Smartworking a casa con i bambini: le difficoltà

Si fa presto a dire Smartworking a casa, già ma quando vi sono anche uno o più bambini organizzare una riunione o una call non è cosa facile. Occorre una buona capacità organizzativa di fondo, ma non basta. Perché l’esperienza ci insegna che qualunque bambino fin da piccolo intuisce la presenza mentale o meno dell’adulto e di conseguenza quando sente che sta parlando o messaggiando al telefono dà “il meglio di sé. Abbiamo assistito a telefonate in cui è avvenuto di tutto: dall’allagamento del bagno, ad un assaggio di pigne e sughero, imbrattamento di tappeti e muri e via dicendo. Proviamo però, prima dell’inizio di ogni giornata, a pensare ad un’attività adatta alle capacità di ogni bambino per cercare di iniziare col verso giusto la lunga mattinata che ci aspetta.

  • Se sono piccoli (0-24 mesi) provate a coinvolgerli con canzoncine, filastrocche, cestino dei tesori, tappi (grandi) per i travasi
  • Se hanno tra i 24-36 mesi pensate anche a inventare storie, offrire loro qualche travestimento, potenziare il gioco imitativo
  • Se hanno tra i 3-5 anni provate ad organizzare un loro “ufficio” che gli permetta di esprimersi e imitare la realtà circostante, dare loro l’idea del rifugio, di uno spazio ben delimitato all’interno del quale sperimentare la loro autonomia ma anche una caccia al tesoro dove trovare qualche oggetto nascosto come gioco di movimento.
  • Utilizzate tanta musica classica come sottofondo alle vostre giornate: è utile sia per i piccoli che per i Grandi poiché aiuta a favorire la concentrazione e ad alleggerire le tensioni e chissà magari aiuta anche a lavorare meglio!
  • Cercate se possibile di condividere le fatiche con il partner, per non sentire tutto il peso sulle vostre spalle
  • Delegate e condividete ma salutate sempre il bambino anche se andate in un’altra stanza per fare in modo che non si senta tradito o abbandonato

Inserimento al nido e senso di colpa materno

Settembre e’ il mese degli inizi e delle nuove avventure, anche educative. Per chi sta affrontando (o dovrà affrontare) l’inserimento al nido o alla scuola d’infanzia è il periodo dei distacchi e dei pianti. Quei pianti (talvolta intensi e dolorosi dei vostri bambini) che vale la pena condividere per cercare di alleviare il senso di colpa e di inadeguatezza che sperimenta spesso la figura materna. Sono sensazioni che hanno provato tutte le mamme, almeno una volta, se non di più. Sì tratta di un momento difficile da spiegare, più facilmente comprensibile solo da chi lo ha già sperimentato. In ogni caso vi invitiamo a parlarne con le educatrici della vostra struttura, perché si sa che ogni nostra ansia e preoccupazione viene assorbita anche dal piccolo che altrimenti riceve un messaggio poco coerente e non riuscirebbe ad inserirsi e ambientarsi nel nuovo gruppo-vita del nido. Come tutte le nuove sfide, ci vuole tempo e pazienza anche nel tollerare il pianto. Un suggerimento? Dopo il tempo del nido, trascorrere se potete, del tempo insieme senza fare (quasi) nulla di particolare. Il vostro bambino ha bisogno di essere rassicurato e di “ritrovare fiducia e ottimismo per le sfide della vita” avrebbe detto G.Rodari. Raccontategli della vostra giornata e della sua giornata con gli altri bambini e le educatrici. Questo serve per fargli capire (attraverso la voce materna) che lo stare al nido può essere col tempo un’esperienza costruttiva significativa. Anticipate la possibile richiesta dello stare in braccio: non è un vizio, ma un bisogno da accogliere nei primi tempi. Leggete tanti libretti e giocate insieme. (Il classico gioco del “Bau.. Settete” non è altro che un antico rituale sulla relazione: ci sono-non ci sono-torno.

Buon lavoro Mamme & Papà!

