Attenti a quei due!!

Cari Amici di MammeCheFatica vi segnaliamo con piacere il primo libro illustrato della collana Archivia dedicata all’architettura per i bambini: “Attenti a quei due a Milano” (Ed. MACRO). Le illustrazioni sono a cura di Barbara Parini, mentre i testi sono frutto del lavoro di Claudia Minnella. I protagonisti di questa storia originale sono Ambrogio e Brunilde, due simpatici bambini, un alieno di nome Gaspare, il cagnolino Ettore e il ragnetto Pietro. Il primo volume è dedicato alle avventure dei buffi personaggi e alla storia architettonica della città di Milano dal punto di vista dei più piccoli.

Sabato 16 Novembre dalle 17 presso lo spazio B**K in Via Porro Lambertenghi, 20 a Milano ci sarà la presentazione del libro con l’ascolto di storie, una buona merenda e tanti colori! L’incontro, rivolto ai bimbi dai 3 ai 6 anni, è gratuito, ma su prenotazione (tel. 02/87063126).

Che bella idea!

Dove è bello viaggiare in famiglia..

 

Dalle mail private che stiamo ricevendo abbiamo fatto una top 10 dei luoghi migliori dove viaggiare con l’intera famiglia. Sappiamo che non sempre c’è una certa ospitalità riservata ai bambini nè un’adeguata cura per questi. In alcuni paesi c’è un’attenzione particolare, in altri meno..anzi quasi i bimbi sono mal visti..mah?!!?

Ecco la lista..che ne pensate??

1. Corsica

2. Grecia

3. Sicilia

4.Scandinavia

5.Spagna

6.Francia

7. Toscana

8. Riviera Romagnola

9. Croazia

10. Canada (che coraggio Mamma Carlotta affrontare un viaggio così lungo con Licia!!?)

Teniamo in mente queste mete per l’anno prossimo!!!! p.s.: Grazie alle nostre mamme (e papà) follower che ci tengono compagnia anche in vacanza!!

 

Quando i genitori si separano..

 

Sempre più spesso nei nostri studi privati veniamo a conoscenza di bambini che assistono dolorosamente al disgregarsi della loro famiglia originaria e al formarsi di una nuova. Le separazioni e i divorzi spezzano equilibri importanti, non solo nei rapporti fra i genitori, ma anche fra loro e i figli. Ci sono poi sempre più famiglie composte da un genitore separato e un nuovo/una nuova compagna  e magari altri fratelli e sorelle. In queste situazioni raccomandiamo ai genitori di non vivere con il senso di colpa, ma nemmeno di sottovalutare l’infuenza emotiva che questa novità può avere sul bambino. E’ da evitare la confusione di ruoli, in modo da non far perdere al figlio importanti esperienze affettive ed educative. Quindi attenzione al fatto che il bambino non veda il “terzo genitore” come usurpatore del ruolo del genitore naturale. Infine, non indurre il figlio a condividere i propri sentimenti ostili nei confronti dell’ex coniuge. Sembre ovvio, ma purtroppo molti adulti, accecati dai loro rancori personali, producono più o meno consapevolmente, un ferita profonda nel piccolo.

E ora…un pò di relax con i nostri bambini!

 

Passata la frenesia del Natale, godiamoci un pò di relax. Trasmettiamo anche ai più piccoli la capacità di prendersi del tempo (cosa molto atipica nella contemporaneità!) e rilassarsi.. Se il bambino è piccolo basta un disegno (dargli un pastello in mano lo calma e lo fa sentire subito “grande”), un pò di plastilina da modellare o dei travasi artigianali con barattoli e tappi. Se invece il bambino è più grande, proponetegli la lettura di un libro, la costruzione con i lego, l’ascolto di un audio libro o un bel cartone da condividere con tutta la famiglia (purchè il bambino poi non sia ipnotizzato dalla tv per tutto il giorno).

Buon riposo a tutti!!!!

Cari genitori, quali buoni propositi avete per l’anno nuovo?

 

C’è chi in famiglia si ripromette di essere più paziente, chi più presente, chi più affettuoso e chi meno stressato. E voi? State pensando di cucinare con i vostri figli o di proporre loro una dieta più sana? Meno ore davanti alla tv o ai videogiochi? MammeCheFatica è curiosa di conoscere cosa vi impegnate a fare nel 2013!

