e voi Grandi Giocate?!….

si gioca!Ieri abbiamo parlato di Gioco nella Prima Infanzia. Di quanto sia difficile a volte per l’ adulto tornare un po’ bambino e rimettersi a giocare…e poter rivedere parte della propria infanzia con altri occhi. Dicevamo anche che e’ difficile e stancante giocare dopo una giornata di lavoro…tornare a casa e magarsi sorbirsi anche i capricci dei propri figli. Pero’ il Gioco così come lo intendiamo noi e’ fortemente connesso alla Relazione e al Rapporto che abbiamo con i nostri figli. Fink diceva che il Gioco avviene con la vita stessa e aveva proprio ragione! I bambini giocano con ciò che hanno a disposizione e ciò’ che trovano. Siamo noi adulti a pensare a chissà cosa…a loro basta poco per organizzarsi e inventare storie,canzoni e giochi di fantasia per casa! A volte basta una tana o un piccolo rifugio con un telo a vedere il piccolo che traffica e porta i suoi giochi al sicuro…al riparo dal lupo che e’ sempre in agguato!

Imparare a giocare con la fantasia e’ un bella possibilità per crescere in modo sano e autonomo e imparare ad adattarsi ai vari imprevisti che la vita ci riserva.

Quando riuscite e quando potete ritagliatevi un po’ di tempo per giocare, stare con il vostro bambino, liberare la creatività’ senza regole prestabilite e inventare nuovi mondi possibili.

 

 

A proposito di balbuzie nella prima infanzia..

Per rispondere a Tiziana e FedeLove che ci hanno scritto una mail privata:

Cos’è la balbuzie? È uno dei disturbi del linguaggio più frequenti nei bambini piccoli; ma spesso non si tratta solo di un problema a livello linguistico. Infatti intorno ai 2 anni (l’età dei capricci infiniti) si può leggere come espressione di aggressività repressa che scoppia improvvisamente e blocca il linguaggio. Se in questa fase così difficile (e talvolta estenuante per i genitori) il bambino riceve eccessive punizioni e rimproveri, si inibiscono le sue istintive pulsioni aggressive facendo prevalere il senso di colpa. Questo blocco può facilmente avere una ricaduta nell’espressione linguistica.

Se si tratta di balbuzie momentanee (magari insorte in un periodo di particolare stress emotivo) si consiglia di non far pesare il difetto, facendo finta di niente per non rendere ancora più insicuro e preoccupato il bambino stesso.