Piange al nido come fare

  • In questo periodo di inserimenti, chiunque frequenti queste realtà potrebbe sentire numerosi pianti, dati come reazione dei piccoli ospiti in cerca della loro dimensione. Ma cerchiamo di metterci nei vostri panninon è facile anzi ascoltare i pianti – talvolta anche molto forti – di tutti questi bambini. Si avverte una sensazione di disagio, di inutilità nel non riuscire ad aiutarli. Vi dicono che è questione di tempo, è vero, ma si tratta di un tempo lunghissimo per chi è spettatore-genitore. Il pianto di un bambino poi (non necessariamente il nostro) scatena pensieri e immagini potenti nella mente adulta. Questo per dire che sappiamo bene cosa significhi affrontare l’esperienza dell’inserimento: osservare bambini ed educatrici in una routine nuova ancora da scoprire
  •  E’ difficile accettare il pianto del proprio bambino ma talvolta è un passo necessario per fare in modo che prenda la giusta fiducia nel nuovo ambiente che lo accoglie
  • Qualora si trattasse di un pianto disperato pensate sempre che dal pianto, come la crisi poi arriva un momento di quiete e che non è detto che un bambino che piange in entrata al distacco da voi poi deve piangere tutto il giorno, solitamente dopo poco dopo i bambini realizzano il passaggio di ambiente materno/paterno al nido e ad esempio rimangono con piacere ad osservare le varie dinamiche di gioco senza ancora prendere posizione
  • Monitorate col passare dei giorni e delle settimane se vi sono anche solo dei piccoli miglioramenti e mantenete un contatto attivo con le educatrici per capire insieme come collaborare al meglio
  • Parlate e portate un po’ di nido anche a casa: il racconto del nido attraverso la vostra voce narrante è fondamentale per instaurare un sentimento di fiducia
  • Per qualsiasi criticità siamo a disposizione con piacere: info@mammechefatica.it per organizzare una consulenza veloce e capire insieme come intervenire

 

Buon anno educativo a tutti

Buon anno educativo a tutti i bambini, le famiglie e tutti gli operatori del settore: nella speranza che possa essere un anno decisamente più snello e leggero del precedente che per molti genitori e strutture è stato un vero incubo..e vorrebbe essere solo un lontano ricordo. È importante partire carichi: riuscire a calibrare le energie e dare il meglio in questo periodo difficile per gli inserimenti e gli ambientamenti dei nuovi arrivati. Sappiamo bene quanto è difficile salutare i genitori e lasciarsi guidare dalle nuove figure educative, ma con la giusta alleanza nido-famiglia e con la giusta dose di pazienza dei genitori presto si supera anche questa prima fase ricca di ansie e timori.

Stiamo preparando una serie di video in partnership con Lallobaby per spiegarvi le mosse giuste per gli inserimenti

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Per le Educatrici, Gestrici e chi si occupa di Prima Infanzia

Questo post è esplicitamente pensato per le Educatrici e Gestrici in ascolto. È un periodo faticoso, nel pieno degli inserimenti e ambientamenti che hanno a che fare con i pianti più tosti, magari i più difficili del vostro percorso professionale. Ricordiamoci però proprio in questa fase delicata anche il punto di vista dei genitori: di tutte le mamme e i papà che ogni mattina lasciano i loro piccoli piangenti. Prima di offrire loro un supporto pratico e concreto è necessario capire, osservare senza giudicare. Essere e porsi in continua ricerca, a caccia di nuove prospettive senza limitarsi alla propria: questo e’ il  nostro principale obiettivo. È anche un periodo frustrante, perché ancora non si è in grado di potersi esprimere in modo completo dal punto di vista delle attività e proposte educative.  Poter creare anche solo un cerchio e proporre una canzone, attirare l’attenzione, può essere una sfida non da poco. Ma va raccontato alle famiglie anche questa fase di transizione, senza dare nulla per scontato anzi per aiutare a essere meglio capiti. E poi ancora: lavorate giorno dopo giorno con un obbiettivo preciso ma nel contempo senza troppe aspettative, questo aiuta a capire meglio le reali esigenze del gruppo dei bambini/o del singolo individuo da non confondere mai con le nostre specifiche esigenze e desideri. Spesso si tende a mescolare le aspettative e si finisce per perdere di vista quel senso di oggettività necessario per avere una visione d’insieme e di futuro fondamentali per chi lavora alle prese con la cura dei bambini.

 

Piange al nido?

