Questo si..Quello no: imparare a mangiare tutto

“Questo si..Quello no” quante volte ascoltiamo i bambini che fin da piccolissimi impongono il loro modo di fare attraverso il cibo decidendo cosa mangiare. E quante volte però assistiamo a genitori e adulti in genere che accettano di preparare più pietanze per soddisfare i desideri culinari dei piccoli tiranni.. Mammechefatica invita tutti a riflettere su questo punto. Che messaggio educativo stiamo dando ai nostri bambini? Come faranno a diventare cittadini del mondo e viaggiare da grandi se non hanno avuto la possibilità di sperimentare altri piatti? Se non riescono ad apprezzare la pasta (a patto che sia in bianco)?! È fondamentale provare tutti i gusti e poi col tempo assecondare le preferenze, ma non escludere mai a priori, nessun alimento, verdure incluse! Vi ricordiamo che i bambini solitamente tendono a rifiutare un cibo se sanno implicitamente che possono averne un altro. Nel momento in cui non hanno a disposizione un’alternativa (e hanno fame) mangiano e assaggiano quasi tutto. Assaggiare e condividere anche pietanze di altri paesi è un’esperienza non solo sensoriale ma anche sociale: saper stare a tavola e apprezzare cibi diversi dai propri significa anche avere una certa curiosita’ e voglia di esplorare oltre i propri confini.

 

Si, viaggiare fin da piccoli…

famiglia in viaggio“Si, viaggiare” intonava il buon Lucio Battisti. Viaggiare con dei bebe’ o dei bambini piccoli della fascia di eta’ compresa tra i due mesi e i 36 mesi e’ possibile ovviamente tenendo in considerazione alcuni punti fondamentali.

– se si sceglie una meta lontana informarsi prima di partire sulla situazione sanitaria del paese ospitante.

– individuare come primo viaggio una destinazione piuttosto easy e comoda sia per la mamma che per la gestione del piccolo

– avere cura di non esagerare e sconvolgere troppo gli orari sonno/veglia. Anche se apparentemente non sembra, ma i neonati sono molto sensibili ai cambiamenti

– solitamente se la madre e il padre sono tranquilli e poco ansiogeni di conseguenza il piccolo sara’ piu’ disteso e rilassato e in grado di accettare in modo positivo i cambiamenti

– portate con voi lo stretto indispensabile ed eliminate il superfluo. Il vero viaggiatore e’ fatto cosi’!

Infine: Si,vViaggiate! Se ve la sentite, se potete, poiche’, se si abituano fin da piccoli, da grandi avranno delle risorse in piu’: una maggiore capacita’ di adattamento all’ ambiente, una migliore capacita’ di problem solving e sicuramente una maggiore predisposizione alla socializzazione e alla condivisione. Last but not least, avranno l’occasione di assaggiare cibi nuovi e impareranno a mantenere una certa curiosita’ verso tutti i cibi e non solo quelli della propria mamma!!!!!

Tutti valori fondamentali dal nostro punto di vista, non solo psicopedagogico, ma anche umano.

Viaggiate veramente perche’ come sosteniamo noi  di MammeCheFatica: “Viaggiare e’ vivere due volte”!

Poter conoscere posti nuovi e poter esplorare nuove mete sono occasioni uniche che verranno ricordate anche da grandi.

Buon Viaggio!

Impariamo ad assaggiare qua e là… Speciale Estate

Perchè non approfittare dell’estate, dei viaggi all’estero o nel resto d’Italia per far assaggiare ai nostri piccoli anche cibi e sapori nuovi?!

E’ così importante per i bambini poter fare questa esperienza e avere a disposizione gusti nuovi da scoprire. Se fossero piccoli, all’inizio toccheranno e paciugheranno con le manine, poi dopo aver preso confidenza lo porteranno alla bocca.

E’ forse anche l’unico modo per apprezzare poi da grandi i cibi di altre culture differenti dalla nostra e muoversi con disinvoltura senza la problematica del cibo, che talvolta in certe persone costiuisce un forte limite non solo emotivo. (Quante mamme sentiamo dire: “Non lo porto via, perchè altrimenti non mangerebbe nulla”). Secondo Mammechefatica occorre orientare il bambino senza paura e timori verso la scoperta di nuovi cibi e culture diverse, suscitando anche interesse e curiosità verso tutto ciò che è nuovo o diverso dalle nostre abitudini per farli crescere e sentire dei veri cittadini del mondo.

