Figura materna H24…

 

 

 

L’emergenza sociosanitaria prima e ora la fase due sta lasciando sole da troppo tempo ormai famiglie di ogni tipo ma in particolare tutto cio’ ricade – nella maggior parte dei casi- sulla figura materna che tra mille fatiche e contraddizioni cerca di sopravvivere tra smartworking, gestione dei figli e organizzazione della quotidianità senza ovviamente poter contare sulle strutture educative (già, la didattica a distanza, con tutto rispetto, seppur di qualche ora tutti i giorni non potrà mai sostituire il tempo vissuto a scuola o in asilo). Chi si preoccupa di sostenere le figure genitoriali che a loro volta devono sostenere i piccoli? Come fare a sostenere il peso di questa situazione? Come poter continuare a proteggere i bambini senza far assorbire loro le nostre tensioni o sensi di colpa per non aver giocato abbastanza? Capiamo perfettamente la situazione e tutto ciò che non è forse visibile (ancora) agli occhi del governo: un po’ di spazio per i bambini e la ripresa dei servizi educativi potrebbe dare anche un possibile respiro alle mamme e ai genitori che da più di tre mesi ormai si prendono cura H24 dei loro figli.

 

Cosa dire ai piccoli se si torna all’asilo o meno…

 

Le domande più frequenti che ci state porgendo in questi ultimi giorni crediamo possano essere utili ai genitori che hanno bambini che appartengono alla fascia 0-6 della prima infanzia. Cosa dobbiamo dire quindi ai bambini che ci chiedono quando riapre l’asilo? Quando rivedrò le mie educatrici o maestre? Quando potrò giocare con i miei compagni? Ma soprattutto cosa rispondere ai piccoli che ci chiedono se il Coronavirus e’ ancora in asilo?!

  • Sicuramente è importante offrire risposte chiare e sincere 
  • occorre spiegare che tutti noi non vediamo l’ora di tornare a scuola e in ufficio ma se non è ancora possibile è per proteggere la salute di tutti noi
  • probabilmente il Coronavirus è ancora in asilo magari nascosto tra i vari giochi e quindi è importante un’accurata pulizia prima di potervi tornare
  • nell’attesa di sapere se e quando sarà possibile tornare perché non preparare un disegno per tutta la classe? Oppure uno personalizzato per ogni compagno?
  • spiegare ai bambini come stanno le cose non significa identificare la mamma o il papà come cattivi perché ci pongono dei limiti ok? questo punto è fondamentale per attivare un dialogo e un rapporto autentico fin da piccoli
  • evitate di dire ‘ci vuole pazienza’ perché è un termine poco apprezzato dai bambini, e dopo quasi tre mesi di lockdown la pazienza è giusto che non ci sia più!
  • valorizzate le loro aspettative: “vorresti tornare? Ah sì e come ti immagini la maestra con la mascherina, avanti raccontami sono curiosa!?'”

Prepariamo i piccoli, avanti!

 

Prepariamoci a preparare. Già perché come abbiamo ripetuto più volte, occorre prepararsi tutti al possibile ritorno tra asilo,scuole dell’infanzia o centri estivi. I bambini devono prepararsi, ma anche gli adulti: come genitori e come educatori i quali avranno delle responsabilità elevate, perché questo giro il fattore sicurezza dovrà essere messo al primo posto, attorno al quale ruoterà l’atmosfera educativa. Quindi si tratterà di una vera catena di passaggi: i genitori che mandano i piccoli, le strutture che accolgono, sanificano, e cercheranno di lavorare (contenendo al meglio le ansie..questa sarà la grande sfida che ci tocca). Si, siamo pronti, con il cuore che batte, le regole da seguire, gli spunti da prendere dagli altri paesi, una nuova metodologia, ma soprattutto con la capacità di non far pesare questa situazione ai bambini. Perché anche loro hanno delle aspettative nel tornare a giocare. Quindi dovremo essere più creativi e flessibili di prima. Due caratteristiche fondamentali per chi si occupa di educazione!. Educare tra l’altro significa anche ‘sapersi aprire al nuovo’ quindi crediamo possa essere l’occasione giusta per dimostrarlo.

Avanti bambini arriviamo!

Care Mamme, un Augurio

Un Augurio a tutte le Mamme! Non ci piacciono molto le ‘feste comandate’, né tantomeno quelle di stampo commerciale, ma quest’ anno il 10 maggio assume un significato particolare poiché sono state ancora una volta le donne e le mamme a lavorare sodo cercando di organizzare una routine in questo lungo periodo di lockdown tra smartworking e gestione dei figli, senza dimenticare la gestione della casa e tutto il resto. Quindi concedetevi un po’ di riposo, se vi è possibile, e perché no, anche una buona torta! Di solito il dono più gradito alle Mamme è un po’ di silenzio e un po’ di tempo, quel dolce far niente che rigenera come insegnavano gli antichi.

Di seguito vi lasciamo la ricetta della nostra cara cugina Aurora che da tempo ci propone dolci che potete fare anche con i bambini!

Oggi torta cioccolato & pere! Un classico che non si smentisce mai!

Ingredienti: 150 gr cioccolato fondente, 1 cucchiaio cacao amaro, 200gr zucchero, 100gr burro morbido, 70gr fecola patate, 1 yogurt da 120gr,80gr latte, 3 uova, 1 bustina lievito per dolci, 1 bustina vanillina,zucchero a velo

Fate mettere ai bambini nel boccale del Bimby o del frullatore prima il cioccolato a pezzetti (no,non mangiatelo che occorre per la torta) il cacao in polvere e il burro,le uova,lo yogurt e la vanillina. Aggiungere le farine. Infine il lievito per dolci. Nel frattempo fate accendere il forno ad un adulto e fatevi aiutare a sbucciare le pere a pezzetti. Mescolate bene tutto e mettete nella tortiera. Cuocere a forno ben caldo 160-170 gr per 40 Min.Ora potete finalmente pulire ben bene con il cucchiaio di legno il boccale per la gioia di tutti i bambini golosi ma non scappate via subito perché c’è da riordinare ok?!Il piano di lavoro deve tornare pulito e splendente come l’avete trovato!

Buona torta! Lasciate una fetta per noi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si riparte? Come?

Segnali di ripresa che ci fanno ben sperare ma attenzione a non trascurare il discorso sicurezza attorno al quale deve girare tutto il resto. Se le scuole dell’infanzia e gli asili nido dovessero riaprire occorre necessariamente pensare in modo pratico e funzionale a come potrebbe svolgersi la vita quotidiana con i bambini piccoli. In questa fase di incertezza è importante pensare di avere regole e limiti chiari entro i quali muoversi e far muovere di conseguenza i piccoli, non potendo dimenticare il senso di responsabilità che deve sempre essere al primo posto. Ahimè prima del valore del gioco e di tutto il resto!. Chi lavora in questo campo è dotato di coraggio e di ottimismo ma non bastano come ingredienti ad infondere quel senso di sicurezza e fiducia che i genitori e i bambini vanno cercando. Occorre ripensare ad un nuovo modo di giocare ed educare in grado di conciliarsi con questa situazione. Deve essere un’occasione unica per portare dei cambiamenti anche nelle prospettive educative e fare spazio a nuovi modi di essere e di fare. Non solo con i bambini ma anche nell’alleanza insegnanti-genitori. Che dite siamo pronti?!