Continuiamo a parlare del tema del saluto e del distacco, in particolare dalla figura primaria, ossia quella materna.
Per ogni bambino, lasciare la propria mamma è sempre un’impresa difficile.Ma noi, di Mammechefatica, aggiungiamo anche che per ogni mamma è difficile lasciare il proporio piccolo, specie se, come al nido o all’asilo, vi sono delle regole e dei tempi scanditi da rispettare. Metabolizzare questi cambiamenti può essere difficile, anche se poi nel tempo saranno d’aiuto. Alle mamme che ci scrivono, e ci chiedono consigli e pareri diciamo loro di aspettare e darsi Tempo. I cambiamenti non sono mai immediati. Col tempo, non solo i vostri bambini, ma anche voi riuscirete a staccarvi bene,senza promettere giocattoli, pizzette e altri premi e soprattutto senza sensi di colpa. Abituarsi ai distacchi significa anche abituarsi a crescere, a sperimentare l’autonomia e gestire un po’ la sofferenza che ne deriva.
Ci vengono in mente le belle parole della psicoterapeuta G.Schelotto che in “Distacchi e altri addii” (ed. Oscar Mondadori) scrive: ” Ogni distacco, però, comporta una sorta di movimento sismico che scombina emozioni, affetti e sofferenze; Non ci si libera facilmente dall’idea di aver lasciato indietro qualcosa o qualcuno. Si ha l’impressione di essere colpevoli, di aver tradito. Così alla sofferenza del distacco si aggiunge il senso di colpa”.
Da mamma posso dirvi che lasciare la propria figlia di 9 mesi al nido è dura! ma mi ero informata. I primi mesi sono duri, poi dopo viene il bello. Infatti ogni volta che la vedo piangere mi dico:”forza, che tra un po’ piangerà perché non vorrà tornare a casa!” e così inizia un altro giorno e una nuova scoperta, per lei ma anche per me!!!!!
Grazie per scrivere questi pensieri e queste considerazioni, mi ci ritrovo perfettamente ora che sono mamma.
Quindi dite che non è bene dire a mia figlia che al ritorno dal nido troverà una sorpresa sul suo letto? Non si tratta di regaloni, ma piccoli pensierini per darle la motivazione ad entrare al nido senza scenate tragiche (che mi fanno nascondere per non mostrare le lacrime agli occhi!!)…Io lo faccio per farle capire che comunque la penso..è sbagliato?
Buonasera a tutti, io invece sono un papà. Ho una meravigliosa bimba di 14 mesi, che sto inserendo al nido! Già ho deciso di fare il “mammo” e quindi mi occupo io dell’inserimento all’asilo nido, alla sera poi lo condivido con la mia compagna e la nostra bimba.
E’ vero non è sempre facile lasciare i nostri piccoli specie se strillano e piangono, ma ad esempio io ho grande fiducia e ammirazione per le educatrici di mia figlia che mi hanno rassicurato dicendo che è “l’inizio” poi si inseriscono.
Comunque cerco di seguire tutti i vostri suggerimenti.
Quando ci date altri titoli per piccoli?!
Buona Serata
Francesco