scegliere di adottare un bambino significa avere un autentico desiderio, non solo di avere un figlio, ma anche di fare i genitori. E’ senz’altro una situazione molto delicata che richiede sensibilità, amore e generosità in cui è necessario lavorare affinchè il bambino adottato cresca con un attaccamento sicuro. Per fare ciò è importante che il piccolo si senta parte dell’ambiente che lo circonda e non un estraneo. Come si favorisce una sensazione di questo tipo? Attraverso una buona comunicazione affettiva che raccolga la storia del bambino, dandone un significato. Ricordiamogli, per esempio, che lui è nato dalla pancia della sig.ra X che non ha potuto occuparsi di lui, ma la mamma e il papà siete voi, coloro che hanno scelto il difficile ruolo di genitori. La scelta dei termini giusti, sensibili e “curativi” è fondamentale; a questo proposito evitate parole che feriscono come il fatto di essere stati abbandonati. Tuttavia ricordiamoci sempre che il silenzio non protegge, ma fa solo del male!