Come insegnare la calma al mio bambino?

 

Capita a tutti – dai siamo sinceri – avere a che fare con dei momenti o delle fasi di turbolenzacon i bambini specie se piccoli. Come insegnare e trasmettere loro un atteggiamento di calma soprattutto dopo la tempesta? Non sembra ma è fondamentale mostrare loro un comportamento il più possibile tranquillo e sereno per far capire che poi è possibile riprendersi e uscire da questa sensazione di possibile rabbia,sconforto, delusione,frustrazione ecc. In questi lunghi anni abbiamo incontrato tantissimi e diversissimi modi di affrontare il conflitto, il capriccio e la crisi con il proprio bambino. Di sicuro la modalità punitiva non serve e soprattutto non contribuisce per nulla ad ottenere ciò che probabilmente l’adulto vorrebbe. Investite piuttosto tempo ed energie per un buon dialogo (vale per tutte le fasi di crescita) accompagnato da esempi pratici e concreti se i bambini sono piccoli: 

  • prendete un orsacchiotto,una bambola, un dinosauro  o quello che avete a disposizione e  provate a fare dire a quest’ultimo il motivo del disagio, del capriccio o della sfida in atto: giocateci su, fate voci nuove anche un po’ arrabbiate e osservate lo stupore del vostro piccolo osservatore
  • provate a creare insieme il barattolo della calma per riportare un senso di armonia e di equilibrio: basta poco: un barattolo, dei brillantini ad esempio e un po’ di acqua. Per il bambino il gesto di agitare il barattolo è un modo per concentrarsi e focalizzare le sue energie piuttosto che disperderle nell’aria con la voce senza senso
  • fermiamoci a pensare un attimo: è un messaggio rivolto ai più grandi (3-5 anni) dove vi è maggior margine di ragionamento. Attenzione: aiutare a formulare un ragionamento significa guidare il bambino evitando la modalità giudicante e ponendo sempre l’attenzione verso l’atteggiamento/comportamento e mai verso il bambino stesso
  • continuate a seminare limitando le vostre aspettative: prima o poi arriveranno anche i frutti del vostro lungo e affascinante lavoro in vista di un bambino che poi diventerà un preadolescente e che poi diventerà un giovane adulto con un suo pensiero sempre in crescita e sempre in divenire

Le parole giuste per parlare ai bambini di Parigi

ParigiPurtroppo le parole giuste non esistono. Ma i bambini hanno il diritto di sapere com’è fatto il mondo in cui vivono, ma anche il diritto di capire perchè gli adulti intorno a loro sono così preoccupati per questi avvenimenti. Se sono grandicelli ne sentiranno parlare a scuola o da altri amici e dunque è un bene che li prepariamo. Con parole semplici e chiare proviamo a spiegare quello che è successo, cercando, naturalmente di non trasmettere loro la nostra angoscia, ma solo l’importanza del fatto. E’ inutile evitare l’argomento, fare finta di nulla o sminuire l’accaduto. I bambini sentono i discorsi, avvertono il clima emotivo intorno a loro e capiscono. Questo non significa trattarli da adulti, ma da persone intelligenti, seppur piccole e immature, in grado di cogliere anche le brutture del nostro mondo, senza perdere la fiducia e l’ingenuità tipicamente infantile. Gli ideali di Pace, Libertà, Tolleranza e Giustizia si insegnano a partire anche da questi episodi.

Quando i bambini si annoiano..

bambini annoiati“Uff… che noia!”, questa è un’espressione che potreste sentire dai vostri figli in queste lunghe pause estive.. Niente panico! Anzi, è molto positivo annoiarsi, anche per un bambino. Sembrerà strano, ma dalla noia, dal “vuoto”, scaturisce il pensiero, la fantasia e la creatività. In altre parole, quando un bambino non ha particolari stimoli e per un pò di tempo non inizia nessuna attività, sarà portato a inventare qualcosa da fare, un gioco, un lavoretto, un disegno, uno scherzo o qualsiasi altra cosa. Dunque, in queste situazioni, che per noi grandi sono puro relax e meritato riposo, non proponiamo immediatamente ai bambini qualcosa, ad esempio la visione della tv o qualche gioco con il tablet perchè limiterebbero la loro inventiva e la loro capacità di tollerare la noia. Aspettiamo invece che siano loro stessi a creare qualcosa, ad iniziare una qualsiasi attività pensata da loro. Soltanto così stimoliamo la loro autonomia, propositività e dinamicità.

