Come fare a togliere il ciuccio?

 

In questi anni di lavoro con bambini e genitori abbiamo sentito tante idee originali su come aiutare il proprio figlio a lasciare il ciuccio senza traumi, ma riteniamo che il metodo migliore sia sempre quello tradizionale del regalo a qualcuno di importante, ad esempio, a Babbo Natale. (Certo non è la stagione adatta questa ,ma parlare di fresco e neve ci tira su il morale forse!!) Perchè proprio lui? Perchè i bambini ammirano questa figura affettuosa che porta loro regali, autorevole, misteriosa, ma che conosce molto bene i loro desideri. Dunque prepariamo il bambino a questo scambio: “Babbo Natale ti porterà un meraviglioso dono, ma tu gli donerai il tuo caro vecchio ciuccio”. Suggeriamo in ogni caso di non creare una separazione cruda, netta e troppo dolorosa per il bambino. Noi grandi forse non ce ne rendiamo conto, ma per un bambino piccolo rappresenta un oggetto davvero magico, molto investito emotivamente, in grado di tranquillizzare ogni capriccio disperato in quanto sostituto materno. Quindi con empatia, sensibilità, affetto e originalità aiutamo i nostri piccoli a crescere!

p.s. Ci piace fare un sondaggio: quale metodo avete usato voi???!

Mamma che caldo…beviamoci su..

 

Mamma che caldo, eh…?!

Dunque per non scoraggiararsi mai, neanche sotto questo sole..occorre bere tanta acqua da offrire in modo costante anche ai nostri piccoli.

Una valida alternativa all’acqua possono essere: i frullati (meglio privilegiare quelli hand-made, col frullatore o mixer e bevuti subito per preservare le vitamine) le tisane (finocchio dolce per i più piccoli) bevute fredde (a  temperatura ambiente oppure tolte dal figorifero almeno 15 min prima). Thè verde invece per le mamme e tanti centrifugati.

Come spuntino preparare già tagliata della frutta a pezzetti o della verdura cruda da proporre ai bambini anche quando siamo in giro e all’ aperto.Basta organizzarsi con dei semplici contenitori recuperati anche dalle confezioni di ricotta o di crescenza ad esempio!

Nelle merende del pomeriggio anche un bicchiere di latte naturale o con del cacao o dello sciroppo di menta vanno bene. I bambini possono partecipare aggiungendo gli ingredienti ed essere attivi nella preparazione di cannucce o bicchieri personalizzati con un disegno o un’etichetta speciale!

 

Recensione del libro…”Oh-Oh!”

 

Una piacevole sorpresa: MammeCheFatica si è imbattuta per caso in un simpaticissimo libro pubblicato già da un anno dedicato ai più piccolini:  Oh-Oh! di Chris Haughton, edito da Edizioni Lapis, 13.5 euro.

Di cosa tratta: di un buffo gufetto che non trova più la sua mamma e si fa aiutare da altri animali a ricercarla. 

Perchè ne parliamo:  attraverso una storia molto semplice si parla di identità, di differenze e di amicizia. Crediamo che un adulto leggendo la storia possa davvero trasformarla in una simpatica avventura che senz’altro coinvolgerà il piccolo ascoltatore.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: se ha vinto il Premio Andersen come Miglior libro per la fascia d’età 0-6 anni ci sarà un perchè!!? Infine anche la parte grafica merita un complimento a parte, non è un caso che l’autore sia un designer: complimenti, ci piace un sacco!

Bambini piccoli e nuove tecnologie..

 

Il mondo del marketing ancora una volta ha fiutato l’affare..ormai non c’è un bambino su due che non sappia cosa sia uno smartphone o come usare un I-Pad. Le nuove tecnologie infatti si stanno diffondendo sempre di più anche tra i piccolissimi. Non possiamo che condividere l’opinione espressa dal noto pedagogista Daniele Novara: “Non tutto quello che il mercato propone come innovativo è legittimo, nè tantomeno educativo”. Queste applicazioni per piccoli tra gli 0 e i 6 anni sono molto rischiose per lo sviluppo infantile: possono dare dipendenza, ridurre le relazioni sociali, rovinare la vista, limitare tutti gli spunti di apprendimento reale di cui ogni bambino necessita per un’evoluzione sana.