 

È abbastanza comune che in questo periodo di ambientamenti e inserimenti al nido i piccoli possano fare davvero tanta fatica e ed esprimersi nell’unico modo che conoscono bene fin dalla nascita: il pianto. Piangono perché: non conoscono ancora bene l’ambiente, sono disorientati,cercano le figure primarie (mamma, papà), fanno fatica ad accettare una situazione completamente nuova. Ricordiamoci che anche qualora il bambino fosse abituato a stare con altri adulti,tra cui la tata, non è la stessa cosa, (anche solo per il fatto che la tata viene a casa). Diamo loro tempo e fiducia. Facciamo in modo che anche a casa si parli del nido, si possano cantare le stesse canzoncine, ricordare i nomi delle educatrici e dei bambini. Non diamo loro l’idea di essere troppo preoccupati, ma di essere sicuri di compiere la scelta giusta in prospettiva di nuove conquiste e conoscenze e dell’acquisizione di una maggiore autonomia. Cerchiamo di non vivere questo periodo nuovo con troppe ansie e anzi di privilegiare il tempo a casa col piccolo: diamogli spazio e attenzioni, accogliendo il suo continuo bisogno di conferme. 

Back to School!

 

Bentornati a tutte le bambine e bambini e le loro famiglie! E alle Educatrici, Educatori e Maestre e a tutti coloro che collaborano in campo socio educativo.  Che sia un anno educativo più sereno del precedente..nella speranza che tutte le strutture possano sfruttare quanto più possibile gli spazi all’aperto non solo per giocarvi liberamente ma anche per attività ed esperienze più strutturate. Ci auguriamo un nuovo anno pieno di incontri e di esperienze costruttive per tutti. Sperando che i piccoli che iniziano l’avventura del nido possano sentirsi accolti al meglio nonostante qualche difficoltà iniziale da mettere inevitabilmente in conto; ne parleremo nei prossimi post, come vuole la tradizione il mese di Settembre è dedicato al tema dell’inserimento, del distacco, di come affrontare il pianto, del cambiamento nido- scuola dell’infanzia, dell’ingresso alla scuola primaria ecc. Cercando sempre di offrire uno sguardo esterno, non giudicante con l’intenzione di offrire un piccolo supporto concreto per gli adulti che sono alle prese con la crescita dei loro bambini. 

Buon inizio a tutti!!!

 

Libri per affrontare i distacchi

 

Siete in tanti a chiederci dei suggerimenti in merito a dei possibili libri da leggere con i bambini in grado di rappresentare con immagini chiare e semplici il distacco che stanno sperimentando con la frequenza al nido o alla scuola materna. Certo è ovvio che il libro di per sé non è la soluzione, ma rappresenta un potente strumento per consolidare la relazione e apportare la fiducia che vanno cercando trovandosi in un nuovo spazio con persone nuove. Leggere un libro insieme a casa,che affronta questi temi, con voce calma e rassicurante aiuta il piccolo ad elaborare il vissuto quotidiano e a non sentirsi abbandonato o tradito. Talvolta gli stessi libri si trovano anche negli asili e per il bambino è importante poter  ritrovare le stesse storie e accettare di condividerle con persone diverse (mamma/papà/educatrice). Un libro molto apprezzato dai bambini è “A più tardi” ed. Babalibri che affronta il delicato tema del distacco con parole e immagini semplici nelle quali ognuno si ritrova. Un altro libro utile è “Mattia va all’asilo” ed.Clavis dove si spiegano le varie azioni e gesti necessari per prepararsi alla giornata di asilo. Ai bambini piace anche molto fare un collage casalingo che rappresenta la routine: un’idea semplice a costo zero che aiuta anche gli spiriti più ribelli ad accettare lentamente la nuova realtà educativa.  

Speciale Inserimenti

Settembre è il mese degli inizi. Oggi dedichiamo volentieri un po’ di tempo ai bambini che affronteranno il delicato passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia – la scuola dei grandi, per intenderci. Si tratta di un passaggio spesso difficile perché ricordiamo che il bambino passa da un ambiente raccolto e ovattato ad uno nuovo, grande e pieno di bambini di età diverse, nel quale torna improvvisamente piccolo. Per questi motivi gli ambientamenti necessitano di tempo. I bambini un po’ disorientati spesso sono insofferenti, a disagio, e non sempre arrivano entusiasti all’ingresso e al distacco da voi. Occorre avere un forte senso di fiducia e mantenere un certo equilibrio da trasmettere anche ai bambini coinvolti. 

Inserimenti al nido a Gennaio..

