Asilo e scuola a distanza: le difficoltà dei piccoli

Questo periodo di emergenza sociosanitaria ci porta ad una serie di cambiamenti, non tutti semplici ed immediati da accettare. Non è facile per noi,figuriamoci per i piccoli. Immaginiamo non sia tutto rose e fiori, non ultimo il contatto video con educatrici ed insegnanti. Già, perché se da un lato la tecnologia aiuta, dall’altro può trovare anche un possibile rifiuto da parte di alcuni bambini, che non accettano questo tipo di contatto e che preferiscono separare determinate realtà: a scuola si incontra la maestra, a casa i genitori. Suggeriamo di proporre ai piccoli degli esempi concreti, di far capire loro che la maestra ad esempio ci propone un gioco,una canzone e che è il suo modo per salutare tutti i suoi bambini, dato che anche lei deve stare a casa. Non obblighiamo i bambini a partecipare ai saluti via web, piuttosto diamogli tempo per capire. Non è semplice per loro capire il motivo di tutto ciò, proponiamo loro un’alternativa: “perché non facciamo un disegno per tutti i compagni e lo mostriamo domattina? Faremo vedere il lavoro, noi saremo nascosti dietro”. Oppure: diamo loro qualcosa da preparare per il prossimo saluto, un piccolo scherzo, un indovinello, in sostanza qualcosa che sposti l’attenzione dal video ma non dall’idea del gruppo-classe,senza sensi di colpa o di imbarazzo,senza chiedere loro:” perché tu non vuoi, vedi tutti gli altri che partecipano?”. Si può essere parte anche senza partecipare in modo attivo. Rassicuriamo i piccoli in questo delicato periodo che si tratta di un momento e che poi le scuole e gli uffici verranno riaperti. Cerchiamo in ogni caso di valorizzare tutte le cose che possiamo fare in casa insieme, senza dimenticarci della vita di scuola: elencare i compagni,le maestre, ricordare a voce le azioni e i saluti che eravamo abituati a compiere. Sono dettagli significativi per i nostri bambini in cerca di un significato. 

Il web: un mondo magico, ma anche pericoloso

 

La mamma di N., un bambino di 10 anni, ci ha scritto terrorizzata dal potenziale pericolo del web. Pare infatti che l’85% dei bambini dai 9 anni in su usi Internet per fare i compiti e il 62% per chattare con gli amici. Le insidie sorgono laddove si ricevono messaggi a sfondo sessuale, cosa meno infrequente di quanto si immagini, purtroppo.

Quello che ci sentiamo di consigliare a tutti i genitori è di navigare con i propri figli, per scoprire insieme il modo migliore per utilizzare il web sfruttandone le potenzialità. Ma, se i bambini sono più grandicelli e desiderano essere autonomi, una buona cosa sarebbe anche quella di installare dei programmi che bloccano l’accesso ai siti sconsigliati ai minori. Naturalmente MammeCheFatica suggerisce sempre il dialogo come forma di comunicazione onesta. A seconda dell’età dei propri figli è infatti utile spiegare con parole adatte quali sono i rischi della rete e soprattutto dei Social Network (ai quali possono iscriversi adulti con falsi profili). L’argomento non è certo facile, ma siamo sicure che avete tutte i requisiti per farlo!!