Arriva l’estate!

Possiamo dire che l’estate è arrivata! Inizia l’ultima tranche, un po’ faticosa ma sempre ricca di buoni propositi. C’é chi sta già organizzando il mese di Settembre e e chi non sa ancora dove andrà in vacanza con i bambini. In ogni caso utilizzate il tempo estivo per stare con i vostri bambini, osservarli crescere e giocare e offrite loro delle esperienze stimolanti a contatto con la natura. É una grande fonte di ricarica e di stimoli sensoriali fondamentali valida per tutte le età! Contribuisce a rilassarci e restituirci un po’ di genuinità di cui tutti abbiamo bisogno. L’aria di mare o di montagna fanno entrambe bene ai piccoli, aumentano l’appetito, regolano il sonno. Fateli giocare all’aria aperta il più possibile, organizzate picnic e passeggiate! Raccogliete sassolini e pezzetti  di natura da tenere come ricordo e da riportare poi al nido e a scuola. Fate in modo che si divertano e che possano rilassarsi (e annoiarsi un po’..). Anche a voi genitori ed educatori che ci seguite auguriamo di poter ‘staccare’ un po’ e rilassarvi q.b.!!!!!!!!

 

 

 

Bimbi e Genitori al mare: paura dell’acqua?!….

Mammechefatica al mare: osservatorio prezioso per poter capire le ansie dei genitori e i bisogni dei bambini. Ci sono molte madri che iniziano ad allertare i bambini ancora prima di andare in spiaggia. È importante dare poche regole e chiare. È importante far capire che bisogna rispettarle poiché il mare è grande e con lui non si scherza. Detto questo crediamo sia giusto anche concedere loro un po’ di “libertà” di giocare con la sabbia, fare una pozza con l’acqua e nascondere i piedi nella sabbia… Se avete molta paura dell’acqua cercate in tutti i modi di non proiettare le vostre ansie sui piccoli. Fatevi aiutare piuttosto coinvolgendo una persona fidata che possa far apprezzare i primi tuffi in acqua oppure state semplicemente a riva attrezzando il piccolo con braccioli o salvagente. In caso di mare mosso evitate il bagno e valorizzate la raccolta di conchiglie o alghe (procurate una valida alternativa o piuttosto inventate una gita). È molto difficile quando si è piccoli accettare la frustrazione del non poter entrare in acqua e capirne il motivo. 

Se invece è il bambino a temere l’ acqua, Mammechefatica consiglia di insistere, ma in modo progressivo e graduale onde evitare un atteggiamento oppositivo da parte del piccolo. A seconda dell’età proponiamo di partecipare a un corso di acquaticità e di nuoto per prendere confidenza e superare la paura con l’aiuto di insegnanti esperti.

Neonati al mare…!

neonati al mareAlle mamme che ci chiedono “Ma i neonati possono andare al mare?!” MammeCheFatica risponde:certo che si! Pero’ e’ bene proteggerli ed evitare le ore calde.

L’aria di mare,la salsedine, il sole influiscono positivamente sui bebe’ e sulle loro mamme che provano a rilassarsi e a godersi le giornate estive. Armiamoci pero’ di creme protezione totale, cappellino, fresco foulard di seta o cotone per ripararlo dal vento o dagli spruzzi. Evitate di stare tanto tempo in spiaggia e privilegiate la mattina presto o il tardo pomeriggio. Provate a rilassarvi anche voi quando c’ e’ un momento di pace e godetevi la calma e il ritmo lento dell’estate senza pensare subito a cio’ che c’e’ da fare..potete far sperimentare il primo bagnetto in mare al vostro bebe’ stando ovviamente sulla riva e facendo sfiorare l’acqua sulle gambine senza esagerare se vedete che non gli crea piacere!. Non esagerate ovviamente col sole poiche’ troppo non fa bene ed e’ pericoloso nei primissimi mesi di vita. Individuate posti tranquilli non troppo affollati che potrebbero infastidire e irritare il piccolo, meglio se spiagge attrezzate con zona allattamento per farvi sentire piu’ a vostro agio e in sintonia con le esigenze del piccolo.

Splash un tuffo anche per noi!

 

 

 

 

 

 

Tipi da spiaggia…

 

Ecco alcune idee per far divertire i vostri piccoli instancabili “tipi da spiaggia”..

  • un classico che non tramonta mai: castelli di sabbia, creati con formine, rastrelli e secchiello
  • bowling con birilli colorati
  • alla ricerca di conchiglie e sassolini colorati per creare un bel tesoro (che poi magari si può sotterrare con l’aiuto della paletta)
  • se sono più grandini una bella pista per le biglie
  • in acqua: pallanomechiama, palla asino
  • gara di tuffi
  • per le bimbe innamorate del ritmo e della danza: balletto di “nuoto sincronizzato”

“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”:una storia per i bambini prematuri..

