Estate: togliere il ciuccio? Meglio salutarlo!

 

L’estate come dicevamo nei post precedenti è un’occasione per sperimentare tanti avvenimenti significativi nelle varie tappe di crescita. Se pensiamo ad un bambino/a di tre anni potremmo anche iniziare a pensare di salutare il ciuccio. Si esatto salutare è meglio che “togliere”. È un modo più gentile per aiutare il bambino anche in questa nuova separazione. Per gli adulti in generale si fa presto a togliere, ma poi bisogna fare i conti con le loro abitudini e i loro tempi. Quindi, come per il pannolino, predisponete la strada,create le giuste circostanze. E ricordate: quando si saluta un oggetto non si torna indietro. Per questo motivo suggeriamo caldamente di “stare sul tema” parecchio tempo, quello giusto affinché sia il bambino a salutare il ciuccio e non il contrario. A questo proposito c’è un vecchio libro sempre attuale “Il Ciuccio di Nina” Ed.- Il Castoro – che solitamente piace molto ai bambini. Il libro però è un piccolo aiuto ma non sostituisce il vostro lavoro di regia e di supporto in questa fase delicata.

Il bambino da queste tappe di crescita deve uscirne sicuro e meno frustrato possibile. 

Caso Martina Patti: non giudichiamo please

La cronaca ci impone di fermarci un attimo su un caso, quello dell’infanticidio della bimba Elena Del Pozzo.  È un fatto violento, durissimo da accettare se si pensa poi che è stato creato e pensato dalla persona che l’ha messa al mondo, ma in queste situazioni soprattutto, così delicate, è bene evitare analisi o critiche superficiali e astenersi dal giudicare: chi siamo noi per sapere il livello invisibile di dolore e solitudine che questa madre portava con sé e che si  trascinava da chissà quanto tempo prima di esplodere in un gesto fuori controllo. Ci chiediamo quante madri invisibili vi siano in giro e cosa è possibile fare in concreto per evitare gesti del genere. Le madri non devono essere lasciate sole nella crescita dei figli, non devono sentire il peso del mondo sulle spalle, devono e dovrebbero stare all’interno di una rete di relazioni e aiuti per le quali si sentono utili e adeguate, tenute in mente e pensate. Grazie a tutti i posti pubblici e gratuiti come ad esempio i consultori, i centri anti violenza, le innumerevoli associazioni, il Telefono Azzurro ecc. che si fanno carico di tutte le madri invisibili e che nel quotidiano contribuiscono a prevenire situazioni di disagio.

 

Summertime: ci siamo!

Sarà il caldo esagerato che ci ha spiazzato, la stanchezza che si aggiunge per la fine dell’anno educativo ma è bene pensare e immaginare anche alle vacanze e soprattutto organizzare quelle dei bambini: campus estivi se si resta in città, chi andrà al mare o in montagna invece potrà già cambiare aria e rilassarsi un po’.Gia’ perché anche i bambini sono stanchi e percepiscono il caldo e hanno bisogno di ritmi più lenti, di giornate meno piene da riempire con mille attività. il periodo estivo deve permetterci una gestione più rilassata del tempo per noi e loro, al fine di stare meglio e privilegiare una migliore relazione e un modo di giocare più fresco e spensierato.

Avanti tutta!

 

 

 

 

Prepararsi alla scuola dell’infanzia

 

Come prepararsi alla scuola dell’infanzia è una delle domande più gettonate in questo periodo per tutti coloro che a settembre inizieranno una nuova avventura: diversa dal nido e diversa dalla routine a casa con i nonni o la tata. Vi garantiamo che nonostante tutti i discorsi preparatori possibili e immaginabili un po’ di crisi e di pianti saranno inevitabili perché si tratta di un cambiamento importante che segna una delle tappe evolutive dell’infanzia. Cosa fare per preparare i piccoli a questa nuova realtà:

  • Parlarne in casa ma senza troppa ansia da prestazione
  • Saper incuriosire il piccolo verso la novità rassicurandolo sempre
  • Incoraggiarlo raccontandogli che tutti noi ci siamo riusciti
  • Evitate di dire “devi togliere il pannolino se no non ti vogliono le maestre”…frasi di questo tipo non sono per nulla d’aiuto anzi..
  • vivere questo tempo in modo sereno sicuri di poter creare una nuova routine
  • leggere insieme dei libri che affrontano questo passaggio
  • evitare di elencare gli amici del nido che poi saranno nella nuova scuola: dovranno imparare a stare con tutti e non fare affidamento solo alle vecchie amicizie (spesso proiezioni dei genitori)
  • lavorare sull’autonomia del bambino sfruttando tutte le occasioni che la quotidianità ci offre: dal lavarsi,vestirsi, aiutare a.., provare a fare tutto ciò che è possibile fare! 
  • Deve poter sperimentare sperimentando! 

