Figli o no?….

 

Il dibattito è ancora aperto purtroppo: figli o no?

Mammechefatica si chiede come mai ancora oggi una donna si debba sentire discriminata se decide di non avere figli. Nonostante l’informazione e la cultura vi è ancora un forte pregiudizio nei confronti delle donne che per scelta non generano figli. Mammechefatica esprime la sua solidarietà e ammirazione verso le donne che compiono scelte di questo tipo, spesso anche sofferte e dolorose.

Chi preferisce lavorare, mantenere la sua libertà e autonomia,viaggiare, fare tardi e avere tanto tempo libero senza sensi di colpa…perché lo ripetiamo volentieri essere madre non è indice di completezza o realizzazione totale.  Si possono esprimere le proprie risorse in tanti campi, senza doverle incentrare solo ed esclusivamente nel campo materno,col rischio poi di proiettarvi le ansie e le aspettative inconsce. L’essere madre deve poter essere una scelta libera; Le donne devono rispettarsi tra loro e rispettare soprattutto le proprie scelte individuali e i propri sogni.

 

Aspettare un figlio…

 

Aspettare un figlio rappresenta da sempre una grande gioia. La donna incinta, nonostante le trasformazioni del proprio corpo, vive solitamente, un momento magico…in cui è sicuramente al centro dell’attenzione. E’ il tempo dell’attesa,

dei pensieri sognanti, in cui la donna idealizza il proprio figlio a livello mentale…

E’ il tempo della preparazione, dell’organizzazione anche pratica e concreta della nuovo ménage familiare.Tutte le energie vengono spese per i preparativi, per la cura nei dettagli.

Mammechefatica invita tutte le Pance a sintonizzarsi col proprio bambino per condividerne tutti pensieri  e poter trasformare le proprie paure e ansie in immagini più accettabili e tollerabili.

Godetevi questo momento, poi dei problemi ne parleremo più avanti….

 

Mamma, che sonno!! (parte I)

 

I bambini anche molto piccoli sono sensibili alle sensazioni e alle emozioni dell’ambiente che li circonda, come se registrassero lo stato di serenità o di  tensione familiare.
È normale, dunque, che tutto ciò che si verifica durante la giornata si rifletta sul sonno e sui sogni. Se il clima che respira in famiglia non è rilassato, gli sarà più faticoso addormentarsi e sognare bene. Se invece il bambino dorme “troppo” può dipendere dal suo ritmo biologico o da una fase evolutiva particolare che sta attraversando in quel momento.
Situazioni specifiche che in qualche modo interferiscono con il sonno del bambino sono:

  • la crescita dei dentini;
  • lo svezzamento;
  • le visite pediatriche;
  • le vaccinazioni;
  • la nascita di un fratellino;
  • l’inserimento al nido;
  • alla materna;
  • un trasloco…ma anche le vacanze.

Come fare quindi se si sveglia nel cuore della notte piangendo?
L’unica soluzione è quella di consolarlo, rassicurarlo sulle sue paure, di giorno stargli  vicino, giocare con lui e parlargli in modo adeguato all’età per stemperare le ansie.