Come gestire l’ansia da rientro?

L’anno educativo sta per iniziare e tanti bambini, piccoli e grandi, si apprestano a finire le vacanze e ricominciare la routine. Questo è sempre un momento carico di aspettative per tutti, sia per chi inizia una nuova avventura, sia per chi riprende il ciclo interrotto dall’estate. Infatti ritrovare i compagni di scuola e le maestre dopo tre lunghi mesi è sempre un’emozione! Per questo motivo vi suggeriamo di comprendere e osservare un’eventuale regressione che può manifestarsi con episodi di enuresi notturna, forte timidezza o ansia da prestazione. Inoltre:

-Per stemperare l’ansia e la paura del rientro potrebbe essere un’idea quella di raccogliere le varie esperienze vissute quest’estate e scriverle su un quaderno da portare in classe.

-Nel caso di bambini piccoli è importante creare una raccolta di piccoli oggetti che fungono da simbolo e da ricordo.

-Dare tempo e non fare tutto di fretta, ma ritornare in città in anticipo.

-Non insistere troppo nel raccontare a tutti dell’inizio del nido o della nuova avventura..anche se non ne parlano espressamente i bambini si ricordano tutto e non è il caso di anticipare in continuo il tema della separazione e del distacco che genera molta ansia. Piuttosto leggete insieme un buon libro come preparazione all’esperienza.

Quando gli adulti litigano..

litigi-tra-genitoriCapita a tutti, anche nelle “migliori” famiglie, di discutere e litigare fra grandi. Talvolta però i toni sono particolarmente accesi e i conflitti sono all’ordine del giorno, anche su delle banalità. I bambini sono spesso involontariamente testimoni dei conflitti e ne soffrono. Come fare per evitare che i figli ne risentano?

  • se possibile, non litigare mai di fronte ai figli
  • non sminuire, smentire, né denigrare quanto appena detto dal partner al bambino
  • non usare mai il bambino come strumento di ricatto
  • cercare sempre di essere una coppia genitoriale educativa, anche se non lo si è più dal punto di vista affettivo
  • l’idea che si rimane insieme per il bene dei figli è profondamente sbagliata: anche i più piccoli infatti colgono il clima familiare di disagio e disamore ed è inutile mentire di fronte all’evidenza
  • parlare onestamente ai figli della situazione: “La mamma e il papà hanno bisogno di stare un po’ da soli perché non vanno più tanto d’accordo, ma continuano a volerti un gran bene”…

Una lettura utile su questo tema? “Quando i genitori si dividono” di Silvia Vegetti Finzi

I ricordi di un’estate..

L’estate sta per finire, i bambini lo avvertono e anche loro, come noi grandi, iniziano a fremere per il rientro obbligato e le routine quotidiane che ricominciano. I più piccoli naturalmente vanno preparati al distacco che potrebbe essere faticoso dopo molti giorni passati a stretto contatto con mamma e papà. Anche gli adulti devono essere consapevoli di questo grande cambiamento e devono accettare eventuali “capricci” incomprensibili o atteggiamenti regressivi che sottointendono una difficoltà di separazione. A qualsiasi età, tuttavia, è importante parlare di quello che succederà di lì a pochi giorni, senza ansie. Con i più grandicelli si può anche ripercorrere quello che si è fatto durnate l’estate con disegni, racconti, diari di bordo e così via in modo tale da serbarne il ricordo, ma anche prepararsi al futuro, a quello che verrà. prestate particolare attenzione e sensibilità per tutti i bambini che a Settembre inizieranno una nuova avventura (cambio di un’insegnante, di scuola…) facendoli parlare liberamente con la possibilità di esprimere qualsiasi tipo di emozione (paura, ansia, gioia, tristezza, delusione..). Parlarne significa esserne maggiormente consapevoli e alleggerire le aspettative o i timori.

E a questo punto non ci resta che augurarvi…buona ripresa a tutti!

