Raccontare favole ai piccoli: ecco perché

 

Raccontare favole ai bambini fin da piccoli si sa è da sempre un mestiere antico e molto suggestivo. Se per l’adulto può essere solo un semplice modo per addormentare o intrattenere il bambino,  per quest’ultimo invece rappresenta qualcosa di più: è una preziosa possibilità per apprendere, ampliare la propria visione,costruire mondi nuovi ma soprattutto imparare a farsi delle domande. Non sottovalutate mai la possibilità di momenti come questi dove non è solo il racconto della favola in sé ma anche ovviamente la magia dell’incontro e  della relazione adulto-bambino. La lettura e il racconto di favole può avvenire in tanti momenti della giornata: anche al mattino presto, o nei lunghi pomeriggi invernali che ci attendono così come rituale prima di andare a letto. Iniziate fin dai primi mesi ad abituare il piccolo alla vostra voce narrante, ai suoni e alle pause. Iniziate a sorprenderli ed incantarli per fare in modo che possano poi nel tempo apprezzare e mantenere il rapporto con la lettura. “La favola è il luogo di tutte le ipotesi” diceva G.Rodari. Sta a noi adulti offrire momenti di scambio attraverso il racconto, ponendo l’interazione al centro. Dedicarvi del tempo ma soprattutto tanta cura: dal modo in cui apriamo il libro, al tono della nostra voce che deve incantare ma anche saper produrre continui significati.

Ovvio a seconda dell’età è bene diversificare le esigenze e le aspettative.

  • Ai piccolissimi occorre un momento veloce ma intenso con voce che produce e alterna contrasti e rumori (meglio se seduti accanto o in braccio)
  • Ai più grandi invece è opportuno un momento più lungo e articolato che preveda dopo anche delle domande ‘aperte’ a cui rispondere insieme oppure perché no, inventare poi un disegno che permetta la rielaborazione dell’ascolto
  • Di questo e altro ancora ne parleremo prestissimo con Babalibri Edizioni!   Non sveliamo altro!!!!!!

 

 

Dito sempre in bocca?

Non preoccupatevi: non siete né i primi, né gli ultimi genitori alle prese con un figlio con il dito perennemente in bocca. E’ giusto però che ad un certo punto decidiate che questa abitudine sta  diventando eccessiva e rischia di rovinare la struttura dei denti del vostro bambino. Come fare per toglierlo definitivamente? Come diciamo sempre non esiste una soluzione magica che vada bene per tutti i bambini , ma si possono fare diversi tentativi per provare a superare il problema. Abbiamo notato che mettere sul ditino peperoncino o altri gusti o odori fastidiosi non porta a molto, se non far arrabbiare il bambino che si sente preso in giro dall’adulto. Anche le spiegazioni razionali non funzionano molto perchè i bambini sono troppo piccoli e sono troppo legati al gesto di succhiare il dito in quanto rappresenta una coccola per loro, un’abitudine che rassicura e contiene le ansie. Provate a spostare la necessità di contenimento con l’utilizzo di un peluche, una bambola o un nuovo giochino al quale il bambino possa affezionarsi. Inventate una storia che parla di un bambino tanto legato al suo ditino che non riusciva a fare a meno di ciucciarlo in ogni situazione e che poi con l’aiuto di una fatina o di un nanetto del bosco impara a non usarlo più. Attraverso le fiabe i bambini si immedesimano nel protagonista e colgono molti aspetti che li riguardano senza però coinvolgersi troppo emotivamente. Anche la lettura dei libri può essere un valido aiuto per superare alcuni “inspiegabili attaccamenti” , ad esempio “Anna e il dito in bocca”, “La principessa con il dito in bocca”…Vedrete poi che con il tempo il bambino crescerà e non avrà più la stessa necessità di trovare un contenimento, ma sposterà l’interesse su molte altre cose (socializzazione, giochi, libri, disegni…).

