Figli o no?….

 

Il dibattito è ancora aperto purtroppo: figli o no?

Mammechefatica si chiede come mai ancora oggi una donna si debba sentire discriminata se decide di non avere figli. Nonostante l’informazione e la cultura vi è ancora un forte pregiudizio nei confronti delle donne che per scelta non generano figli. Mammechefatica esprime la sua solidarietà e ammirazione verso le donne che compiono scelte di questo tipo, spesso anche sofferte e dolorose.

Chi preferisce lavorare, mantenere la sua libertà e autonomia,viaggiare, fare tardi e avere tanto tempo libero senza sensi di colpa…perché lo ripetiamo volentieri essere madre non è indice di completezza o realizzazione totale.  Si possono esprimere le proprie risorse in tanti campi, senza doverle incentrare solo ed esclusivamente nel campo materno,col rischio poi di proiettarvi le ansie e le aspettative inconsce. L’essere madre deve poter essere una scelta libera; Le donne devono rispettarsi tra loro e rispettare soprattutto le proprie scelte individuali e i propri sogni.

 

Le mamme che vorremmo…

 

Mammechefatica pensa a tutte le mamme, vicine e lontane, che abbiamo conosciuto in questi anni di lavoro, nei nidi, nei colloqui, nei vari parchetti…Pensiamo e ripensiamo alle fatiche, alla stanchezza, agli imprevisti della vita che sembra accadano tutti insieme, ai vostri dubbi, timori sulle fasi di vita dei vostri bambini…

Vorremmo delle mamme vere, autentiche, pazienti e sagge come le vecchie nonne, che sappiano ridere e nutrire i loro piccoli di vitalità & fantasia…Vorremmo delle mamme senza troppi sensi di colpa, esigenti, autorevoli, pronte al dialogo.. vorremmo semplicemente delle mamme imperfette, che si piacciono così come sono…

p.s. c’è un libricino davvero carino, che vi meritate TUTTE..

è il libro di Emanuela Nava, dal titolo: Mamma Nastrino, ed. Battello a Vapore, 8 euro.

è proprio bello, da tenere sempre a portata di mano e rileggere all’occorrenza…anche con i vostri bambini !!!!

 

 

Papà sul divano…lettone occupato..

 

Poveri Papà costretti a dormire sul divano perché il lettone è occupato momentaneamente (speriamo!) dai figli piccoli..

Come fare a riappropriarsi dell’oggetto conteso? Occorre spiegare ai bambini che si è trattata di un’ecccezione, ma che tutti devono imparare a rispettare le proprie postazioni e i propri ruoli per stare bene.

Il papà e la mamma nel lettone, i figli nel loro lettino: con o  senza paure e fantasmi a seconda del periodo..va bene la lucina, i pupazzi,i libretti,la storia…però poi quando è il momento di dire Buona Notte si spegne tutto e ci si addormenta…senza dover per forza sfinire i genitori già stanchi della lunga giornata.

Per i casi più impegnativi provate con una storia:

inventate una storia in cui il protagonista si sveglia di notte e va nel lettone…nella storia invertite i ruoli e fate fare il papà o la mamma arrabbiata al vostro bambino (i bambini adorano sgridare e imitare gli adulti).

Ricordate al vostro bambino che il divano non è molto comodo per dormire..fateglielo provare, così sperimenta e si renderà conto…spiegategli che l’indomani dovete andare in ufficio e dovrete essere riposati..cosa non facile se si passa la notte così.

Non arrendetevi, anche se siete stanchi, rassegnati o meglio esausti e le avete provate tutte. Non permettete al vostro bambino di fare ciò che vuole, poiché è proprio in quei momenti che ha bisogno della vostra autorevolezza.

Teneteci aggiornati sulle vostre strategie..

