Guerre, terremoti, attentati o altri eventi traumatici: che parole usare con i bambini?

Siamo purtroppo ancora in tempi di guerra, attentati, incidenti e catastrofi naturali. Può capitare che i bambini anche in età prescolare vedano accidentalmente immagini forti in tv o dal pc, non filtrate dagli adulti. Come tamponare eventuali preoccupazioni? Come rispondere di fronte a domande molto chiare?

Chiaramente non si può mentire ai bambini fingendo che vada tutto bene, ma, prima di spiegare è opportuno chiedere cosa sa lui/lei. “Come mai mi fai questa domanda?”, può essere infatti che il bambino abbia già delle informazioni da altri e non è il caso di confonderlo.

Inoltre si deve dare una risposta semplice, coerente e rassicurante aggiungendo il fatto che certe cose accadono lontano da noi, che, ad esempio, la maggior parte delle persone vuole la pace e che si sta lavorando per questo. Riportare al qui ed ora “Comunque adesso noi siamo qui insieme e ne stiamo parlando”.. per riorientare al presente.

Altra cosa fondamentale è quella di riconoscere ed accogliere lo stato emotivo proprio e del bambino, senza negare. Infine è essenziale mantenere la possibilità in futuro di poter tornare sull’argomento se il piccolo ne avrà desiderio, mantenere con lui una vicinanza fisica autentica e mantenere una routine normale perchè rassicurante.

Come fare a togliere il ciuccio?

 

In questi anni di lavoro con bambini e genitori abbiamo sentito tante idee originali su come aiutare il proprio figlio a lasciare il ciuccio senza traumi, ma riteniamo che il metodo migliore sia sempre quello tradizionale del regalo a qualcuno di importante, ad esempio, a Babbo Natale. (Certo non è la stagione adatta questa ,ma parlare di fresco e neve ci tira su il morale forse!!) Perchè proprio lui? Perchè i bambini ammirano questa figura affettuosa che porta loro regali, autorevole, misteriosa, ma che conosce molto bene i loro desideri. Dunque prepariamo il bambino a questo scambio: “Babbo Natale ti porterà un meraviglioso dono, ma tu gli donerai il tuo caro vecchio ciuccio”. Suggeriamo in ogni caso di non creare una separazione cruda, netta e troppo dolorosa per il bambino. Noi grandi forse non ce ne rendiamo conto, ma per un bambino piccolo rappresenta un oggetto davvero magico, molto investito emotivamente, in grado di tranquillizzare ogni capriccio disperato in quanto sostituto materno. Quindi con empatia, sensibilità, affetto e originalità aiutamo i nostri piccoli a crescere!

p.s. Ci piace fare un sondaggio: quale metodo avete usato voi???!