Mamma e Papà si separano…

conflitti in famigliaPuò capitare purtroppo che le storie d’amore finiscano, che l’illusione di aver creato la “famiglia perfetta” svanisca per svariate ragioni…Le emozioni coinvolte sono sempre molte, anche opposte fra loro e talvolta prendono il sopravvento facendo dimenticare ai grandi che anche i bambini subiscono questi cambiamenti. Vediamo in estrema sintesi cosa è meglio evitare in queste situazioni complicate:

-mai accusare il partner davanti al bambino, screditarlo o sminuirlo

-mai litigare aspramente

-mai usare i figli per avere un vantaggio personale

-mai far scegliere i bambini con chi preferiscono stare, nè metterli contro l’altro

-mai fare finta di niente e parlare in modo disonesto anche con i più piccoli “perchè tanto non capiscono e non soffrono”

-mai trascinare una storia ormai conclusa “per il bene dei bambini”

Piuttosto ricordiamo loro che in ogni caso l’affetto della mamma e del papà nei loro confronti non cambierà e che non hanno alcuna colpa per quello che sta succedendo.

Sappiamo che avete tutte le carte in regola per affrontare questi momenti bui. Forza!

I libri possono aiutare?

libroNoi di MammeCheFatica ne siamo pienamente convinte. E infatti li usiamo spesso sia in consultazione con i bambini, sia come strumento da suggerire ai genitori (o nonni, educatrici, baby-sitter..) per agevolare una comunicazione difficile. Se, ad esempio, vogliamo spiegare ai bambini che la mamma e il papà si sono separati e non vivranno più insieme, consigliamo un bel libro: “Le mie due case. Dalla mamma e dal papà” di Melanie Walsh, ed. Motta Junior.

Di cosa si tratta: di un bel libro illustrato, semplice e molto sincero

Perchè ne parliamo: pensiamo che non sia corretto, nè rispettoso pensare che un bambino non capisca quello che sta succedendo all’interno della coppia genitoriale, ma sappiamo che si tratta di un tema molto delicato, difficile da affrontare con le “giuste” parole.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: un semplice libro può aiutare a trovare il modo più chiaro e diretto per spiegare qualcosa che noi grandi spesso non riusciamo a comprendere, nè a comunicare senza farci travolgere dalle emozioni.

Distacchi, inserimenti e sensi di colpa

bambino salutaE’ passato circa un mese dai primi inserimenti all’asilo, ma, per molte famiglie, è ancora un tema attualissimo e che dà non poche preoccupazioni. L’inserimento fa paura, crea dubbi e timori perchè rappresenta il primo vero distacco del bambino dalle figure che erano solite prendersi cura di lui e i distacchi, non sono sempre facili. Anzi, non lo sono mai, perchè implicano un saluto, che talvolta può essere vissuto come abbandono (anche se termporaneo). Tuttavia i distacchi servono anche per crescere, arricchirsi e apririsi al mondo.

Ci piace sempre ricordare questo detto: “I genitori hanno il compito di fornire ai figli delle radici, ma anche delle ali per volare” e dunque, rimbocchiamoci le maniche, respingiamo le lacrime indietro e riflettiamo sul fatto che stiamo facendo il loro bene. I sensi di colpa sono inutili: mamma e papà stanno offrendo al proprio figlio la meravigliosa opportunità di imparare a stare al mondo, di condividere esperienze particolari e allacciare nuovi rapporti con coetanei e altre figure educative.

Continuate così e, se avete difficoltà, ricordatevi che non siete soli, contattateci ( è sempre meglio parlarne e sfogarsi, piuttosto che tenerselo per sè!).

Mamma, inizio l’asilo nido! Distacco e altre preoccupazioni..

inserimento DadàSi tratta di un incontro aperto a tutti i genitori che a settembre inizieranno questa nuova avventura e desiderano affrontare insieme l’argomento per alleggerire i timori e capire le dinamiche. In un clima informale parleremo di pianti, separazioni, ma anche di nuove scoperte, crescita e apprendimenti.

