Estate= viaggiare con l’essenziale!

 

L’estate è da sempre la metafora del viaggio. Di questi tempi poi è diventato ancora più difficile e speciale…tornare a viaggiare anche con i bambini piccoli e piccolissimi si può ma occorre un’ottima organizzazione di base partendo proprio dalla gestione dei bagagli. I veri viaggiatori non hanno bisogno di portarsi dietro la casa, ma piuttosto di selezionare l’essenziale. Dedicate del tempo alla preparazione delle borse, e davvero mettete e togliete poi il superfluo. Anche per quanto riguarda i giochi ricordate che il vero gioco sarà il viaggio e tutte le dinamiche legate ad esso! Uno o due giochini che rappresentano la quotidianità e il resto si inventa giorno dopo giorno! I più grandi invece possono iniziare a prapararsi la loro lista in autonomia condivisa poi con i genitori. Non c’è bisogno di saper leggere o scrivere nel caso la si prepara ripetendo a voce con l’aiuto dell’adulto.

 

Regalate un’esperienza..

 

 

Avrete già fatto tanti regali per i vostri bambini, forse troppi! Non fate mai mancare però un “regalo-esperienza”. Una visita in un museo, una gita in un luogo particolare, un pranzo in un posto specifico per assaggiare e scoprire gusti nuovi, uno spettacolo a teatro, un laboratorio, un’escursione a cavallo,un viaggio in treno o in aereo con tutta la famiglia. Potrebbe essere un momento significativo che un domani si ricorderanno come magico!. I bambini preferiscono i regali materiali e concreti si sa, ma è bene abituarli anche alle situazioni più astratte dalle quali poi possono sviluppare con il tempo, un vissuto ed un ricordo della loro infanzia. Fate capire loro anche che i regali hanno un costo, e che per acquistarli servono tanti soldi. Occorre spiegare loro il valore del denaro senza sensi di colpa! Ma su questo tema ci torneremo nei prossimi giorni.

MammeCheFatica vi augura un Buon Natale!

 

 

Cosa fare se e’ la mamma a partire…

Cosa fare ma soprattutto come preparare il bambino (specie se piccolo) alla lunga assenza della figura materna?

In questo post vedremo appunto come preparare il bambino (e di conseguenza noi stessi) per affrontare al meglio questo delicato passaggio. Senza giudicare se sia giusto o meno partire o assentarsi per tanto o poco tempo ma semplicemente analizzando cio’ che un bambino potrebbe aver bisogno. (Questo ci sembra essere il punto fondamentale da condividere con voi!)

  • iniziare a raccontare al piccolo che stara’ per un po’ di tempo con il papa’ o con i nonni o con la Tata..e che la mamma prendera’ l’ aereo per andare in un posto lontano ma in fondo molto vicino a lui. (“Puo’ una distanza materiale separarci dalle persone che amiamo”?! Scriveva tempo fa Bach in “Nessun luogo e’ lontano”)
  • Disegnare insieme un aereo grande da appendere in cameretta (ricordiamo che ai bambini non interessa se il vostro aereo sia esteticamente bello l’importante e’ averlo fatto con lui e sicuramente quell’aereo assumera’ una grande importanza durante la vostra assenza
  • Preparare l’ entourage familiare per agevolare il lavoro e l’ organizzazione delle altre figure
  • Prepararsi e preparare tutti ad eventuali malinconie o capricci da parte del piccolo. Saper accogliere le eventuali mancanze e nostalgie e farsene carico mediante il dialogo e il racconto. Non serve distrarre sempre il piccolo piuttosto raccontargli cio’ che sta accadendo in modo dolce e rassicurante.
  • Il bambino ha bisogno sempre di adulti pieni di fiducia in grado di intuire e rassicurare le sue ansie, i suoi bisogni e i suoi vuoti.
  • Utilizzare skype per salutarsi spesso e mantenere la solita’ quotidianita’ raccontando alcuni dettagli pratici che possono interessare o incuriosire
  • Cantare una canzoncina o una storia sul cellulare e lasciarla in dotazione da far ascoltare nei momenti piu’ critici.
  • Vivere questo momento di forte cambiamento come una possibilita’ (in senso positivo e costruttivo casomai) piuttosto che alimentare senso di colpa che immobilizza i rapporti e le relazioni
  • Bon Courage a tutte le mamme che sono partite o devono prepararsi ad eventuali partenze e lasciare i loro pargoli nel modo piu’ sereno e allegro possibile

Viaggiare in aereo o in treno con i piccoli..

bambini in aereoGiorni di partenze questi..tanti di voi saranno gia’ arrivati a destinazione, altre famiglie staranno per iniziare le vacanze con i loro piccoli, magari per la prima volta! Vediamo insieme come fare a rendere il viaggio il più accomodante e rilassante non solo per il bambino ma anche per i suoi genitori o accompagnatori, perché come sosteniamo sempre se la figura di riferimento (in particolare quella materna) ha un atteggiamento tranquillo e rassicurante il bambino di conseguenza appare piu’ sereno e in grado di sostenere meglio il ritmo del viaggio specie se di lungo raggio.