 

 

 

Genitori al supermercato con i figli…

 

Mammechefatica osserva instancabilmente le famiglie al supermercato…

Siano mamme o papà da soli o insieme…la problematica è sempre la stessa..Più il genitore insiste col proprio piccolo sul tenere un buon comportamento, più il bambino si comporta male e spesso fa dei capricci a dir poco imbarazzanti…ma la questione di cui ci interessa discutere con voi non è tanto la produzione o meno di capricci piuttosto come gestirli in presenza di altre persone e altri sguardi giudicanti…

Poiché vediamo spesso che la maggior parte dei genitori si sente osservata e magari anche criticata sul ciò che sta facendo.

Partendo dal presupposto che ognuno di noi ha il suo modo di educare e di concepire l’educazione noi semplicemente suggeriamo di:

– Cercare di essere rilassati e  avere un comportamento naturale con i bambini anche se siete in un ambiente grande e ciò vi innervosisce./preoccupa.

– non insistere sul comportamento da tenere…(meglio ribadirlo all’occorrenza, solo UNA VOLTA)

– In caso di dissensi o capricci calmare il piccolo in modo fermo e sicuro senza promettergli per forza regalini o sorprese ‘ se ora fai il bravo ti compro..’ poiché non vi è un bisogno reale, e significa mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del bambino. Non abbiate paura di essere guardati o giudicati, tanto capita a tutti. Concentratevi piuttosto su un atteggiamento di tipo coerente. ‘Io sono l’adulto, non devo temere di perdere il mio bambino, sgridandolo o ponendo dei limiti’.

Quando tornate a casa, ed è tornata la calma, cercate di ricostruire la vicenda come se fosse una piccola storia…sarà d’aiuto a voi e al vostro bambino.

Ricordatevi di fare sempre la pace. Non portate rancori.

 

 

 

 

Cosa hai mangiato oggi?

 

Cosa hai mangiato oggi? Questa è la tipica domanda che si fa all’uscita dai nidi, scuole dell’infanzia ed elementari. ed è una tipica domanda ‘all’italiana’ per introdurre poi altri elementi di conversazione tra il bambino e l’adulto di riferimento.

Come mai è così importante sapere cosa hanno mangiato i piccoli a scuola? Certo lo si chiede, onde evitare di cucinare le stesse cose a cena…ma non è solo questo..anche perché basta attrezzarsi con lo schema settimanale della scuola e appenderlo sul frigorifero.

E’ una sorta di domanda retorica che si fa, che include anche una percezione di ansia e  controllo dell’adulto sul bambino. (riuscirà il mio bambino a mangiare anche fuori di casa? Il cibo sarà preparato e cucinato bene come a casa?)

Mammechefatica suggerisce anche di concentrarsi su come è andata la giornata, cosa è successo, e piuttosto di chiedere: come sei stato/a a scuola oggi? Bene?E’ andata meglio?…Essendo i bambini auto-regolatori nei confronti del cibo..è bene anche spostare l’attenzione su altre domande, ma soprattutto lasciare ai bambini il tempo di riadattarsi, e accettare quella fase di passaggio tra l’uscita da scuola e il ritorno a casa. Così facendo saranno i bambini a raccontarvi con più entusiasmo e nei dettagli il vissuto della giornata e ciò che hanno sperimentato (e probabilmente cosa avranno mangiato!).

Provate!

 

 

 

Design & Piccoli Esploratori…

 

Bravi a tutti i genitori che in questi giorni hanno accompagnato i loro piccoli in giro per gli appuntamenti del Fuori Salone di Milano…niente di più bello che una passeggiata in famiglia tra le diverse installazioni proposte…per i bambini (ma anche per i grandi) è un’occasione unica per respirare anche un’aria cosmopolita e vedere facce nuove e diverse.

Un tocco di design sabato è stato offerto anche dalla collaborazione tra Kikolle lab, Immagimobili e Mammechefatica: Insieme hanno dato vita ad un progetto innovativo e interessante..i piccoli che passavano di lì hanno colorato i tavoli di cartone con piacere e sorpresa…(si possono colorare i tavoli senza fogli?! wow!!!)