Il mondo gira intorno ai bambini??

figli che comandanoSempre più spesso durante le nostre consultazioni private con i genitori ci capita di sentire frasi del tipo: “In casa comanda nostro figlio…lui dice di fare così e noi lo facciamo..altrimenti piange e si dispera..”oppure: “Abbiamo scelto così, diversamente da quello che volevamo fare noi, perchè lui ce lo ha chiesto insistemente con dei capricci infiniti”… Capita a tutti di attraversare momenti della crescita più difficili da gestire, ma è importante sforzarsi di capire che i figli (sebbene siano il regalo più bello che la vita ci potesse dare) non hanno bisogno di “comandare” , nè chiedono di “governare” i membri della famiglia a loro piacimento. Quello che inconsciamente desiderano, invece, è di poter avere degli adulti che si prendono cura di lui, stabilendo delle regole e dei limiti da rispettare. Perchè loro sono bambini e devono comportarsi come tali (capricci compresi), mentre noi siamo i genitori, i grandi che sanno cosa è meglio per loro. Dunque ricordiamoci sempre di essere noi coloro che prendono l’iniziativa, che danno il permesso o il divieto di fare qualcosa, che pensano di scegliere la cosa giusta per il loro bambino. E qualora sbagliassimo, possiamo correggerci, tornare indietro e ricominciare da capo perchè il loro affetto nei nostri confronti non si basa sul nuemero di regali o concessioni fatti.

Creiamo l’atmosfera natalizia..

ghirlandaCi sono tanti grandi che il Natale non lo sentono più…approfittiamo dei bambini piccoli per ricreare un po’ di atmosfera natalizia che alla fine piace sempre!

In fondo basta poco ..e anche senza spendere è possibile riutilizzare dei materiali che abbiamo in casa e inventare qualche composizione con i bambini! Per delle decorazioni naturali basta tagliare delle fettine di arancia e di limone e farle essicare sul calorifero qualche giorno..appena pronte possono essere appese con un bel filo rosso/oro di raso o rafia…oppure far incollare delle pigne ai vostri bambini e inserire su una base cilindrica di cartoncino una candela rossa (il classico sottotorta..perchè no!)

Per la porta invece una bella corona con degli aghi pino caduti dall’albero..basta legarli insieme con dello spago e dargli la forma desiderata. Se vogliamo aggiungere un po’ di colore basta del filo rosso o delle palline/disegni fatti dai vostri bimbi!

Ognuno ha il suo modo per sentire il Natale..l’importante è divertirsi e condividere questi momenti che diventeranno preziosi una volta diventati grandi!

 

I bambini e le parolacce: come gestirle?

parolacce e bambiniSempre più spesso in consultazione vediamo dei genitori preoccupati per il linguaggio volgare dei loro bambini piccoli. Si domandano dove possano aver appreso le parolacce o certe espressioni scurrili, non utilizzate in famiglia. Nessun allarmismo: i bambini tendono a ripetere ciò che sentono da altri anche senza capirne il significato. Se l’adulto però si mostra scandalizzato e reprime duramente il bambino rischia di indurlo a ripetere quanto detto in segno di sfida (i piccoli cioè colgono la portata provocatoria e di “ribellione” e utilizzeranno lo stesso linguaggio quando vorrano far arrabbiare Mamma e Papà). Dunque la parola d’ordine è: siate indifferenti. Altro discorso, invece, è da farsi in presenza di bambini più grandi, che capiscono che certe cose non si devono dire. Lì allora è il caso di essere fermi e determinati. Senza minacce o punizioni però. E’ sufficiente trasmettere il messaggio che certe cose non si devono dire nel rispetto di regole sacrosante e indiscutibili. Ricordiamoci sempre che quando i figli provocano ci stanno chiedendo di intervenire per porre dei limiti che contegano le loro paure e li orientino.

Baby veline? No, grazie!

