Educare fin da piccoli contro la violenza sulle donne

Educare fin da piccoli per una cultura libera contro la violenza sulle donne e in generale contro niente e nessuno. Lo diciamo da tempo e in questo periodo storico ne siamo ancora più convinte: occorre un intervento preventivo sia in famiglia che nelle prime istituzioni socio educative come gli asili nido e le scuole dell’ infanzia. Occorre un dialogo e ancor più una rete che sostenga le famiglie, i genitori e in primis le madri soprattutto le madri dei maschi che hanno una responsabilità duplice: devono crescere dei bambini che diventeranno un giorno degli uomini in grado di amare in modo sano sapendo valorizzare e proteggere le loro partners senza il bisogno di possedere niente e nessuno. La strada è ancora lunga, ma non possiamo neanche fare finta di niente e restare indifferenti perché la violenza contro le donne ci riguarda TUTTI.

 

 

 

 

 

 

 

Bullismo:come prevenirlo

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  Come prevenire eventuali atti di bullismo? Come possono intervenire genitori ed insegnanti? Queste e altre sono le domande che ci fate in questi giorni, dove la cronaca ci riporta episodi tristi e desolanti di giovani bulli che deridono e […]

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“Piccoli bulli e cyberbulli crescono”

MammeCheFatica sente il bisogno sempre attuale di tornare a parlare di bullismo e dei suoi atteggiamenti violenti attraverso un libro: “Piccoli bulli e cyberbulli crescono” di Anna Oliviero Ferraris,( ed. Bur Rizzoli) nota psicologa e psicoterapeuta che con i suoi saggi offre da anni un ottimo contributo all’interno del panorama psicopedagogico italiano.

Ci piace perché: offre uno strumento valido e concreto agli adulti genitori e insegnanti per capire la dimensione reale in cui vivono certi bambini e adolescenti che sono vittime di atti di violenza e aggressività, non solo fisica, ma anche virtuale. Nel libro vengono descritti numerosi esempi e testimonianze che sono, a nostro avviso, fondamentali per capire e analizzare il contenuto di certe azioni anche violente. Interessante è il capitolo sulla Prevenzione che appunto inizia in Famiglia. L’autrice spiega quanto sia importante attivare una comunicazione autentica e un dialogo costante con i propri figli fin da piccoli. “Un clima rigidamente gerarchico e autoritario dove il controllo viene esercitato con dure punizioni fisiche, così come all’opposto, la mancanza di limiti e regole, produce facilmente bambini con scarse capacità relazionali e sociali che si lasciano guidare da reazioni causali e comportamenti antisociali”.

Vi invitiamo a leggere il libro e a condividere anche se i figli sono ancora piccoli e pensate che “non sia ancora giunto il momento”. Il tempo aiuta ad iniziare a pensare a come affrontare il problema.

 

La violenza sui minori: come prevenirla?

affettoPurtroppo spesso per lavoro veniamo a conoscenza di storie di violenza sui bambini e ci stringe il cuore sentirci impotenti di fronte ai fatti compiuti. Non ci sono parole per descrivere il dramma che molti minori hanno subito e subiscono quotidianamente.E’ un tema delicato, ma è giusto affrontarlo e non negarlo.

In realtà non siamo inermi, tutti noi possiamo fare qualcosa per contrastare la violenza, possiamo ascoltare, possiamo intervenire e soprattutto pre-venire. La prevenzione è sempre lo strumento migliore per una vita più serena (per tutti). Noi adulti infatti, non solo come operatori dell’infanzia o genitori, abbiamo il compito e la responsabilità di agire e arginare questi comportamenti abusanti e minanti uno sviluppo sano. In che modo? Senz’altro promuovendo sin da piccolissimi il rispetto, la tolleranza dell’altro, le differenze (esempio nel corpo dei maschietti e delle feminucce), l’affetto e i sentimenti. Inoltre è importante favorire sempre una buona comunicazione, in particolare sul tema delle emozioni. Non sempre è facile per noi adulti, ma dobbiamo sforzarci di trasmettere un’assoluta tranquillità ai più piccoli rispetto ad un’adeguata espressione delle emozioni, anche di quelle negative.

Infine è fondamentale insegnare ai bambini come distinguere un avvicinamento e un contatto da parte degli adulti adeguato e uno non adeguato, formandoli su come e quando chiedere aiuto.
Se ognuno, nel suo piccolo, si attivasse verso questa direzione, limiteremmo di molto questo fenomeno assurdo e ingiusto.

un clic su Cesvi e sul lavoro di prevenzione..

MammeCheFatica oggi parla di Cesvi. Un’organizzazione umanitaria italiana laica,fondata nel 1985 a Bergamo.

Durante il mese di Dicembre potete contribuire con soli 2 euro al numero 45503 in favore della Campagna “Sono nato Libero”

htt://sononatolibero.cesvi.org. La campagna ha come obiettivo quello di sostenere la lotta al virus nei Paesi più colpiti e mantenere sempre alto il livello di informazione e prevenzione nelle nuove generazioni in ambito italiano.

Negli ultimi 3 anni Cesvi ha aiutato 3 milioni di persone avvalendosi di uno staff per l’88% composto da persone del posto. Nello Zimbawe con l’impegno di Cesvi sono stati salvati più di 3000 bambini,sono stati formati 2000 operatori sanitari e sottoposte a test più di 90mila donne.

Dal 2009 al 2012 il numero di nuove infezioni è diminuito tra i bambini del 40% grazie al lavoro di prevenzione e informazione sul campo e farmaci antiretrovirali (per prevenire la trasformazione madre-figlio).

Grazie per l’attenzione e la condivisione. 

 

 

 

25 Novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

 

Anche MammeCheFatica celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, con  o senza figli, donne che subiscono abusi, maltrattementi, molestie, violenze psicologiche e fisiche. E’ inconcepibile che ancora nel 2012 nel mondo venga uccisa una donna ogni ora. Per non parlare delle vittime di stupri, di stalking e via dicendo.. Nella maggioranza dei casi poi, il killer è un marito o un fidanzato.

E’ importante fin dall’infanzia prevenire questa barbarie promuovendo una cultura di parità sessuale, uguaglianza, libertà, combattendo pregiudizi e stereotipi maschili che permettono una diffusione ancora così importante della violenza sulle donne.

Donne e uomini, uniamoci nella lotta contro queste ingiustizie.