 

Auguri a Tutti i Papà…

 

Auguri a Tutti i Papà possibili. Ma soprattutto a coloro che non possono godersi il proprio bambino nella quotidianità perché lontani, dall’altra parte del mondo, magari in viaggio, magari spaventati dalla paternità hanno deciso di sottrarsi a questo ruolo. Auguri a tutti specie se può essere un’occasione per chiedersi: che tipo di padre sono? mi riconosco in questa dimensione? Che padre ho avuto? Cosa mi ha trasmesso? Domande esistenziali e necessarie in cerca di risposte vere e sempre in divenire. Chiedetevi sempre che tipo di rapporto state costruendo e dove vi sta portando. E qualora vi fossero delle criticità siate saggi e fatevi aiutare. Raccontatelo ai vostri figli perché possano capirne l’importanza. Vi auguriamo di giocare con loro il più possibile, di poterli osservare crescere e fare ogni giorno conquiste nuove ma anche di riuscire a trasmettere loro il senso delle regole e della norma, di crescere dentro dei confini chiari e precisi.

Buona festa del papà a tutti!

 

 

 

 

Bacio sulla bocca al bambino: no

Grazie ad alcune domande di alcuni genitori rispondiamo in generale a tutti perché l’argomento è interessante: è giusto o ingiusto dare i baci sulla bocca ai bambini? La risposta è categorica ed è NO. No perché: il bambino non è da confondere con il ruolo del partner. L’amore per un figlio è ben diverso da quello del partner stesso e non va assolutamente mischiato. Altrimenti si rischia anche di confondere il linguaggio affettivo da quello più propriamente sessuale e non è per nulla costruttivo se pensiamo al bambino e alla costruzione della sua identità. Può capitare di incontrare persone che non danno troppa importanza a questo gesto e che anzi lo considerano naturale e istintivo come segno di grande e infinito amore ma dal nostro punto di vista psicopedagogico occorre prestare attenzione e saper delineare in modo chiaro i confini. Non si tratta assolutamente di essere cattivi o rigidi bensì di avere un atteggiamento di rispetto dei vari ruoli verso i piccoli e il partner ricordandoci sempre che i bambini apprendono proprio dai nostri comportamenti quotidiani.

 

Quando c’è un problema: come affrontarlo

Tema molto richiesto e cliccato in questo periodo così difficile e tormentato per tutti ma in particolare per la gestione dei piccoli e delle continue possibili interruzioni causa quarantene o positività o in generale per una situazione difficile da gestire da un punto di vista della socialità visto l’alto rischio di contagi.

In generale, quando vi è un problema con i bambini l’adulto tende a preoccuparsi ed entrare maggiormente in uno stato di ansia: vi proponiamo invece un’ altra chiave di lettura: perché non provare a distinguere la sua difficoltà dalla nostra e lavorarci su affinché possa essere sciolta e modificata nel tempo? Non si tratta di un passo semplice né tantomeno immediato ma dal nostro punto di vista psicopedagogico è fondamentale per uscire da una certa difficoltà o fase critica della crescita. Qualche esempio? Può capitare con i capricci continui e una fase di insofferenza perenne,  con le balbuzie improvvise, con episodi di incontinenza e regressione ripetuta, per forti crisi di rabbia improvvisa, nel trattenere le feci per lungo tempo e rifiutare qualsiasi aiuto..insomma le problematiche possono essere le più svariate ma l’atteggiamento adulto dovrebbe essere sereno e forte a prescindere e non dipendere dalla serenità del piccolo. È questa la difficoltà maggiore nella quale come esseri umani coinvolti in una relazione (come il legame con il piccolo) incappiamo. Non possiamo aspettare che tutto torni come prima: proviamo insieme a modificare delle situazioni partendo proprio dal nostro comportamento e gradualmente torneremo ad una nuova dimensione. 

Vi è mai capitato? Come avete reagito? Chi avesse bisogno o piacere di un confronto ci trova qui. Info@mammechefatica.it e sul portale ResiliaService.com

 

Quarantena con i bambini

Un pensiero di solidarietà va a tutte le famiglie con bambini soprattutto piccoli rinchiuse in casa per via delle infinite quarantene che si ripetono inevitabilmente nei nidi ,scuole dell’infanzia e nelle altre realtà educative per i più grandi. Non è facile accettare questo momento e poi farlo accettare ai bambini che spesso chiedono quando potranno uscire e poter tornare a salutare i loro amici e le maestre. E poi ancora: come trascorrere le lunghe giornate a casa senza perdere la pazienza e cercare di mantenere i nervi saldi nonostante tutto? Facile a dirsi ma quando ci si trova coinvolti si iniziano a contare i giorni…anche se spesso il tempo in queste situazioni sembra non passare mai….laddove è possibile cercate di limitare l’utilizzo di smartphone/TV piuttosto proponete tante micro attività. Si sa, con i bambini piccoli il tempo di concentrazione è sempre ai minimi termini, quindi occorre costruire delle nuove routine e passare dal costruire una torre, all’impastare biscotti o pasta di pane, al collage, ma anche lavare semplicemente delle ciotoline può essere un ottimo passatempo! Cercate di non dare loro l’idea di non sapere cosa fare ma anzi di avere sempre pronta un’alternativa da sfoderare! Fare insieme un planning della giornata è un modo per trasmettere il senso dell’organizzazione necessario per dare e darsi un certo metodo nel trascorrere il tempo. Nel primo mattino proponete attivita’ più di concentrazione (esempio i travasi con la pasta o i legumi/pittura/collage con diversi materiali) e poi verso il finire della mattina invece un libro o delle canzoncine da ascoltare mentre si prepara il pranzo. Nel pomeriggio invece la preparazione di una torta o biscotti o di pasta di sale semplice può essere un buon rituale per diverse fasce d’età. Se avete dei travestimenti o vecchi indumenti metteteli a disposizione per inventare storie: in queste lunghe giornate casalinghe i bambini hanno più che mai bisogno di evadere e creare mondi nuovi mediante la loro capacità del pensiero magico. Quando poi la storia o la scena creata gli piace, tendono a ricrearla infinite volte aggiungendo dei dettagli qua e là. La forza del gioco imitativo è davvero sempre grandiosa e affascinante. Lasciateli giocare e osservateli (ma senza interrompere il loro gioco..onde evitare di bloccarli).. sperando sia trascorso nel frattempo un po’ di tempo…Fate capire loro che vi sono dei momenti in cui anche i genitori sono impegnati in altro (un dettaglio tra tutti il lavoro?!) e che poi vi ritrovate in un punto specifico della casa per raccontarvi come è andata!.