Questo era solo un tentativo per offrire anche ai piccoli uno spazio adatto in cui poter scoprire forme e materiali nuovi…

a presto!

Mamma e papà si separano…

 

Mammechefatica torna a parlare di separazione…un tema sempre delicato da trattare.

Non è mai facile separarsi, neanche per gli adulti. Non è facile e precede sempre un periodo e una fase di passaggio che porta alla via della separazione,  in termini più concreti e pratici. Durante e dopo di essa, vi è una fase transitoria in cui si inizia lentamente a ricostruire la propria quotidianità e a pianificare la propria esistenza; ciò che chiedono i figli in modo implicito e indiretto però è di continuare ad essere genitori anche dopo la separazione e di essere e rimanere così una famiglia sufficientemente buona come commenta il Professor F. Scaparro.

Come sostiene F. Scaparro appunto – la differenza vera e propria non sta tanto nell’essere separati o meno, piuttosto conta la differenza tra figli di coppie in guerra e figli di coppie separate ma ‘pacificate’ in grado di essere coppia educativa e non confllittuale a tutti i costi. Tutto questo implica secondo noi un grande lavoro e una grande volontà da parte di entrambi i genitori di ‘salvare’ la propria famiglia e trovare una modalità di separazione incentrata e calibrata e sui figli, dato che sono le modalità di separazione a segnare poi la vita dei bambini.

Ne riparleremo e affronteremo le difficoltà e i punti di vista insieme.

Vi ricordiamo domani l’appuntamento presso kikolle lab di via Archimede, ang. via Bronzetti 16 a Milano, in occasione della Week Design…Mammechefatica vi accoglierà nel suo Parents Corner…

h.10-16 ingresso gratuito e non stop (post sotto)

 

 

l’Accoglienza inizia da piccoli…

 

L’arte di Accogliere, il gesto di Accogliere è importantissimo: lo si impara da piccoli in famiglia e nelle prime istituzioni sociali, lo si coltiva da grandi nei viaggi e nelle esperienze che la vita ci riserva e lo si apprezza ancor di più da persone adulte e responsabili.

Accogliere significa anche prendersi cura, saper tener in mente qualcuno, è un gesto di grande apertura, non solo di educazione, ma di voglia di comunicare, interagire e socializzare.

Imparare questi piccoli accorgimenti fin da piccoli è fondamentale per poter essere accoglienti da grandi in tutte le situazioni: dalla vita familiare a quella professionale e diventare veri e propri cittadini del mondo.

Come fare a trasmettere questi valori ai bambini?

Mammechefatica suggerisce non solo di parlarne insieme ai vostri bambini, ma anche di mostrare con le azioni e i gesti ciò che intendiamo per accoglienza.

Poichè per i bambini e gli adolescenti i gesti e le azioni contano più di mille parole…

 

 

Quando i genitori…

 

Quando i genitori litigano…come comportarsi col proprio bambino?

Mammechefatica invita innanzitutto i genitori a litigare o discutere il meno possibile almeno in presenza dei figli (specie se piccoli) anche se sappiamo bene che talvolta la discussione avviene in modo improvviso ed è difficile da controllare…

Qualora fosse accaduto un litigio..o una forte discussione prendere il bambino in braccio e rassicurarlo: “la mamma e il papà hanno discusso un po’ ma tra poco faranno la pace…capita a volte..”

E’ importante trasmettere al bambino che nonostante tutto i genitori si vogliono ancora bene e che si è trattato di un momento..

E’ molto importante inoltre dare un messaggio riparatorio e di conferme.

Il bambino potrebbe sentirsi disorientato e spaesato e non sapere con chi allearsi, quindi ripetergli che presto il papà e la mamma torneranno sereni contribuirà ad una maggiore tranquillità e calma emotiva.

Ricordiamoci che i bambini sono molto attenti ai gesti più che alle parole quindi dimostriamo loro che si è trattato solo di un episodio

quasi da dimenticare…