-8 giorni: “La lezione non serve”

Anche quest’anno Mammechefatica parteciperà con entusiasmo al Convegno Nazionale “La lezione non serve“, promosso dal CPP, diretto dal pedagogista Daniele Novara, il 14 Aprile a Milano. Il tema, che verrà affrontato dai più noti esperti del settore, Vegetti Finzi, Oliviero Ferraris, Ragusa e tanti altri, è quello della didattica tradizionale della lezione frontale. Si approfondirà l’argomento osservando gli effetti sull’apprendimento di bambini e ragazzi e le differenti modalità che potrebbero essere messe in atto dai docenti di ogni ordine e grado. Il CPP da tempo propone infatti un metodo maieutico che poggia le basi su una vera sintonizzazione con i bisogni degli alunni. Siamo curiose di ascoltare pareri di professionisti diversi rispetto a questa tematica sempre più attuale, se si tiene presente l’ aumento esponenziale delle certificazioni per disturbi di apprendimento, iperattività e difficoltà di concentrazione. Anche il mondo dell’educazione infatti deve cambiare e adeguarsi.

Ci diamo quindi appuntamento per sabato prossimo a Milano!

“La lezione non serve”: prossimo appuntamento con il CPP

Anche quest’anno Mammechefatica parteciperà con entusiasmo al Convegno Nazionale “La lezione non serve”, promosso dal CPP, diretto dal pedagogista Daniele Novara, il 14 Aprile a Milano. Il tema, che verrà affrontato dai più noti esperti del settore, Vegetti Finzi, Oliviero Ferraris, Ragusa e tanti altri, è quello della didattica tradizionale della lezione frontale. Si approfondirà l’argomento osservando gli effetti sull’apprendimento di bambini e ragazzi e le differenti modalità che potrebbero essere messe in atto dai docenti di ogni ordine e grado. Il CPP da tempo propone infatti un metodo maieutico che poggia le basi su una vera sintonizzazione con i bisogni degli alunni. Siamo curiose di ascoltare pareri di professionisti diversi rispetto a questa tematica sempre più attuale, se si tiene presente l’ aumento esponenziale delle certificazioni per disturbi di apprendimento, iperattività e difficoltà di concentrazione. Anche il mondo dell’educazione infatti deve cambiare e adeguarsi!

N.B. Fino al 15/2 c’è uno sconto per chi desidera iscriversi: fatelo subito! 😉

Si può curare con l’educazione?

Sabato siamo state molto contente di aver partecipato insieme ad altre centinaia di persone al Convegno Nazionale del CPP a Milano. Abbiamo ascoltato con piacere pensieri e riflessioni di professori, poeti, pedagogisti e studiosi circa la tendenza attuale all’eccessiva medicalizzazione dei bambini. Perché si tende a fare diagnosi precoci e superficiali? Perché si assiste ad un aumento esponenziale dei certificati BES, DSA o per il sostegno didattico? Prima di dare un’etichetta non basterebbe provare attraverso gli strumenti pedagogici ad approfondire la situazione e risolvere gli eventuali problemi? Gli interventi sono stati davvero interessanti e di essi vogliamo ricordare alcune massime che ci hanno colpito:

-“Il problema non è dei bambini, ma di chi li educa! I bambini rischiano di diventare degli orfani educativi, sono confusi e non hanno punti di riferimento chiari”, sostiene il Direttore del CPP, Daniele Novara

-“Il gioco è fondamentale per nutrire, ossigenare il cervello”, afferma Alberto Oliverio, neurobiologo

-“I bambini stranieri ci ricordano che ognuno è diverso”, dice invece Milena Santerini, professoressa di pedagogia

– “L’ansia di intervenire non permette di pensare: agiamo per noi, per placarla e sentirci meglio non per i bambini”, afferma Susanna Mantovani, professoressa di pedagogia

-“Le storie curano perché rendono l’anima muscolosa”, spiega Bruno Tognolini, poeta e scrittore

-“C’è un linguaggio più semplice e vero dell’etichetta da usare a scuola, senza che il bambino si senta diverso”, sostiene Zappella, psichiatra ed esperto di autismo

Ma se ci chiedete cosa ci sia piaciuto di più in questa giornata, vi risponderemmo che ci è piaciuto il senso di ottimismo e speranza verso i genitori, ma anche verso gli insegnanti, perfettamente in grado di sostenere i bambini attraverso una buona educazione.

Comandi ed urla non servono: i genitori hanno il compito di educare

libro NovaraUrlare non serve a nulla. Gestire i conflitti con i figli per farsi ascoltare e guidarli nella crescita” di Daniele Novara, Ed. Bur (286 pag) 13€

Di cosa si tratta? Dell’ultima fatica di Daniele Novara, il pedagogista fondatore del CPP di Piacenza (Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti), che, ancora una volta si occupa della gestione dei conflitti familiari quotidiani.
Perché ne parliamo? Il CPP è ormai un’istituzione e anche noi di MammeheFatica condividiamo i metodi pedagogici che propongono sempre molto efficaci. L’osservazione di molte situazioni ha portato l’autore a stilare delle regole utili per i genitori che desiderano instaurare un buon clima con i propri figli, siano essi bambini o adolescenti. Le grida sono caratteristiche dei “genitori emotivi” che si offendono e si irritano più facilmente. I limiti chiari, condivisi e realistici sono invece tipici del “genitore organizzato” che sa come educare.
MammeCheFatica lo consiglia perché: è un libro di facile lettura, pensato per i genitori che non necessariamente hanno una base teorica psico-pedagogica. I suggerimenti sono moltissimi e le vignette tratte dalle consulenze sono così vere e realistiche che non ci si può non identificare (e dunque trarne vantaggio dalle soluzioni proposte). Novara infine ha un tono ironico davvero coinvolgente. Buono studio!!