 

#leperledimarta

Tra le novità del 2018 di Mammechefatica c’è la collaborazione con wannabemum.it, un sito animato da tre giornaliste che aiuta mamme, papà, tate e nonni ad orientarsi nel complicato e affascinante mondo dell’accudimento e che devono conciliare il tutto con il proprio lavoro.
Attraverso dei video, la nostra pedagogista, Marta Stella Bruzzone darà a tutti i lettori del sito un consiglio pratico e utile sul tema dell’educazione dei bambini: la rubrica si chiama #leperledimarta.
Il primo video, che potete vedere qui, è dedicato alle neomamme e dà dei piccoli suggerimenti su come combattere la stanchezza nei primi momenti dopo il parto.

Seguiteci e scriveteci le vostre domande!!

Conta la quantità o la qualità?

Quanti genitori incontriamo in difficoltà rispetto a ciò che si sentono dire da altri (amici, colleghi, parenti..) su come stanno con i loro bambini. Il giudizio degli altri, anche se in buona fede, è in grado di ferire molto i genitori più fragili. Ci teniamo a ribadire che il senso di colpa dei genitori che lavorano tanto nei confronti dei loro bambini non aiuta il legame con loro, anzi, rischia di fare qualche danno. Certo, più ore si trascorrono insieme, più la relazione si rafforza, ma se anche il tempo fosse poco, è importante che sia di qualità. Con questo termine intendiamo dire che non bastano tante ore per dire di aver creato un buon legame o di essere un buon genitore, ma dipende tanto da cosa si fa insieme, da come si sta. Passare le ore davanti ad una Tv o un tablet è ben diverso dal fare un gioco insieme, leggere una storia, fare una passeggiata o la pasta per la pizza. Senza pretendere di fare grandi cose, né di spendere soldi, un piccolo gioco condiviso in cui anche l’adulto davvero si diverte e torna un po’ bambino è un gran regalo che potete fare a vostro figlio e a voi stessi!

Senso di colpa? No grazie!

Il senso di colpa è un sentimento diffuso che accomuna in diversa misura la maggior parte dei genitori di bambini (in particolare madri di bambini piccoli) costretti ad andare a lavorare. Stare poche ore al giorno con il proprio bambino e non vedere i progressi che fa nel corso del tempo, mette a dura prova l’autostima di mamma e papà. Tutto ciò è comprensibile, ma non pensiate che l’esperienza di distacco e di inserimento all’asilo, piuttosto che la condivisione di momenti con nonni o baby-sitter siano tempo sprecato per vostro figlio. Al contrario, sono momenti di socializzazione e di relazione extra familiare che aiutano a crescere. Certo, il contatto quotidiano (soprattutto con la mamma) è fondamentale, ma si può sfruttare adeguatamente il tempo a disposizione per stare al meglio. Vivete a pieno le poche ore dopo il lavoro per stare davvero bene con i bambini, divertitevi con loro, trasmettete affetto senza preoccupazioni. Non è detto che avere tanto tempo per stare con i bambini sia sempre positivo. Ci sono situazioni di donne che hanno rinunciato ad un lavoro a cui erano appassionate per stare a casa, ma che con il tempo si sono pentite della scelta e, inconsciamente hanno proiettato la loro frustrazione sul figlio. E’ la qualità del tempo a fare la differenza: se dovete lavorare non è colpa di nessuno, ma se riuscite a stare bene al ritorno a casa, i figli avvertiranno l’autentica serenità della mamma.

Se un genitore lavora lontano da casa..

Può capitare, anzi capita sempre più spesso, che un genitore (di solito è il padre, ma conosciamo anche delle madri) si debba assentare da casa per lavoro per un lungo periodo oppure debba stravolgere la routine e concentrare la sua presenza solo in poche ore durante la settimana prima di ripartire. Per alcuni è sempre stato così, per altri rappresenta un forte cambiamento all’interno del menage familiare.

Mammechefatica invita i genitori coinvolti a trovare una soluzione sia dal punto di vista organizzativo, sia emotivo. Spiegate ai vostri bambini anche se piccoli ciò che sta accadendo in modo sempre rassicurante. Anticipate la possibile assenza del genitore, non aspettate che sia il bambino a chiedere. Raccontate e spiegate in modo calmo e tranquillo (anche se non lo siete, imponetevelo!) che la mamma o il papà tornano presto e realizzate qualcosa di concreto (un lavoretto,un disegno) che aiuti a scandire il tempo dell’attesa. Ad ogni partenza, consigliamo di inventare un rituale che vi aiuti a salutarvi. Ai bambini più grandi una piccola caccia al tesoro in casa è sempre gradita, ad esempio! Per fortuna in questo senso la tecnologia è di grande aiuto e diminuisce le distanze. Col tempo troverete un giusto equilibrio che vi consentirà di stare con i vostri bambini e con la famiglia anche se lontano da casa e sembrerà tutto quasi normale.

