Non dimentichiamoci dei bambini

untitledIn questi giorni giustamente si parla di violenza contro le donne, un fenomeno inaccettabile, disumano e ancora troppo diffuso. Ma purtroppo ci sono anche tante altre vittime da ricordare e proteggere: sono i bambini che imparano presto a convivere con la violenza del papà o del compagno della madre. Il termine tecnico è violenza assistita intrafamiliare ed è un aggravante molto pesante per chi compie il reato, nonchè un trauma sconvolgente per il figlio, che lascia delle tracce evidenti nella psiche. Anche se il figlio (qualunque sia l’età) non assiste direttamente ai comportamenti violenti sulla madre, ma sente i rumori, le grida, le botte, ne vede i segni, le modalità ricattatorie, disprezzanti e i maltrattamenti psicologici, è comunque una vittima da riconoscere e aiutare.

Come? Con la denuncia si attivano i Servizi Sociali e dunque dei professionisti capaci di aiutare i bambini: psicologi, assistenti sociali e pedagogisti.

Che conseguenze psichiche ha la violenza assistita? Paure e angosce, ipercontrollo, depressione, ansia, disturbi del comportamento alimentare, del sonno, della condotta ecc.. Infine, benché non ci sia una causalità diretta, molto spesso i bambini vissuti in famiglie dove la conflittualità sfocia in violenza, tendono spesso ad assumere loro stessi il ruolo di carnefice su altre vittime, avendo imparato che è l’unico modo di relazionarsi con gli altri. Non dimentichiamoci quindi anche dei bambini.

La violenza sui minori: come prevenirla?

affettoPurtroppo spesso per lavoro veniamo a conoscenza di storie di violenza sui bambini e ci stringe il cuore sentirci impotenti di fronte ai fatti compiuti. Non ci sono parole per descrivere il dramma che molti minori hanno subito e subiscono quotidianamente.E’ un tema delicato, ma è giusto affrontarlo e non negarlo.

In realtà non siamo inermi, tutti noi possiamo fare qualcosa per contrastare la violenza, possiamo ascoltare, possiamo intervenire e soprattutto pre-venire. La prevenzione è sempre lo strumento migliore per una vita più serena (per tutti). Noi adulti infatti, non solo come operatori dell’infanzia o genitori, abbiamo il compito e la responsabilità di agire e arginare questi comportamenti abusanti e minanti uno sviluppo sano. In che modo? Senz’altro promuovendo sin da piccolissimi il rispetto, la tolleranza dell’altro, le differenze (esempio nel corpo dei maschietti e delle feminucce), l’affetto e i sentimenti. Inoltre è importante favorire sempre una buona comunicazione, in particolare sul tema delle emozioni. Non sempre è facile per noi adulti, ma dobbiamo sforzarci di trasmettere un’assoluta tranquillità ai più piccoli rispetto ad un’adeguata espressione delle emozioni, anche di quelle negative.

Infine è fondamentale insegnare ai bambini come distinguere un avvicinamento e un contatto da parte degli adulti adeguato e uno non adeguato, formandoli su come e quando chiedere aiuto.
Se ognuno, nel suo piccolo, si attivasse verso questa direzione, limiteremmo di molto questo fenomeno assurdo e ingiusto.

Il web: un mondo magico, ma anche pericoloso

 

La mamma di N., un bambino di 10 anni, ci ha scritto terrorizzata dal potenziale pericolo del web. Pare infatti che l’85% dei bambini dai 9 anni in su usi Internet per fare i compiti e il 62% per chattare con gli amici. Le insidie sorgono laddove si ricevono messaggi a sfondo sessuale, cosa meno infrequente di quanto si immagini, purtroppo.

Quello che ci sentiamo di consigliare a tutti i genitori è di navigare con i propri figli, per scoprire insieme il modo migliore per utilizzare il web sfruttandone le potenzialità. Ma, se i bambini sono più grandicelli e desiderano essere autonomi, una buona cosa sarebbe anche quella di installare dei programmi che bloccano l’accesso ai siti sconsigliati ai minori. Naturalmente MammeCheFatica suggerisce sempre il dialogo come forma di comunicazione onesta. A seconda dell’età dei propri figli è infatti utile spiegare con parole adatte quali sono i rischi della rete e soprattutto dei Social Network (ai quali possono iscriversi adulti con falsi profili). L’argomento non è certo facile, ma siamo sicure che avete tutte i requisiti per farlo!!