Compiti?! Aspettiamo un attimo..

È appena terminata la scuola, aspettiamo un attimo con i compiti estivi! Capiamo perfettamente il senso del dovere e dell’organizzazione da trasmettere ma vi garantiamo che anche i bambini della primaria e i preadolescenti delle medie avranno sicuramente avuto un anno impegnativo e intenso. Hanno bisogno di tempo per riprendersi, e di godersi le giornate senza quel ritmo frenetico che li accompagna per tutto l’anno. Spesso i genitori, dovendo lavorare e pensare a tutto, non comprendono in profondità questo momento e anzi, cercano di spronare i figli a non perdere tempo e a portarsi avanti. Dal nostro punto di vista psicopedagogico è importante invece accogliere il bisogno del riposo e del tempo libero non tanto come perdita di tempo e poca organizzazione piuttosto come spazio creativo per dare una nuova forma al tempo estivo..noia inclusa!

Gestire l’ansia..

 

La stagione estiva talvolta può aumentare l’atteggiamento ansiogeno nei bambini poiché devono fare i conti con una nuova routine: senza scuola, con tutta la giornata a disposizione, i genitori che lavorano ecc. Molte volte i bambini ci chiedono:”e dopo cosa faccio?”. Sembra banale, ma non è semplice e immediato ‘riempire’ la giornata: occorre un ingrediente fondamentale: l’organizzazione. Diamo ai bambini un’idea della scansione del tempo utile per contenere e gestire meglio l’ansia che può maturare in situazioni poco definite. Possiamo anche creare un cartellone, un collage che rappresenta le attività da fare o utilizzare la scrittura (laddove sono già autonomi). Non dimenticate di raccontare anche i vostri programmi che sono sempre significativi per loro: “vado in ufficio, poi al ritorno passo in posta, poi vado a prendere il latte e ci ritroviamo al parco questo pomeriggio”. E prima dell’addormentamento invece rivedere insieme il vissuto della giornata e prepararsi alla successiva.

Non riempite l’agenda dei piccoli…

agenda-dei-bambini“Non riempite l’ agenda dei piccoli” è il nostro motto per fare in modo che almeno da piccoli si abbia un po’di tempo libero destinato al gioco, all’immaginazione e al riposo dopo una lunga giornata a scuola.

Già, perché anche i piccoli si stancano e “si stressano”: la Scuola e l’asilo sono comunque contesti sociali impegnativi che coinvolgono emotivamente i bambini.

Secondo il nostro punto di vista psicopedagogico è giusto non impegnarli troppo almeno durante i pomeriggi. Individuate una o due attività extra scolastiche e il resto se possibile trascorretelo a casa, al parco o comunque in tranquillità. Non c’è bisogno di adultizzarli e far fare loro milioni di attività solo per riempire delle ore.

I bambini hanno invece bisogno di un luogo familiare in cui giocare ed esprimersi in libertà, annoiandosi anche un po’. (sentimento al quale siamo un po’tutti allergici in questa società). Il piacere di tornare a casa, fare un lavoretto, una capanna con gli strofinacci e costruire storie rappresenta un momento fondamentale per la crescita psicofisica che spesso viene sottovalutato.

 E voi cosa ne pensate?

Figli o no?….

 

Il dibattito è ancora aperto purtroppo: figli o no?

Mammechefatica si chiede come mai ancora oggi una donna si debba sentire discriminata se decide di non avere figli. Nonostante l’informazione e la cultura vi è ancora un forte pregiudizio nei confronti delle donne che per scelta non generano figli. Mammechefatica esprime la sua solidarietà e ammirazione verso le donne che compiono scelte di questo tipo, spesso anche sofferte e dolorose.

Chi preferisce lavorare, mantenere la sua libertà e autonomia,viaggiare, fare tardi e avere tanto tempo libero senza sensi di colpa…perché lo ripetiamo volentieri essere madre non è indice di completezza o realizzazione totale.  Si possono esprimere le proprie risorse in tanti campi, senza doverle incentrare solo ed esclusivamente nel campo materno,col rischio poi di proiettarvi le ansie e le aspettative inconsce. L’essere madre deve poter essere una scelta libera; Le donne devono rispettarsi tra loro e rispettare soprattutto le proprie scelte individuali e i propri sogni.