Back to School:come affrontare il rientro al meglio..

 

È giunto il momento del rientro quasi per tutti..vediamo insieme come godersi gli ultimi momenti insieme con tutta la famiglia riunita e nel frattempo iniziare a pensare a come affrontare i primi giorni di asilo,nido o scuola. Che dobbiate fare degli inserimenti o meno, l’inizio del nuovo anno educativo rappresenta sempre un momento carico di aspettative per tutti! In ogni caso, ritrovare i compagni di scuola dopo tre lunghi mesi è sempre un’emozione! Per questo motivo vi suggeriamo di comprendere e osservare un’eventuale regressione che può manifestarsi con episodi di enuresi notturna, forte timidezza o ansia da prestazione. Per stemperare l’ansia e la paura del rientro potrebbe essere un’idea quella di raccogliere le varie esperienze vissute quest’estate e scriverle su un quaderno da portare in classe. (Nel caso di bambini piccoli è importante creare una raccolta di piccoli oggetti che fanno da simbolo e da ricordo). Non insistere troppo nel raccontare a tutti dell’inizio del nido o della nuova avventura..anche se non ne parlano espressamente i bambini si ricordano tutto. Leggete insieme un buon libro come preparazione alla nuova esperienza.

 

 

 

 

 

 

 

Pipì…a letto

enuresiIl fenomeno dell’enuresi secondaria è più comune di quanto si pensi nei bambini tra i 4 e gli 8 anni circa.

In cosa consiste? In episodi frequenti di pipì a letto in bambini che hanno già raggiunto il controllo sfinterico.

Perchè accade? Si tratta di momenti di regressione particolari che si devono considerare dei segnali d’allarme da non sottovalutare. Spesso avvengono in momenti di crescita particolari in cui il bambino fa fatica: un lutto in famiglia, una separazione, ma anche la nascita di un fratellino, un trasloco o l’inserimento alla scuola materna.

Cosa fare in queste situazioni? E’ importantissimo non farlo pesare al bambino che già si vergogna e prova un senso di colpa, ma accogliere la sua fragilità con tanto affetto. Inoltre se si osservano episodi frequenti anche associati ad altri comportamenti inusuali vi suggeriamo di rivolgervi ad uno psicologo infantile per discuterne insieme senza timori.

Bambini che si rifiutano di masticare

 

Talvolta alcuni bambini dell’età di 2 anni in su attraversano un momento in cui si rifutano di masticare del cibo solido preferendo quello più morbido, se non addiritura semi-liquido. Naturalmente non si può generalizzare, ma spesso questi comportamenti nascondono delle difficoltà alimentari  legate alle relazioni intrafamiliari, in particolare al rapporto con la madre. Il bambino che non ha difficioltà masticatorie “organiche”, si rifiuta di mangiare cibi più da adulti, perchè vuole tornare ancora piccolo. Può essere questo un segnale d’allarme da tenere sotto controllo e sul quale riflettere. Spesso sono situazioni transitorie che passano velocemente e sono causate da una situazione familiare tesa o ricca di emozioni che il bambino non sa reggere, nè esprimere a parole. Questo piccolo segnale di regressione verso situazioni più infantili e di dipendenza sottolineano un disagio emotivo da tener conto.