Ne discutiamo con: Anna Podestà, pedagogista e fondatrice Scuola Dadà &
Marta Stella Bruzzone, pedagogista e Sara Luna Bruzzone, psicologa infantile
(blogger di www.mammechefatica.it)

Mamma, inizio l’asilo nido! Distacco e altre preoccupazioni..

inserimento DadàE’ vero che siamo a fine anno e che abbiamo in testa solo le vacanze estive, ma sappiamo bene che le mamme e i papà con i figli piccoli stanno invece già pensando all’inserimento al nido previsto a Settembre. Quindi MammeCheFatica ha organizzato un incontro per lunedì 9 Giugno sul tema del distacco, delle separazioni, per affrontare insieme i timori, i dubbi e le speranze di questo momento delicato.

Si tratta di un incontro aperto a tutti i genitori che a settembre inizieranno questa nuova avventura e desiderano affrontare insieme l’argomento in un clima informale e rassicurante. Come reagiremo a questa nuova esperienza? Quanto tempo ci vorrà? Come tollerare il pianto del mio bambino?

Ne discutiamo con: Anna Podestà, pedagogista e fondatrice Scuola Dadà &
Marta Stella Bruzzone, pedagogista e Sara Luna Bruzzone, psicologa infantile
(blogger di www.mammechefatica.it).

La prenotazione è obbligatoria all’indirizzo: info@mammechefatica.it. Ingresso 12 euro.

Lunedi 9 Giugno ore 18.00 presso Scuola Dadà, via G.Giacomo Mora11/a, Milano

L’incontro è aperto a tutti i genitori: gli asili saranno diversi, ma le preoccupazioni le stesse..vi aspettiamo!

Mamma e papà si separano…

 

Mammechefatica torna a parlare di separazione…un tema sempre delicato da trattare.

Non è mai facile separarsi, neanche per gli adulti. Non è facile e precede sempre un periodo e una fase di passaggio che porta alla via della separazione,  in termini più concreti e pratici. Durante e dopo di essa, vi è una fase transitoria in cui si inizia lentamente a ricostruire la propria quotidianità e a pianificare la propria esistenza; ciò che chiedono i figli in modo implicito e indiretto però è di continuare ad essere genitori anche dopo la separazione e di essere e rimanere così una famiglia sufficientemente buona come commenta il Professor F. Scaparro.

Come sostiene F. Scaparro appunto – la differenza vera e propria non sta tanto nell’essere separati o meno, piuttosto conta la differenza tra figli di coppie in guerra e figli di coppie separate ma ‘pacificate’ in grado di essere coppia educativa e non confllittuale a tutti i costi. Tutto questo implica secondo noi un grande lavoro e una grande volontà da parte di entrambi i genitori di ‘salvare’ la propria famiglia e trovare una modalità di separazione incentrata e calibrata e sui figli, dato che sono le modalità di separazione a segnare poi la vita dei bambini.

Ne riparleremo e affronteremo le difficoltà e i punti di vista insieme.

Vi ricordiamo domani l’appuntamento presso kikolle lab di via Archimede, ang. via Bronzetti 16 a Milano, in occasione della Week Design…Mammechefatica vi accoglierà nel suo Parents Corner…

h.10-16 ingresso gratuito e non stop (post sotto)

 

 

Piange ancora al nido…come fare…

 

Piange ancora tanto al nido e si dispera?

Può capitare, anche se siamo ormai quasi alla fine del’anno..capita sempre che ci sia qualche bimbo o bimba che impieghi tanto tempo ad ambientarsi e a separarsi dalla mamma.

Mammechefatica consiglia però in questi casi di iniziare un lavoro individuale su di sé, per facilitare e permettere un buon distacco con il proprio bambino. Un primo colloquio con il supporto di una psicologa può già orientare la mamma sul percorso da seguire…

Inoltre consigliamo di:

– non parlare al bambino della giornata all’asilo..ma fare in modo che sia lui ad accennare qualcosa ( un gioco, una canzoncina, il raconto di un litigio…)

– evitare di fare paragoni con gli altri bambini o con fratelli o sorelle poichè ognuno ha una sua storia e personalità

– riprodurre una storia in cu vi è un bambino che non vuole andare all’asilo e fa tanta fatica a lasciare la sua mamma…per fare in modo che il piccolo possa identificarsi e riprodurre la storia come vuole…

– Farsi aiutare, accettando i propri limiti e mettersi in discussione è un ottimo inizio per capire meglio e osservare ‘il problema’ con occhi nuovi..