Piange al nido?

 

È abbastanza comune che in questo periodo di ambientamenti e inserimenti al nido i piccoli possano fare davvero tanta fatica e ed esprimersi nell’unico modo che conoscono bene fin dalla nascita: il pianto. Piangono perché: non conoscono ancora bene l’ambiente, sono disorientati,cercano le figure primarie (mamma, papà), fanno fatica ad accettare una situazione completamente nuova. Ricordiamoci che anche qualora il bambino fosse abituato a stare con altri adulti,tra cui la tata, non è la stessa cosa, (anche solo per il fatto che la tata viene a casa). Diamo loro tempo e fiducia. Facciamo in modo che anche a casa si parli del nido, si possano cantare le stesse canzoncine, ricordare i nomi delle educatrici e dei bambini. Non diamo loro l’idea di essere troppo preoccupati, ma di essere sicuri di compiere la scelta giusta in prospettiva di nuove conquiste e conoscenze e dell’acquisizione di una maggiore autonomia. Cerchiamo di non vivere questo periodo nuovo con troppe ansie e anzi di privilegiare il tempo a casa col piccolo: diamogli spazio e attenzioni, accogliendo il suo continuo bisogno di conferme. 

Perché mia figlio/a vuole solo me?

 

 

Vi é mai capitata la fase in cui il piccolo desidera stare quasi esclusivamente solo con la figura materna e non accetta altri riferimenti? Come possiamo fare a gestire questo momento? Accontentiamo le sue richieste oppure no? Partendo sempre dal presupposto che ogni bambino e’ un mondo a se’ e dal fatto che ogni legame e’ diverso dall’altro, possiamo in generale provare a dare qualche suggerimento alle mamme e ai papà che ci fanno queste domande.

  •  rassicuriamo il bambino (anche quando non ce lo chiede) sul fatto che la mamma è li con lui. Facciamogli capire che può anche essere piacevole (col tempo) provare a stare con il papà,la zia,la nonna,la tata ecc.
  • quando piange disperato perche’ vuole essere preso in braccia dalla mamma sarebbe importante consolarlo e contenere questo suo forte dispiacere e solo dopo provare con altre figure.
  • la figura paterna puo’: fare da trait d’union tra il figlio e la partner, rassicurando il piccolo e dimostrandogli che la mamma ‘e’ qui in questo momento e non devi avere cosi’ paura’.
  • insieme potreste: utilizzare il vecchio gioco del “bubu’ settete” (mi nascondo,oppure nascondo la mamma e insieme scopriamo che invece e’ ancora qui). Questo gioco che sicuramente abbiamo fatto chissa’ quante volte tutti noi da piccoli, e’ fondamentale per sperimentare la distanza tra noi e il mondo e realizzare dopo tante volte che la mamma/altri si nascondono (quindi non ci sono) e poi pero’ tornano!
  • valorizzare i momenti anche se brevi in cui il bambino riesce a stare sereno e condividere nuove emozioni anche con altre figure

 

 

Piange ancora al nido…come fare…

 

Piange ancora tanto al nido e si dispera?

Può capitare, anche se siamo ormai quasi alla fine del’anno..capita sempre che ci sia qualche bimbo o bimba che impieghi tanto tempo ad ambientarsi e a separarsi dalla mamma.

Mammechefatica consiglia però in questi casi di iniziare un lavoro individuale su di sé, per facilitare e permettere un buon distacco con il proprio bambino. Un primo colloquio con il supporto di una psicologa può già orientare la mamma sul percorso da seguire…

Inoltre consigliamo di:

– non parlare al bambino della giornata all’asilo..ma fare in modo che sia lui ad accennare qualcosa ( un gioco, una canzoncina, il raconto di un litigio…)

– evitare di fare paragoni con gli altri bambini o con fratelli o sorelle poichè ognuno ha una sua storia e personalità

– riprodurre una storia in cu vi è un bambino che non vuole andare all’asilo e fa tanta fatica a lasciare la sua mamma…per fare in modo che il piccolo possa identificarsi e riprodurre la storia come vuole…

– Farsi aiutare, accettando i propri limiti e mettersi in discussione è un ottimo inizio per capire meglio e osservare ‘il problema’ con occhi nuovi..

 

 

Se non vuole svegliarsi…nè andare all’asilo…

 

Come fare quando i bambini piccoli fanno fatica a svegliarsi, e peggio ancora non vogliono andare all’asilo (appena iniziato l’anno..)?

Mammechefatica consiglia di: – anticipare l’addormentamento serale…tanti bambini vanno a letto troppo tardi la sera ed è ovvio che al mattino siano stanchi e insofferenti già a partire dal Martedi mattina…

– svegliare il piccolo senza caricarlo d’ansie e aspettative in particolar modo se l’ambientamento nella nuova scuola non è ancora del tutto superato.

– Fare una buona colazione possibilmente tutti insieme,evitando la tv fin dal mattino….

– Preparare insieme un libretto da mostrare alle Maestre,che può talvolta essere utile per motivare il piccolo in modo indiretto.

– Non preoccuparsi Troppo se il vostro bambino piange ancora tanto rispetto agli altri.

-Salutatevi Bene dategli fiducia e coraggio in modo sincero e coerente.