Che fatica allattare!

Ieri ci è arrivata una mail di una neomamma addolorata perché non riesce ad allattare al seno il suo bimbo: abbiamo pensato di risponderle pubblicamente essendo questo un argomento che interessa molte persone. È importante ricordare che non tutte le donne possono allattare in modo naturale il proprio piccolo perché non hanno latte, perché soffrono per vari motivi (ragadi ecc..) o sono troppo debilitate dopo il parto. Questo non significa che siano meno adeguate delle madri che invece riescono a farlo senza difficoltà. L’allattamento è un momento molto delicato, intriso di emozioni forti e talvolta contrastanti. Tanto amore certo, ma anche paura e talvolta angoscia causata da un’ inconsapevole fantasia di venire in qualche modo “divorate” dal proprio bambino che richiede in continuo il contatto con il seno. In questo caso è importante essere ascoltati da qualcuno di esperto che non giudichi, ma che sappia indirizzare la madre verso la scelta più giusta per lei e per il proprio figlio in quel momento. In fondo anche l’allattamento al biberon può essere un momento magico nella coppia madre-bambino, non sottovalutiamolo!

Dieci consigli per affrontare la paura del water dei nostri bambini

bambina impara ad usare il waterDa sempre è il tema più discusso sul nostro blog: ci chiedete suggerimenti privatamente o sottoforma di commenti ai post.. proviamo a rispondevi e spesso ci date un feedback positivo. E’ giunto il momento di fare una sintesi dei concetti secondo noi più importanti. Ecco 10 consigli per affrontare la paura del water dei bambini:

  1. Non prendere in giro il bambino che si fa la pupù/pipì addosso: per lui sarebbe troppo umiliante
  2. Non parlarne continuamente
  3. E soprattutto evitare di farlo di fronte ad altre persone
  4. Utilizzare dei libri per bambini sul tema: leggere insieme delle storie in cui il bambino si può identificare aiuta molto
  5. Non fare confronti con fratelli/cugini/amici
  6. Non minacciare il bambino con frasi del tipo: “Se non la fai nel water/vasino, salti la merenda” o  “..la mamma non ti vuole più bene”
  7. Non forzarlo o insistere
  8. Non accusarlo o farlo sentire in colpa
  9. Mostrategli come sia un comportamento naturale anche per noi adulti
  10. Non perdete la speranza: tutti compiono questo passaggio prima o poi, ma si devono rispettare i tempi diversi di ogni bambino

 

E se ancora avete difficoltà, scrivete a info@mammechefatica.it , faremo il possibile per darvi una mano!

Mamme che fatica…le vacanze!!

Care Mamme,
iniziano le lunghe vacanze natalizie.. c’è chi parte, c’è chi resta, ma il problema si presenta un pò ovunque. Le giornate sono lunghe e se magari il tempo non è bello oppure i pargoli sono malati, cosa facciamo fare loro?? Ci riferiamo, ovviamente, ai bimbi piccoli, anzi piccolissimi, nella fascia d’età che va dai 24 ai 36 mesi (anche se può essere un’idea da proporre anche ai più grandicelli). Stiamo parlando del didò fatto in casa. Non serve molto e soprattutto, una volta fatto, si conserva per molto tempo. E’ naturale e, proprio perchè fatto con i coloranti alimentari, non è pericoloso se un bimbo inavvertitamente ne mette in bocca un pezzetto.

Occorrente:
-una bustina di vanillina
-un bicchiere di sale
-un bicchiere di acqua
-due cucchiai di olio
-due cucchiai di cremor tartaro (lo si trova in farmacia)
-due cucchiai di farina
-colorante per alimenti a vostra scelta.

Procedimento: aiutare il bambino a versare gli ingredienti in una pentola. Cuocere fino a che il composto diventa solido. Far raffreddare e sbizzarrirsi con la fantasia!
Suggerimento: Noi solitamente mentre giochiamo col didò e creiamo un piccolo animale, accompagniamo l’attività con una canzoncina adatta (ad esempio: la canzoncina della lumaca o della “Danza del serpente”).

Non ci resta che augurarvi Buone feste!!!!!