Summer Time…del tempo per…

 

Eccoci, ora che l’estate è arrivata, MammeCheFatica consiglia di godersi (o quantomeno iniziare ad assaporare) le vacanze..e perché no, sfruttare questo periodo per responsabilizzare i propri figli, anche se piccoli, con piccole commissioni o mansioni quotidiane. I bambini sono già in vacanza, o quasi tutti…(e anche se frequentassero ancora gli asili o le scuole, comunque respirano già aria di festa e di Summer Camp..).

A seconda dell’età, dategli un compito, che diventa col passare dei giorni un rituale quotidiano. – sparecchiare/apparecchiare

– scaricare la lavastoviglie

– annaffiare le piante/ o anche solo una piantina simbolica

– sistemare un determinato oggetto in casa

– lavare i propri giochini al ritorno dal mare…etc

– sperimentare le prime forme di autonomia: comprare il gelato o il latte da soli e tornare dalla missione soddisfatti e realizzati!

Di cose da fare, ce ne sono a volontà e per tutte le età..l’importante è coinvolgerli sempre, farli sentire attivi e partecipi anche in vacanza!

Viaggiare coi bambini? faticoso ma gratificante…..

 

Viaggiare coi bambini,specie se piccoli o piccolissimi è sempre faticoso.

Però è un’esperienza fondamentale, non solo per i genitori stessi, ma soprattutto per i vostri figli. State offrendo loro un dono molto importante che utilizzeranno da grandi,nel corso della vita.

Un detto canadese dice: “un genitore deve saper offrire un nido sicuro per crescere e le ali per viaggiare e volare libero”.

Di figli di genitori sempre in viaggio ne conosciamo tanti, ognuno con la sua personalità, le sue doti, i suoi difetti, ma tutti con un unico denominatore comune: un grande spirito di addattamento. Ricordiamo di bambini giapponesi o arrivati dall’Australia, e inseriti nella vita del nido come se niente fosse. Sicuramente lo spirito di adattamento s’impara dal Viaggio e dalle sue mitiche disavventure così come una maggiore autonomia e capacità di gestire gli imprevisti…

 

Fratellino o sorellina…

 

Fratellino o sorellina… ma sarà il momento giusto?

Tante mamme si interrogano su questa tematica scottante..

Possiamo dire che il momento giusto dipende da tanti fattori, in primis come stanno i genitori, come sta il primogenito, che tipo di equilibrio si è instaurato tra di voi…il fattore gelosia (quando si progetta il secondo figlio) è una dinamica INEVITABILE,  sana e naturale e porterà il primogenito a manifestare scatti di rabbia e forti capricci in determinati momenti nei quali rivendicherà il suo primo posto nel reame.
Cosa fare concretamente in quei momenti? Rassicurare il piccolo (nonostante sia il primo è pur sempre piccolo rispetto a certe emozioni), dedicargli spazio e tempo ponendo l’accento su ciò che si sta facendo insieme. Ricordare sempre i momenti trascorsi insieme a tutti i componenti della famiglia. E’ naturale che il bambino si arrabbi un po’ con la sua mamma, specie se la vede alle prese con il nuovo nato. Si tratta di un cambiamento e come tale deve avere il giusto tempo per essere metabolizzato.
Pian piano i due fratellini impareranno a ‘convivere’ accettandosi e la gelosia si farà meno forte.
Col tempo il più grande acquisirà nuove capacità e strumenti per giocare ed essere più autonomo e di conseguenza anche l’invidia e la gelosia svaniranno.

Litigare è un diritto dei bambini

 

MammeCheFatica ha letto per voi il libro di Daniele Novara “Litigare per crescere. Proposte per la prima infanzia.” (ed. Erickson) sul litigio infantile.
L’autore racconta in modo molto chiaro come i bisticci fra bambini spesso scatenano in noi adulti reazioni complesse, attivando emozioni forti e inconsapevoli che ci fanno intervenire alla ricerca di una soluzione. In realtà il litigio è un’ottima occasione per esercitare la propria libertà e autonomia, ma anche per imparare a relazionarsi con gli altri riconoscendo i propri limiti.
Daniele Novara, pedagogista del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) di Piacenza, afferma che i bambini sono “competenti nell’affrontare le proprie difficoltà e problematiche, e che il compito dell’adulto è aiutarli a fare da soli”. Assolutamente consigliato agli educatori!!