Se il vostro bambino inizia il nido a Gennaio,in questo periodo affronterete il fatidico inserimento o ambientamento. Di che cosa si tratta di preciso e a cosa serve? Il momento dell’inserimento rappresenta l’ingresso al nido ufficiale del bambino e della sua famiglia (mamma,papà in particolare) i quali inizieranno a conoscere l’ambiente, le figure di riferimento e i vari rituali che scandiscono le giornate. Il bambino all’inizio può sembrare entusiasta e felice del nuovo contesto,ma col passare dei giorni potrebbe manifestare segni di tristezza e disperazione non appena si rende conto che la mamma o il papà non saranno presenti. MammeCheFatica vi invita a preparare il bambino (e di conseguenza voi stessi) a gestire i primi distacchi accettando il loro pianto e rassicurando in modo chiaro e deciso il piccolo che in quell’istante ha bisogno di confini chiari e ben delineati. Vi assicuriamo che è molto difficile gestire tutta quell’emotività data dal pianto del vostro bambino che non vuole staccarsi..in quell’istante vi verrà anche solo per un secondo in mente:” ma perchè devo fare tutto questo” poi il supporto delle educatrici e della struttura e il passare del tempo vi faranno cambiare idea! Per questo motivo,anche se iniziate a Gennaio, e la maggior parte dei bambini sono inseriti non sottovalutate i primi momenti al nido che vi permettono di osservare i bambini anche da altri punti di vista. Tutti i bambini che vedrete giocare disinvolti e divertiti hanno a loro volta pianto e metabolizzato il distacco così come lo farà il vostro bambino ma considerate sempre che si è inserito da poco e occorre del tempo per ambientarsi e accettare serenamente il distacco dai propri riferimenti affettivi . 

Bon Courage!

Nuove avventure educative…

bambino che piange al nidoAnche se sono iniziate da poco la Scuola materna o il nido, gia’ danno qualche problemino o difficoltà. Le mamme lo sanno, avevano preventivato tutto, ma comunque il colpo lo si avverte lo stesso,perche’ vedere il tuo bambino piangere e disperarsi all’ ingresso della Scuola è sempre una scena difficile e delicata da gestire e soprattutto non priva di sensi di colpa che ci si porta dietro la scrivania in ufficio.

Come fare se il mio bambino piange e non vuole entrare all’ asilo?

  • Provate ad accompagnarlo senza appesantire il distacco con le classiche frasi: “dopo la mamma ti compra un giochino”. Altrimenti sembra che stare a scuola rappresenta un’ azione negativa.
  • Salutate sempre il vostro bambino, rassicuratelo in modo deciso dicendogli che ” la mamma torna sempre” e che a scuola ci sono tanti giochi e attività da scoprire insieme.
  • Lasciatevi guidare dai tempi della vostra educatrice o maestra (rispettare i tempi significa aiutarla nel rapporto con il vostro bambino)
  • Cercate di non mostrarvi troppo ansiose poiché il vostro bambino percepisce  l’ansia da distacco fin da subito anche se molto piccolo
  • Non stressatevi troppo per i pianti e i distacchi disperati. Col tempo, la quotidianità e la costruzione di un buon rapporto di fiducia anche il vostro bambino apprezzerà la Scuola come momento di socializzazione.
  • Valorizzate sempre il lavoro che si svolge a scuola: è importante conoscere e sapere cosa fanno i bambini e riportarlo a casa. Il nido costituisce un ottimo strumento di crescita e condivisione anche per i genitori.

A tutte le Educatrici e alle Maestre…Buon Inizio!

nidoQuesto post è dedicato a tutte le Educatrici, Maestre, Coordinatrici, Titolari e Presidi che conosciamo, con cui lavoriamo e con le strutture nuove con le quali avvieremo nuovi progetti nel corso del nuovo anno educativo tra Milano, Roma e non solo.

Sappiamo bene che l’ inizio dell’ anno è un momento intenso e particolarmente faticoso. Per chi lavora negli asili nido è il momento degli Inserimenti, dei Distacchi, ma anche dell’ Accoglienza. E’ una fase delicata, in cui occorre molta pazienza, capacita’ di osservazione e capacita’ di inserirsi all’ interno della diade madre-bambino ascoltandone i tempi e cercando di omologarli a quelli della vita dell’asilo. Sostenete i genitori e le ansie delle mamme, cercate di capirli e accoglierli piuttosto che criticarli. Ricordiamoci che sono genitori per la prima volta magari e  che potrebbe essere anche la prima esperienza di vita al nido. Diamogli tempo.

Fate scorta di questi ultimissimi giorni di vacanza per tornare sul campo cariche,fresche e piene di idee nuove da condividere. I primi giorni saranno i piu’ faticosi perche’ carichi di tensione ed emozioni. Poi si ritorna a prendere il ritmo e tutto sembrera’ come prima.

Fatevi coraggio e tenete duro anche nei momenti di sconforto, con i bambini e le mamme piu’ toste che vi assilleranno e pensate sempre di riuscire a trovare una soluzione, non mollate alla prima delusione.

Cercate sempre di “gettare un raggio di luce” come diceva bene Maria Montessori, di portare freschezza nel gioco con i bambini, di stimolarli ed entusiasmarli alla vita! Perche’ davvero secondo noi “Insegnare e’ Imparare due volte” no?!