Prima di partire invitiamo i genitori a portare con se’ lo stretto indispensabile. Non serve una valigia piena di giochi! Se dovessimo stilare una sorta di lista MammeCheFatica includerebbe:

– ciuccio/biberon/necessario per il cambio/merenda o latte

– telo di cotone sul quale sdraiare il piccolo

– un piccolo sonaglio e doudou per la nanna

– fogli e pastelli o matite per disegnare (dai 24 mesi in su)

– un pupazzo o peluche che puo’ essere apprezzato dal piccolo

– Tanta pazienza e poca ansia da genitore perfetto: in caso di pianto o capricci siate fermi e  decisi. Non fatevi prendere dal panico e non guardate gli sguardi altrui. Cercate di ricomporre un’ atmosfera serena e rilassata nella quale poter far addormentare il vostro bambino. Se siete in aereo o in treno provate se concesso ad alzarvi e ninnarlo avanti e indietro. Se allattate il piccolo dategli pure il seno nel momento del decollo e’ consigliato per distenderlo e rilassarlo e fare in modo che non percepisca troppa tensione.

– parlate, raccontate e cantate tenendo un tono di voce bassa: rilassa, non disturba (avete mai provato ad ascoltarvi mentre vi relazionate con un bambino?!) e aiuta a tenere alta la concentrazione.

-approfittatene anche voi: quando dorme, schiacciate un pisolino anche voi e il viaggio sembrera’ piu’ facile e semplice da gestire.

Buon Viaggio a tutti voi e…take it easy!!!!!!

Le prime vacanze in autonomia…

bambino e valigiaLe prime vacanze in autonomia sono un’ esperienza fondamentale per il bambino. Non vi e’ un’ eta’ precisa l’importante e’ affrontare senza rancori o sensi di colpa il distacco dalle figure genitoriali in particolare dalla madre.

Come tutte le nuove esperienze ha bisogno di tempo per essere metabolizzata nella mente del piccolo. Se si sta avvicinando il giorno della partenza invitiamo mamme e papa’ a:

–  contenere il livello di ansia senza esagerare!

– preparare insieme la borsa con tutto l’ occorrente per rendere partecipe e consapevole il bambino dei propri effetti personali

– preparare gli oggetti tradizionali (orsacchiotti o bambole che in questi casi assumono un significato ancora piu’ simbolico)

– dare al bambino un quaderno o un album in cui scrivere i pensieri delle giornate o poter fare dei disegni

– preparare un piccolo calendario hand- made con disegni o immagini per aiutare il bambino a capire e gestire meglio la dimensione temporale

– last but not least: mai chiedergli: “ti sei divertito”? Piuttosto lasciargli il tempo per tirar fuori i ricordi e raccontarli con piacere.

-rassicurarlo in caso di nostalgia. Sappiate essere forti e incisivi. In quei momenti di debolezza i bambini hanno bisogno di adulti rassicuranti in grado di infondere fiducia e valorizzare la loro autonomia.

Bon Voyage!

Qual’è il vostro parco giochi preferito?

 

Qualche giorno fa una blogger conosciuta al MammaCheBlog 2013, Mary, ci chiede di aiutarla segnalandole il vostro parco giochi preferito. Diamo una mano a contribuire a questa bella iniziativa, MammeCheFatica ha già votato il suo parchetto preferito!!

“Mi presento: sono Mary, mamma di Riccardo e Alberto, abito a Reggio
Emilia e in questi mesi sto lavorando ad un’idea che mi è venuta
tempo fa a seguito di un viaggio tra Stati Uniti e Canada con bimbo al
seguito.I playgrounds, i nostri parchi giochi, che all’estero sono spesso
originali, segnalati e ben tenuti, nel nostro bellissimo paese
purtroppo sono spesso trascurati, anonimi, uguali gli uni agli altri e
non ci sono informazioni sul loro posizionamento o dotazione. Io credo
il parco giochi possa rappresentare una buona soluzione sia per fare
giocare il bambino quando è in viaggio con mamma e papà sia per dare
l’opportunità al bambino di giocare e al tempo stesso allenare
creatività, fisico, relazioni.. non c’è bisogno di trascorrere
un’intera giornata a Gardaland o in un mini club, spesso la soluzione
potrebbe essere dietro l’angolo. Il mio blog vuole raccogliere informazioni al momento mancanti (descrizioni, immagini,opinioni..) riguardanti i parchi giochi che esistono in Italia, in ogni paese o città che sia.Queste informazioni potrebbero essere utili a visitatori in viaggio con bambini e potrebbero chissà fare luce su questi luoghi importanti per la crescita dei nostri bambini ma spesso troppo poco curati e considerati”.