 

 

 

 

 

Cosa serve ai bambini piccoli veramente?

 

Cosa serve veramente ai bambini piccoli? Una serie di esperienze che sommate tra loro andranno a costruire il ricordo della loro vita infantile: fondamentale per costruirsi poi dopo quella adolescenziale e adulta. Si, è vero che i primi tre anni (ma non solo!) di vita del bambino sono davvero importantissimi per determinarne lo sviluppo socioaffettivo-cognitivo o meglio il suo stare al mondo quando poi sarà più grande. Per questo mettiamocela tutta per gettare delle basi sicure e fare in modo di trascorrere del tempo con loro. Il tempo non deve essere solo di qualità: non basta fare delle esperienze incredibili, costose o esclusive come spesso si crede: occorre anche sapergli stare accanto, osservarli crescere, giocare con loro, e annoiarsi anche un po’…e all’occorrenza saper dare loro il giusto senso del confine e del limite. Già perché essere genitori non significa dal nostro punto di vista psicopedagogico concedere loro tutto e costruire un rapporto amicale: piuttosto saper stare nei limiti e saper trasmettere loro una linea coerente che poi si spera un giorno potranno interiorizzare e farla loro. Non è facile anzi ma come ripetiamo sempre a crescere non sono solo i bambini ma lo siamo anche noi come adulti coinvolti in questo processo sempre affascinante e stimolante che è la crescita!

 

 

I Regali Intelligenti: includono un’esperienza

I Regali per i vostri bambini saranno già pronti e nascosti…ma se vi manca qualcosa di diverso potreste aggiungere…un’esperienza da fare insieme!. Per noi rimane il dono più bello che da grandi si trasforma in ricordo. Per esperienza si intende un’attivita’, un qualcosa di gradito in grado di stimolare e arricchire il bambino fin da piccolo. A seconda dell’età si può pensare: ad una mattinata in piscina per i piccolissimi nelle strutture apposite, musica in fasce con concerti speciali, baby letture, baby massaggi anche a domicilio. Per i più grandi 24-36 mesi e oltre le prime uscite ai musei dei bambini come Explora Museo dei Bambini di Roma ,MuBa di Milano, il Children Museum di Verona o Città dei Bambini di Genova sono tutte realtà che conosciamo e apprezziamo da tempo. Organizzare anche un pomeriggio speciale con pochi amici/amiche dove si prende il tè imitando Alice nel Paese delle Meraviglie oppure dove ci si immedesima in una caccia al tesoro di mostri o impronte di dinosauro o dove ci si trasforma in pirati! Questa può diventare un’attività speciale che viene pensata, preparata e allestita nel tempo insieme a loro. Una gita in famiglia può essere considerato un regalo speciale che ci si fa tutti insieme!. Trasmettere ai bambini fin da piccoli il piacere di pensare a delle cose da fare insieme che privilegiano la relazione. Per quanto riguarda i giochi invece privilegiate sempre materiali grezzi come il legno (diverse idee carine le trovate su OkoShop.it per tutte le fasce di età dai neonati ai più grandi che possono divertirsi nei giochi imitativi delle varie cucinette, giochi motori, a incastro ecc). Un libro poi  fa sempre la differenza..la Casa Editrice Babalibri ha da sempre un archivio super fornito con storie incredibili! Se volete farvi un regalo per voi e indirettamente per i vostri figli anche una consulenza psicpedagogica può essere un ottimo punto di partenza! (capita di trovarsi in momenti o fasi di difficoltà nella gestione dei nostri piccoli o preadolescenti o con difficoltà di coppia ecc. e talvolta il poterne parlare con figure esterne preparate può essere un modo per avere a disposizione chiavi di lettura diverse e riattivare l’energia perduta). Ci trovate online su info@mammechefatica.it e su Resilia: la prima App in Italia dedicata ai Servizi e alla Persona.

In tutto questo iniziamo a fare gli Auguri di Buon Natale🎄🎄 a tutti!