 

Mammechefatica è lieta di parlare un’iniziativa significativa e importante: una storia, che narra di un delfino piccolo piccolo dedicata ai bambini prematuri e ai loro genitori, che mediante il libro possono identificarsi,  rielaborare il dolore e la straziante fatica che stanno vivendo.

Perchè ne parliamo: ci sembra utile e doveroso segnalare questo piccolo grande libro a chi ne sente il bisogno. Può anche essere letto ai bambini più grandi (spiegando loro i riferimenti all’incubatrice dove viene messo il piccolo nei primi mesi di vita).

La gravidanza è mare, è acqua- spiega l’autrice- che per questo libro ha vissuto un contatto diretto ed empatico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale per capire e immedesimarsi nella difficile situazione dei genitori che navigano nel mare per fare qualcosa..in cerca di salvezza e protezione del proprio cucciolo..

A chi è rivolto: a tutti i genitori di bambini nati prematuri, per condividere, per non sentirsi soli, per farsi forza. A tutti coloro che hanno voglia di leggere o ascoltare la storia.

“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”, scritto da Emanuela Nava Ed. Carthusia, 15,90 euro.

L’Ospedale Dal Ponte di Varese regalerà il libro a tutte le mamme di bambini prematuri seguiti in reparto. Un bel gesto che speriamo venga imitato con successo da altre strutture.

MammeCheFatica e i troppi capricci in spiaggia….

 

MammeCheFatica quest’estate sta sentendo troppi capricci nelle varie spiagge…ma ciò che ci colpisce non sono tanto i capricci dei piccoli, coi quali peraltro lavoriamo, bensì  quelli dei bimbi più grandicelli, 5-7 anni e il nervoso dei loro genitori che “vorrebbero ma non possono” e per il quieto vivere finiscono per accontentarli.

Dunque capiamo perfettamente che la spiaggia affollata non è buon posto in cui discutere e inscenare litigate ma quando i bambini esagerano è come se ci chidessero tra le righe: Mamma, Papà aiutatemi, datemi un limite, contenetemi, da solo non ci riesco”.

Talvolta è più sano e doveroso qualche buon ‘No’ da parte di noi adulti, anzichè sopportare in silenzio o far finta di…ovunque ci si trovi, partendo dal presupposto che tanto capita a tutti coloro i quali hanno a che fare con i bambini (genitori in primis, ma anche nonni, tate, educatrici….)

Se i capricci avvengono in spiaggia ad esempio, dopo aver contenuto e rassicurato il bambino proponetegli una valida alternativa al ‘divieto’ che gli avete posto. (se secondo voi non può più stare in acqua, una volta uscito gli offrite un libro,un giornalino, una sfida per un bel castelllo di sabbia…). L’importante è cercare di spiegare sempre ciò che succede con tono fermo e rassicurante nel contempo. In quegli istanti i bambini hanno bisogno di noi.

 

Ma che bel Castello…

 

“Ma che bel Castello…Marcondiro ‘ndirondello” come faceve la vecchia canzone?

Quest’estate vogliamo vedere i mitici papà all’opera, con la costruzione di castelli di sabbbia impeccabili. I vostri bambini amano molto questo momento, e anche voi papà solitamente siete proprio bravi e creativi nella costruzione di castelli.

Se poi i vostri bambini sono già grandicelli allora la costruzione sarà più complessa..portate anche biglie e soldatini. Se i bambini son piccolissimi,anche una semplice formina rudimentale sarà un gesto importante agli occhi del pargolo.

Mentre i papà riassaporano il gusto dell’infanzia giocando e lavorando la sabbia, i bambini sperimentano l’arte e il piacere di ‘paciugare’  e ‘paciugarsi’ con le materie prime…un atto fondamentale, un’esperienza tattile essenziale per crescere e diventare grandi.

 

Il mio bambino e le paure…come fare a fargliele passare…

 

Oggi affrontiamo il discorso delle paure dei bambini, soprattutto quelli piccoli, dai 24 ai 36 mesi.

E’ normale e sano avere delle paure, tutti noi ne abbiamo. Può capitare che i bambini in alcuni periodi abbiano delle paure, dal rumore dell’aspirapolvere, il frullatore, il tagliaerba, per arrivare poi alla paura del buio, dell’acqua, delle onde del mare…queste piccole paure se non sono correlate a traumi o eventi paricolari sono transitorie e passeggere e non devono preoccupare il genitore se il piccolo dovesse spaventarsi.

Vediamo come fare ad affrontare l’oggetto tanto temuto:   – avvisare il bambino circa l’utilizzo dell’oggetto che tanto spaventa ( se si può, altrimenti in caso di temporale, mare mosso… rassicurare il bambino con voce calma e ferma)  – sempre nel caso di un oggetto basta fargli prendere un po’ di dimistichezza e iniziare a toccarlo insieme.

Se necessario basterà ripetere questi gesti qualche volta per tranquillizzare il bambino, il tempo necessario per interiorizzare i nuovi rumori  che lo circondano.