“Mamma quante storie!”

libroMammeCheFatica vuole parlarvi oggi di un libro speciale perché nato da un’idea di un bravissimo pediatra romano che ha trovato una strategia vincente per far relazionare genitori di ogni etnia nel suo ambulatorio di periferia. da più di sette anni Andrea (così si fa chiamare dai suoi pazienti) organizza la “giornata delle favole una volta al mese” nel suo studio medico invitando mamme di ogni paese a  raccontare la fiaba della loro infanzia. Ecco a voi i libro di Andrea Satta, “Mamma quante storie! Favole in ambulatorio, in treno e in piazza” Ed. Treccani.  Illustrazioni di Fabio Magnasciutti e Sergio Staino.

A MammeCheFatica piace perchè: le favole sono un elemento fortemente caratterizzante la cultura e le radici di ogni uomo e donna, sono inoltre uno strumento utile per far dialogare persone molto sole e diverse perché attraverso di loro si torna tutti un po’ bambini.

Lo consigliamo perché: la narrazione e l’ascolto hanno un valore fortemente terapeutico, sia per i bambini, sia per i grandi. Inoltre l’incontro di persone provenienti da paesi molto lontani e diversi fra loro al giorno d’oggi ha un significato simbolico importante che secondo noi va valorizzato e promosso in ogni ambiente.

A volte le storie crescono sui muri…

libro "Il giardino in tasca"MammeCheFatica è lieta di presentare la prima collana di fiabe illustrate da street artists: StreetAland! L’arte di strada così creativa, originale e colorata ora desidera farsi conoscere dai bambini attraverso delle fiabi dolci e sognanti. Il primo volume “Il giardino in tasca”, una favola sull’amicizia scritta da Luca Indemini e illustrata da Ale Puro  (Espressione Editore Torino, 32 pagg,14,90€).

Di cosa parla? Il protagonista è Giacomino che insegna alla sua amica Nina come distrarsi dalla noia: tirare fuori un giardino magico dalla tasca e…

A MammeCheFatica piace perchè: permette anche ai grandi che la raccontano di volare sulle ali della fantasia, tonando un pò piccini.

La tiratura è volutamente limitata e le prime 500 copie (da prenotare esclusivamente su www.giovanigenitori.it) sono autografate dall’artista!

Happy B-day KIM!

torta KIMIeri MammeCheFatica ha avuto il piacere di festeggiare il primo compleanno di Kidzinmind con tutto lo staff al completo e con gli amici di Giunti Kids (Topo Tip), Privalia, Swinging Mom, Cellular Magazine e Mycutesewing.it. E’ stato emozionante poter condividere con tutte le persone coinvolte lo sviluppo di questo bel progetto educativo dedicato ai bambini! Se la App ha ricevuto il Platinum Award dal Best Mobile App Award ed è stata scelta come parco giochi digitale di qualità da più di 60.000 genitori in tutto il mondo, non sarà certo un caso!!? Come abbiamo già sostenuto, infatti, la possibilità di usare i tool del parental control sono ciò che veramente distingue Kidzinmind da ogni altra App per bambini, oltre al fatto di non avere pubblicità, nè link o immagini/linguaggi non adeguati all’età.

Ci hanno anche segnalato delle interessanti novità da scaricare per questa calda estate: una app che insegna a lavarsi i dentini divertendosi, un’altra che insegna i numeri, o le lettere in inglese, la fiaba di Rapunzel, ma anche l’ “allegro fotografo” (originale e creativa, davvero!). KIM

Ma in arrivo dopo l’estate anche altre divertentissime novità…stay tuned!

p.s. Complimenti anche a Sweet Mama per la deliziosa torta!!!!

Il piacere di leggere!

Mammechefatica invita le mamme e i papà a leggere e raccontare fiabe e filastrocche anche quando i bambini sono piccoli. E’ importante infatti imparare a coltivare il gusto e il piacere della lettura fin da piccoli. Anche il solo gesto dello ‘sfogliare’ può essere significativo per un bambino, poichè viene catturato dalle immagini e dai colori. Un libro è un utile strumento di comunicazione, relazione e concentrazione. Da un libro letto ad alta voce, si possono imparare parole e suoni nuovi. Vi consigliamo di leggere libri con storie semplici, adatte all’età del piccolo, cambiando spesso il tono della voce. Ai bambini piacciono i contrasti, le vocine piangenti e capricciose e quelle arrabbiate… e sono un ottimo espediente per ottenere un minuto prezioso di concentrazione in più!

Buona lettura!