Attenzione dunque, genitori, siate consapevoli dei rischi e siate responsabili: il vostro è un ruolo educativo fondamentale.

“A che pensi”?

 

Questo libro, finalista al premio Andresen 2013, uno dei più importanti premi per la letteratura dei più piccoli, è davvero invìcantevole. L’autore è un giovane illustratore francese: Laurent Moreau ed è pubblicato da Orecchio Acerbo Editore, euro 16,50.

Di cosa tratta: di un libro molto artistico e poetico in cui sulla pagina di sinistra vi è raffigurato un coloratissimo personaggio con una breve spiegazione, mentre in quella di destra appare lo stesso con i suoi pensieri, desideri ed emozioni.

Perchè ne parliamo: perchè riteniamo importantissimo aiutare i bambini ad esplorare le  emozioni (positive e negative), il mondo interno delle persone, dunque anche il proprio. Quale miglior strumento di un libro accattivante?

MammeCheFatica lo consiglia perchè:  consigliabile a tutti i bambini dai 5 anni in su per favorire la propria creatività, il pensiero, l’immaginazione e la fantasia. Il tema del pregiudizio e del pensiero che hanno gli altri è altrettanto importante. Nell’ultima pagina infine vi è anche una sorpresa inaspettata che di certo noi non sveleremo..

Buona lettura, fateci sapere se vi è piaciuto…

Spieghiamo ai bambini…

 

Habemus Papam…cattolici o non credenti è comunque un evento significativo a cui dare la giusta rilevanza.

Potremmo spiegare ai bambini cosa è successo ieri sera a Roma…dopo la fumata bianca…è stato eletto il nuovo Papa. Ognuno lo spiegherà a modo suo, secondo la propria religione, la propria cultura e visione della vita.

Sicuramente anche a scuola se ne parlerà e si affronterà l’argomento.

E’ argentino, è da sempre molto attento ai poveri,è un papa umile, è un grande tifoso del calcio e appassionato di tango.

E’ stato definito un papa ‘progressista’: umile e forte.

 

Inoltre leggere…

 

Mammechefatica insiste…perchè leggere è davvero importante..e sicuramente se si trasmette fin da piccoli il gusto e il piacere della lettura sarà più facile poterlo coltivare da grandi…

Inoltre leggere è importante anche per imparare a scrivere correttamente ed essere una ‘buona penna’..quindi regalate sempre buoni libri ai vostri bambini e leggete insieme a loro in tutte le occasioni: non solo prima di andare a nanna, ma anche come momento in cui ritrovare un po’ di calma e tranquillità e imparare a concentrarsi sulle figure anche se non si sa ancora leggere. Dopo aver letto  o sfogliato i libri invitate i piccoli lettori a rimetterli in ordine (secondo le loro potenzialità) nel loro spazio (cestino,libreria,tavolino).

 

E’ tempo di…Carnevale..(parte prima)

 

Tra poco è già Carnevale…In giro iniziamo a vedere qualche bambino travestito…così nasce l’idea di invitare tutte le mamme di bambini piccoli a non ‘stressare’ nè insistere troppo sui travestimenti dei piccoli..Siamo sinceri tante volte è più un’esigenza adulta che non tipicamente infantile!

Così facendo però si rischia di ottenere l’effetto contrario…ossia il piccolo si rifiuta categoricamente di indossare il travestimento (appositamente comprato o cucito a mano). Talvolta i bambini possono provare disagio o paura per qualcosa che non gli appartiene del tutto o che non sentono ancora loro..come per tutte le cose nuove ci vuole Tempo…Provate a lasciare in cameretta il travestimento scelto…senza aspettative..e osservate il comportamento del piccolo.