 

concorso di bellezzaSempre più spesso vediamo bambine, anche molto piccole, vestite in modo non adatto alla loro età. Ci riferiamo a quella modalità di “agghindare” i propri figli, in particolare le femmine, come delle “Baby-veline“, con tacchetti, scollature, minigonne che scimmiottano gli atteggiamenti adulti anche nel modo di camminare, parlare e ballare.

Che rischio si corre a crescere un bambino in questo modo? Innanzittutto si precocizza il bambino, lo si rende cioè più grande di quello che è, limitandogli le esperienze tipiche dell’infanzia e sovrastando l’innocenza e la spontaneità. Se questo avviene bisogna riflettere sulla responsabilità dei genitori: quanto gli adulti sono stati capaci di proteggere i figli dalle immagini volgari ad esempio della tv? Quanto hanno funzionato da modello negativo per i piccoli? Quanti limiti sono stati in grado di dare loro per regolare e orientare la loro crescita in modo sereno? Quanto è un bisogno dell’adulto quello di mostrare una bambina così truccata e curata nell’aspetto?

Tutti noi adulti coinvolti a vario titolo nell’educazione dei piccoli (genitori, insegnanti, educatori, nonni..) dobbiamo riflettere seriamente sulla questione se vogliamo rispettare e tutelare i bambini nel loro percorso di crescita.

Weekend fuori porta con i bambini…

gita in famigliaPer i bambini che vivono in città un weekend ogni tanto “fuori porta” può rappresentare davvero un modo per distrarsi e respirare aria buona. La stessa cosa naturalmente è valida per i grandi, ma per i figli può essere anche un momento speciale per stare con la famiglia, imparare qualcosa di nuovo, esplorare il paese, le campagne, il mare, i monti ecc e arricchire il proporio bagaglio culturale. Se vogliamo infatti che i nostri bambini diventino da grandi “cittadini del mondo” dobbiamo far loro amare il pianeta fin da piccoli! Infine allontanarsi dal rumore della città, dall’inquinamento e dallo stress significa beneficiarne in salute. Quindi, anche senza partire per chissà dove (poichè tutti sentiamo la crisi!), una piccola gita a pochi passi da casa può essere un bel regalo da fare a tutta la famiglia!

“Se i libri fossero di torrone ne leggerei uno a colazione”….

letturaGià, come recita Roberto Piumini: ” Se un libro fosse fatto di prosciutto a mezzogiorno lo leggerei tutto e se i libri fossero di marmellata a merenda darei una ripassata”…perchè leggere fin da piccoli è un gesto importante che rimarrà impresso fin da grande. Anche solo il piacere di sfogliare un libro, guardare le figure e perchè no, ascoltare una buona storia. Regalate ai vostri bambini piccoli o grandi che siano dei bei libri. L’ideale sarebbe poter andare con loro direttamente in biblioteca o in libreria. Sarà un momento speciale che conserveranno da grandi e magari diranno: “Se i libri fossero di frutta candita li sfoglierei leccandomi le dita”.

Buona lettura a tutti!

Nuovo appuntamento con.. #Merenda da Romeo!!

Merenda da RomeoCarissimi bambini, il Natale si avvicina e non possiamo farci trovare impreparati.. vi aspettiamo quindi numerosi come la scorsa edizione sabato 21 Dicembre 2013  dalle 16 alle 18 da Romeo Chef&Baker in Via Silla 26a, 00192 a Roma.

Marta Bruzzone, pedagogista-blogger di MammeCheFatica intratterrà i bambini con giochi sensoriali e sorprese in atmosfere natalizie! Nel frattempo i grandi possono approfittarne per fare gli ultimi regali di Natale in tranquillità!

Costo 25 euro a bambino, posti limitati. Prenotazione obbligatoria al numero: 06.32110120. Il prezzo include la merenda a base di latte o succo di frutta e dolcetti, le attività di intrattenimento, il biscotto natalizio da portare a casa e due ore di parcheggio per un’automobile in garage (fino a esaurimento posti).
E se fai almeno di 50 euro di spesa da Romeo, il bimbo è nostro ospite!

NB: Vi chiederemo di compilare una scheda con tutte le informazioni utili riguardanti i bimbi, eventuali intolleranze alimentari e allergie e un recapito telefonico a cui potervi rintracciare in caso di necessità.