Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo

Il 2 Aprile si celebra la giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo. Anche questo appuntamento è un pretesto e un’occasione per parlare e spiegare senza timori, né pregiudizi che cos’è questa sindrome e come conviverci ascoltando le storie degli altri, prendendo spunto, annotando iniziative e idee illuminanti da fare nelle proprie realtà educative. Questa data simbolica deve essere un modo per entrare nelle case di tutta la Comunità, non solo delle famiglie strettamente interessate. Crediamo sia questo l’obiettivo e la sfida principale: provare a coinvolgere anche chi si ritiene lontano anni luce dalla tematica. Provare a chiedergli: “Come faresti se fossi al mio posto? Come ti sentiresti?”.  E poi dare spazio a chi si occupa di Autismo quotidianamente sul campo con i bambini e i ragazzi: investire su una formazione continua in grado di strutturare la moltitudine di Associazioni e Cooperative che si occupano da anni di portare avanti un lavoro di rete e relazioni sui vari territori. Tra le tante citiamo Fabula Onlus, che abbiamo visto crescere e ampliarsi in questi lunghi anni per diventare un punto di riferimento concreto per Milano e la Lombardia. Se dovessimo consigliare un libro speciale infine non potremmo non citare il mitico “il pentolino di Antonino” di I.Carrier (psicologa) di Kyte Edizione, che con una storia semplice pensata per i bambini spiega un qualcosa che così semplice non è mai: saper accettare, saper accogliere e saper valorizzare. Davvero una bella storia che non ci stanchiamo mai di leggere negli anni alle formazioni che svolgiamo. Se avete piacere, leggetelo e poi ci direte.

AAA cercasi creatività

genitori che giocanoLavorando con i bambini da anni ormai, noi di MammeCheFatica sappiamo bene quale sia l’ingrediente più importante per stare bene insieme: la creatività. Senza di essa non riusciremmo a divertirci con loro, giocare sulle ali della fantasia, proporre nuovi stimoli..

Anche gli adulti più razionali e logici, scavando nei loro ricordi infantili, potranno trovare idee, sogni, emozioni da trasmettere ai bambini. Perchè in fondo, se ascoltiamo la nostra parte bambina e tralasciamo i pregiudizi e le rigidità del mondo adulto, tutti possiamo giocare in sintonia con i piccoli. Quindi, Mamma & Papà, scatenate il vostro entusiasmo, le vostre magie, proponete, informatevi (su Internet si trova veramente di tutto!) e “state sul pezzo” (come vi diranno una volta cresciuti i vostri figli). Vedrete che, anche se il tempo a disposizione per stare insieme è poco, riuscirete a creare un buon legame affettivo. Buon divertimento!

Un baby-sitter maschio…

 

A partire dalla novità del fortunato programma tv SOS Tata, MammeCheFatica si pone la domanda sulla possibilità di assumere un baby-sitter di sesso maschile. Riteniamo che sia essenziale evitare ogni tipo di pregiudizio e stereotipo di genere, ma piuttosto concentrarsi sulla sua persona. E’ un bravo ragazzo? Ci ispira fiducia? Ha altre esperienze? Come si comporta col mio bambino? Ha passione in quello che fa? Le stesse identiche domande che ci porremmo in presenza di una ragazza o di una signora. Spesso inoltre un ragazzo è più energico, sportivo e “fisico” di una donna e con bambini dagli 8 anni in su può rappresentare una figura molto importante in cui rispecchiarsi. Non ha un ruolo paterno, ma non è neanche un amico/coetaneo, dunque ricopre un ruolo adulto, ma non troppo autorevole come può essere un padre. Appoggiamo quindi totalmente tutti i ragazzi che si propongono per fare con passione i “tati” o gli educatori: siete delle figure preziosissime! E voi, Mamme e Papà, cosa ne pensate?

25 Novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

 

Anche MammeCheFatica celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, con  o senza figli, donne che subiscono abusi, maltrattementi, molestie, violenze psicologiche e fisiche. E’ inconcepibile che ancora nel 2012 nel mondo venga uccisa una donna ogni ora. Per non parlare delle vittime di stupri, di stalking e via dicendo.. Nella maggioranza dei casi poi, il killer è un marito o un fidanzato.

E’ importante fin dall’infanzia prevenire questa barbarie promuovendo una cultura di parità sessuale, uguaglianza, libertà, combattendo pregiudizi e stereotipi maschili che permettono una diffusione ancora così importante della violenza sulle donne.

Donne e uomini, uniamoci nella lotta contro queste ingiustizie.