Anche i Grandi si stancano…vero?

 

Come spiegare ai piccoli che anche i Grandi si stancano? Come far capire loro che dopo un’intensa giornata di lavoro anche i Grandi vorrebbero potersi riposare e invece…devono ricominciare tutto a casa propria?

Gli esempi sono sempre utili, i vostri racconti anche.

Ovviamente certe dinamiche le acquisiranno col tempo, però è utile iniziare a rendersene conto fin da piccoli. Se riuscite, provate a delegare loro piccolissimi compiti quali sistemare dei giochi, dei fogli, oppure togliere le posate (piccole) dalla lavastoviglie, pulire con una spugnetta,porgervi la paletta se utilizzate la scopa…ai bambini piace molto ‘sentirsi utili’ nelle faccende domestiche e vedrete che diventeranno vostri alleati preziosissimi !!!!

 

Sentite che belle parole…Il tempo..dei giovani..

Mammechefatica ieri pomeriggio era alla conferenza organizzata dalla Fondazione Vidas sul ciclo di Seminari sul “Tempo”.

Si è parlato del Tempo, del tempo dei giovani e del loro significato. Un tempo denso di incognite, ma anche di potenzialità.

C’è un tempo dell’attesa di cui ci parla Silvia Vegetti Finzi (docente di Psicologia,autrice di numerosi libri,collabora col Corriere della Sera) “si nasce tutti sotto il segno dell’attesa” afferma, infatti anche nel linguaggio corrente si usa dire ‘aspettare un figlio’.Ancora prima di nascere il bambino è carico di aspettative… non solo nel grembo materno ma soprattutto nella mente di quest’ultima. Il futuro neonato è fonte di una serie di proiezioni (non solo positive, poichè vi possono essere anche preoccupazioni e paure).Entrambi i genitori fanno proiezioni e desideri sul piccolo ma da un punto di vista differente. La mamma, come afferma S.V.Finzi, lo considera come un ‘passerottino implume’ che ha bisogno di essere nutrito e protetto mentre il papà lo identifica già come un ‘bambino con le scarpe’ ossia già grande e in grado di fare le cose.

Questa attesa accompagna ogni bambino, ciascuno con la sua storia. Poi il figlio cresce…finchè non inizia il periodo dell’adolescenza, quella che in psicanalisi viene definita una seconda nascita. Ma agli adolescenti di oggi non manca forse il Tempo?

Come afferma la Dott.sa S.V.Finzi, “per gareggiare nell’arena della vita, i genitori si impegnano ad avere figli cosmopoliti, espropriati della loro attesa, e ciò impedisce ai figli stessi di crescere” di sperimentare e di assumersi delle responsabilità. “E’ giusto amarli, volere loro del bene, ma non usare la testa al posto loro..anche se la libertà ha sempre un costo”.

Fulvio Scaparro (psicoterapeuta,autore di numerosi libri, collabora col Corriere della Sera) interviene sul concetto di Tempo rubato, sul tempo che fugge,scorre e se ne va…e ci spiega con passione che “crescere è un percorso difficile, ma vivere per scorciatoie significa rinunciare a vivere. Non pretendiamo che i giovani capiscano tutto ciò che noi abbiamo capito dopo tanto tempo, ci vogliono persone innamorate della vita, persone speciali che ci aiutino a capire ciò”.

E poi ancora, Scaparro sottolinea un concetto giustissimo affermando che: “se vogliamo farci capire chiediamoci sempre ciò che avremmo voluto sentirci dire quando eravamo adolescenti” per far in modo che il dialogo sia sempre vivo e autentico.

Il tempo come conquista quindi, non come un regalo. Il Tempo come espressione di crescita e di tanta tanta fatica, ma nel contempo anche di memoria, che è ciò che gli conferisce valore.

Custodiamo bene queste sagge parole e rileggiamole all’occorrenza…

Grazie!