Tra poco si ricomincia..

Manca poco ormai all’inizio dell’ anno scolastico..tempo di inserimenti, ambientamenti e scoperte nuove..

Mamme siete pronte?! E i vostri bambini?!

Noi vi aspettiamo, come promesso, con una serie di post, come vuole la tradizione, su queste tematiche. Per gestire e affrontare più da vicino le vostre preoccupazioni, i vostri timori o domande (tutte legittime e importanti) e partire col ritmo giusto!

Perché entrare al nido o all’asilo per la prima volta è come compiere un viaggio lontano..bastano pochi minuti e si è immersi in un’ atmosfera magica..dove tutto però appare strano e nuovo.

Vi aspettiamo, intanto ‘preparatevi mentalmente’ e organizzate sacchette,calzine e tutto l’occorrente dal punto di vista pratico!

 

In viaggio..stare attenti a… prima parte

 

Quando si viaggia con i bambini, specie se piccoli, occorre sintonizzarsi e trovare il giusto ritmo altrimenti si rischia di trasformare il viaggio in un incubo!

Quindi, come dicevamo nel post precedente, occorre rispettare e adeguarsi al ritmo di sonno/veglia del piccolo, compatibilmente col nuovo fuso orario del posto in cui vi troverete. Cercate di mantenere abitudini e rituali che potrebbero  essere preziosi per mantenere un certo equilibrio. Ad esempio, l’abitudine del riposino pomeridiano, è fondamentale per recuperare le energie, in particolare se si cammina tanto e si sta tanto in giro, o come spesso accade nelle sere d’estate, se si posticipa la nanna.

Se fosse molto molto stanco o insofferente, perchè a causa del fuso non riesce a dormire bene, potreste dargli degli integratori anche naturali come ottimi ricostituenti.

Mammechefatica invita i genitori a spiegare sempre dove si sta andando e la meta da raggiungere poichè anche se il bambino è piccolo si rende comunque conto di non essere a casa propria. Ovunque sarete nel mondo, mettetegli sempre un tappetino,un telo con i  suoi giochini che in situazioni e contesti nuovi contribuiscono a dare maggiore sicurezza, per fare in modo da creare situazioni di gioco non strutturato nelle quali i bambini possono ritrovarsi immediatamente.

Bon Voyage

Cosa fare quando si è in viaggio con i bambini?

Cari genitori, siete preoccupati all’idea di affrontare un viaggio di due orette in auto con i vostri figli? Niente paura, basta organizzarsi con:

-musica adatta all’età

-libretti e giochini

-snack e acqua (non troppa per evitare di fare troppo pause-pipì!!)

Un gioco che piace ai bambini pù grandi è: “Arriva un bastimento carico carico di..” per il quale bisogna fare delle domande all’avversario che ha pensato ad un oggetto e non deve farlo indovinare. Oppure a turno, ogni passeggero deve trovare una parola che inizia con l’ultima sillaba della parola detta precedentemente. Inoltre fate delle pause per poter andare in bagno, sgranchirsi le gambe, ma soprattutto per non annoiare troppo i bambini e dunque prevenire capricci di ogni tipo.

Buon viaggio a tutti!!

“Se ti abbraccio non aver paura” di F. Ervas

 

Di che cosa tratta: narra una vicenda straordinaria. Quella di un papà, che intraprende un viaggio in moto con suo figlio Andrea, autistico. Un viaggio,una fuga,una dimostrazione di volontà e tante altre emozioni affiorano durante la lettura.

Perchè ne parliamo: Mammechefatica ne parla poichè è il punto di vista interessante,quello vero e autentico di un genitore che vive la quotidianità,le sfide e le difficoltà sulla propria pelle. L’idea di base di vivere l’autismo come ‘un’avventura emotiva’ ci sembra stimolante e altamente pedagogico. Perchè Andrea durante il viaggio di mesi nel Sud America  ha sperimentato emozioni forti fondamentali per la sua crescita emotiva.

Quando leggerlo: Sempre. si legge volentieri e velocemente.

A chi è consigliato: A tutti  i genitori, educatori, persone che reputano sia importante conoscere per capire.

Ed. Marcos y Marcos  pp.320 17euro