Facciamo fare questo giochino anche ai bambini (se non troppo piccoli ovviamente), stimoliamoli a riflettere su di sè e sulle nostre relazioni…è una capacità molto utile che favorisce l’introspezione e l’empatia.

Auguri a tutti!!!!

E se mio figlio scopre che Babbo Natale non esiste??

 

Prima o poi tutti i bambini si fanno domande sull’esistenza reale di Babbo Natale e chiederanno ai loro genitori maggiori dettagli finchè non capiranno la verità. Non c’è una reazione uguale per tutti, ovviamente, essendo i bambini diversi fra loro, ma, generalmente, il bambino (anhe se già grandicello) avverte una strana emozione mista tra la delusione e l’orgoglio di essere cresciuto e aver scoperto “l’imbroglio”. Cosa possono fare i genitori? Se non c’è alcuna possibilità che il bambino rimanga nel’incertezza, allora raccontiamogli la verità con calma e serenità. Facciamolo sentire grande, responsabilizzandolo: “Mi raccomando, non dirlo ai bimbi più piccoli di te che ancora ci credono!”. allo stesso tempo spieghiamogli che quello che conta è l’atmosfera del Natale: condividere un momento magico con le persone a cui si vuole più bene!

Il messaggio del Natale

 

Al di là del significato religioso, il Natale rappresenta un momento speciale per tutti i bambini, appartenenti a famiglie credenti e non. E’ senz’altro un momento di vacanza, di festa, in cui la famiglia allargata si riunisce, magari dopo tanti mesi passati senza vedersi. proponiamo ai più piccoli di preparare il menù scritto, se sanno già scrivere, o disegnare dei segnaposti per tutti gli invitati. Utilizziamo i loro centro tavola costruiti con amore all’asilo o a scuola e coinvolgiamoli nell’ apparecchiare.

Sfruttiamo questo momento per trasmettere anche ai più piccoli dei valori importanti di amore, calore, ma anche di fratellanza e solidarietà con chi è più debole. Non focalizziamoci sui regali e sull’aspetto consumistico della festività, quello che conta davvero sono la famiglia riunita di fronte ad una tavola apparecchiata con amore.

“Bambini e basta” di Irene Bernardini, ed. Mondadori

 

Di cosa tratta: dei bambini di oggi idealizzati e adultizzati, ma anche degli adulti fragili e bisognosi di attenzione e sostegno dai più piccoli, stravolgendo così i tradizionali ruoli familiari.

Perchè ne parliamo: perché è un lucido ritratto delle relazioni familiari del XXI secolo fatto da una professionista appassionata e attenta ai cambiamenti sociali. 

MammeCheFatica lo consiglia perchè: è d’accordo con l’autrice nel sostenere il diritto dei bambini ad essere piccoli, indifesi e bisognosi di cure. I bambini non devono avere agende piene come quelle degli adulti, non devono risarcire, né consolare i genitori.

“Bambini tiranni, bambini capolavori, bambini trofeo, bambini ostaggio, bambini partner, bambini status symbol: bilingui, trilingui, schermidori, danzatori, calciatori, acquarellisti, teatranti, cantanti, fotomodelli… E i bambini e basta?”

Il ruolo del papà

Che ruolo ha il padre all’interno della famiglia? Ha un compito importantissimo: quello di equilibrio, rispetto alla madre, nello sviluppo affettivo, psicologico e sociale del bambino. Consapevole che il modello ricevuto dal proprio padre è ormai vecchio e inadeguato, il nuovo papà è molto più sensibile alla sfera privata, tanto da essere più presente nel primo anno di vita del figlio. E’ molto diffuso infatti questo comportamento di “avvicinamento” del padre che entra in rapporto col piccolo sin da subito, senza più aspettare la soglia dei 2/3 anni quando il bambino sviluppa le sue competenze sociali. Ben vengano i papà che si sperimentano nelle prime cure quotidiane che fino a poco tempo fa erano esclusivo dominio materno! Tuttavia, nonostante questi cambiamenti a livello sociale, la figura del padre acquista maggior importanza sempre verso i tre anni, periodo in cui il bambino inizia ad allontanarsi gradualmente dall’universo materno.