Buon viaggio a tutti i genitori in giro per il mondo che ci seguono!

 

 

Sabato 6 febbraio: doppio appuntamento per MammeCheFatica

sei febbraioSabato 6 Febbraio MammeCheFatica infatti sarà impegnata al mattino dalle 9,30 alle 12,30 presso il Cobaby di Piano C con il Corso di Formazione Psicopedagogica “La Tata perfetta”, in collaborazione con Mamma&Lavoro (per info ed iscrizioni: formazione@mammaelavoro.it).

Al pomeriggio, invece, dalle 16,30 saremo presenti all’Open Day della Scuola Dadà in Via G.G. Mora, 22 per scoprire le novità educative e ricreative di quest’anno. Siamo amici ormai da tempo con la Scuola Dadà e collaboriamo personalmente atattraverso svariate consulenze: non potremo certo mancare a questa bella festa!

Vi aspettiamo!

Alla ricerca di un lavoro nuovo e più soddisfacente?

logo tata perfettaCare Amiche,

se il vostro lavoro non vi soddisfa più, non vi sentiti utili o, per cause di forza maggiore, l’avete perso e fate fatica a ritrovarlo, ascoltate la nostra proposta..

MammeCheFatica in collaborazione con Mamma&Lavoro organizza un nuovo corso di formazione psicopedagogico “La Tata perfetta” per tutte coloro che vogliono imparare il mestiere della Tata o Baby-sitter. Perchè non basta che vi piaccia stare con i bambini, o che sappiate prendervene cura in quanto madri: è necessaria una formazione pratica e teorica. Infatti non pensiamo sia un mstiere facile, tutt’altro. Noi che ci occupiamo di bambini e genitori da tempo, sappiamo bene quanto sia difficile, talvolta faticoso e frustrante crescere ed educare un bambino. Come gestire la comunicazione con i Genitori? Come la questione economica? Come si fa ad aprire un nido famiglia? Vi aiuteremo a capire come partire da zero o migliorarsi e crescere in quasto ambito. Siamo disposte a rispondere a qualsiasi domanda, o almeno ce la metteremo tutta!

NOVITA': Da oggi tutte le Baby Sitter che hanno partecipato al corso "Tata Perfetta" 
potranno essere visibili sulla bacheca di Mamma & Lavoro e 
potranno accedere gratuitamente al corso di Formazione Urgenze Pediatriche.locandina Tata 17 Ottobre

Vi aspettiamo quindi per affrontare insieme anche le criticità di questa (per noi meravigliosa professione) Sabato 17 Ottobre presso Cobaby di Piano C, in Via Simone D’Orsenigo 18 a Milano (citofono 57, scala D) dalle15 alle 18. Per info: formazione@mammaelavoro.it

Vuoi lavorare con i bambini? Ecco il nostro corso su misura per te!

Tata 19-4Un conto è dire: “Come mi piaccioni i bambini!”, un conto, è lavorarci quotidianamente con un fine educativo. Noi di MammecheFatica lo sappiamo bene, non basta una certa predisposizione e tanta passione per lavorare nel mondo dell’infanzia, serve anche un pò di teoria e di contenuti pratici. Ecco perchè abbiamo deciso di organizzare il corso di formazione psico-pedagogico “La Tata perfetta” in collaborazione con Mamma&Lavoro che permette a tutte le baby-sitter e tate di crescere, migliorarsi e condividere con esperte e colleghe le proprie difficoltà.

Vi aspettiamo, dunque, domenica 19 Aprile dalle 9,30 alle 12 presso Cobaby di Piano C in Via S. D’Orsenigo, 18 a Milano.

Conducono Marta Stella e Sara Luna Bruzzone, pedagogista e psicologa di MammeCheFatica. Si rilascia un attestato di frequenza.

Per info e costi: formazione@mammaelavoro.it