 

 

In viaggio..stare attenti a… prima parte

 

Quando si viaggia con i bambini, specie se piccoli, occorre sintonizzarsi e trovare il giusto ritmo altrimenti si rischia di trasformare il viaggio in un incubo!

Quindi, come dicevamo nel post precedente, occorre rispettare e adeguarsi al ritmo di sonno/veglia del piccolo, compatibilmente col nuovo fuso orario del posto in cui vi troverete. Cercate di mantenere abitudini e rituali che potrebbero  essere preziosi per mantenere un certo equilibrio. Ad esempio, l’abitudine del riposino pomeridiano, è fondamentale per recuperare le energie, in particolare se si cammina tanto e si sta tanto in giro, o come spesso accade nelle sere d’estate, se si posticipa la nanna.

Se fosse molto molto stanco o insofferente, perchè a causa del fuso non riesce a dormire bene, potreste dargli degli integratori anche naturali come ottimi ricostituenti.

Mammechefatica invita i genitori a spiegare sempre dove si sta andando e la meta da raggiungere poichè anche se il bambino è piccolo si rende comunque conto di non essere a casa propria. Ovunque sarete nel mondo, mettetegli sempre un tappetino,un telo con i  suoi giochini che in situazioni e contesti nuovi contribuiscono a dare maggiore sicurezza, per fare in modo da creare situazioni di gioco non strutturato nelle quali i bambini possono ritrovarsi immediatamente.

Bon Voyage

In viaggio con i pargoli… Speciale Estate..

 

Viaggiare con i bambini è sempre un’impresa titanica non possiamo darvi torto, anche se con un po’ di sacrificio e spirito organizzativo si può continuare a viaggiare in giro per il mondo! Secondo MammeCheFatica, la parte più difficile e impegnativa sta nella fase preparatoria del viaggio, quindi il dover pensare a tutto…dalle medicine,alla protezione totale,ai documenti, il peluche e tutto il resto…

Però chi osa viaggiare anche con i bambini molto piccoli, fa bene, perchè con le dovute precauzioni si  può continuare a viaggiare come un tempo…L’aspetto più difficile per un neo-genitore viaggiatore è secondo noi il sapersi sintonizzare con i bisogni reali del piccolo e sapersi adattare ai propri tempi.(talvolta rallentando il ritmo.

Viaggiare è vivere due volte..

Quindi se potete regalare a voi e ai vostri figli questa esperienza di viaggio e di vita, ve ne saranno grati…

 

 

Perchè i bambini sono pigri?…

 

A dire il vero..non è che i bambini di oggi sono pigri…piuttosto sono i genitori di oggi a proteggere fin troppo i loro piccoli e ad impedire loro di esplorare il mondo q.b.

Certo, un tempo, come ci raccontano i nonni vi erano meno pericoli, meno paure e probabilmente vi era scansione del tempo differente per cui si aveva molto meno tempo per pensare e comunicare..( se pensiamo all’uso dei cellulari…) .

Quindi fateli camminare, anche fin da piccoli…. in città, in montagna, al mare… fateli viaggiare…

Se si oppongono…non temete i loro capricci..all’inizio faranno un po’ di fatica ma poi apprezzeranno,date loro dei compiti, o meglio delle ‘missioni’ da svolgere..a seconda della loro età e potenzialità  Ad esempio,raccogliere qualcosa da mostrare all’asilo,chiedere un’informazione o scrivere una via se sono più grandi, fare delle foto seguendo un tema…

Coinvolgeteli sempre, e avrete dei figli attivi, partecipi e curiosi di conoscere…

 

Viaggiare coi bambini? faticoso ma gratificante…..

 

Viaggiare coi bambini,specie se piccoli o piccolissimi è sempre faticoso.

Però è un’esperienza fondamentale, non solo per i genitori stessi, ma soprattutto per i vostri figli. State offrendo loro un dono molto importante che utilizzeranno da grandi,nel corso della vita.

Un detto canadese dice: “un genitore deve saper offrire un nido sicuro per crescere e le ali per viaggiare e volare libero”.

Di figli di genitori sempre in viaggio ne conosciamo tanti, ognuno con la sua personalità, le sue doti, i suoi difetti, ma tutti con un unico denominatore comune: un grande spirito di addattamento. Ricordiamo di bambini giapponesi o arrivati dall’Australia, e inseriti nella vita del nido come se niente fosse. Sicuramente lo spirito di adattamento s’impara dal Viaggio e dalle sue mitiche disavventure così come una maggiore autonomia e capacità di gestire gli imprevisti…