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Mutismo selettivo: di cosa si tratta?

Pubblicato il lunedì, 30 ottobre, 2017 da mammechefatica
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Il mutismo selettivo (o elettivo) è un disturbo d’ansia che talvolta si sviluppa nei bambini che hanno una buona capacità linguistica, ma che non riescono a parlare in alcune situazioni sociali specifiche, come a scuola, ad esempio. I bambini, infatti, pur volendo parlare, non riescono perché bloccati da ansie e paure che nemmeno loro riescono a capire. In genere la diagnosi si fa dopo sei mesi continuativi di impossibilità a parlare in alcuni specifici contesti.

Da cosa dipende questa condizione? Da un disagio emotivo molto forte che necessita un intervento “di squadra” a scuola e a casa.

Cosa possono le maestre? Sicuramente non avere come primo obiettivo quello di far parlare il bambino, ma dargli tempo perchè possa sentirsi a suo agio in una situazione il più possibile distesa e familiare. Se il bambino sente l’ansia degli adulti la paura di deludere le loro aspettative non fa altro che aumentare il disagio e quindi il sintomo. Qualora il bambino dovesse parlare è importante fare finta di niente, non reagire come fosse una gran novità. Inoltre si possono mettere in atto delle strategie educative per favorire la comunicazione non verbale (uso di gesti e simboli) e per lavorare sul movimento e la corporeità per rinforzare l’autostima.

Cosa possono fare i genitori? Senz’altro provare a capire da cosa derivi l’ansia del figlio parlandone in modo empatico e sensibile, rinforzarlo e rassicurarlo, ma anche rivolgersi ad uno psicologo infantile che possa aiutare il bambino da un punto di vista professionale. I tempi per risolvere queste difficoltà possono essere lunghi, ma è necessario avere pazienza e fiducia nel bambino e nelle sue risorse. Come sempre prima si interviene, meglio è!

Siamo a disposizione per ulteriori suggerimenti a riguardo.

Pubblicato in Senza categoria | Contrassegnato adulti, aiuto, autostima, casa, comunicare, educativi, educatrici, elettivo, famiglia, genitori, gesti, insegnanti, linguaggio, maestre, mutismo, psicologo, scuola, selettivo, sostegno, strategie | Lascia una risposta

Chi è e cosa fa uno psicologo con i bambini? (Parte seconda)

Pubblicato il giovedì, 13 ottobre, 2016 da mammechefatica
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bambino-problemiNell’ultimo post abbiamo provato a rispondere ad alcuni quesiti che le persone che non conoscono l’ambito psicologico normalmente si pongono circa questo lavoro, soprattutto con i bambini. Riprendiamo da un punto centrale: Che ruolo hanno i genitori? I genitori sono i migliori alleati in un percorso psicologico, prima di tutto perché conoscono meglio di chiunque altro il loro figlio e poi perché possono aiutare concretamente il lavoro del professionista per capire da cosa derivi il malessere del piccolo. A che età si può iniziare a frequentare lo studio di uno psicologo? non c’è una regola: più i bambini sono piccoli (anche uno/due anni), più si coinvolgono in stanza i genitori facendo dei percorsi in coppia (solo la madre, una volta con la madre, una volta con il padre o con tutta la famiglia). Si traumatizzano i bambini ad andare dallo psicologo? Assolutamente no! Spesso lo psicologo si presenta come un dottore, ma che non fa punture, né somministra medicine, semplicemente vuole capire come stanno i bambini dentro di loro attraverso attività piacevoli (il gioco, il disegno..) perché possa essere sereno e tranquillo a casa, a scuola e con gli amici. Che problematiche si possono risolvere chiedendo aiuto? essendo noi tutti diversi, non esiste un decalogo delle difficoltà che si possono curare, ma, senz’altro possiamo dirvi che più spesso le problematiche che noi rileviamo maggiormente sono legate al cibo, al sonno, alla separazione, ai disturbi di apprendimento, relazionali, di ansia, di rabbia o tristezza. L’importante è capire che tutti nella loro vita possono affrontare momenti più difficili nella crescita dei figli: non si tratta né di essere cattivi genitori, né di avere dei figli “matti”.

Se non siamo state abbastanza chiare e volete ulteriori chiarimenti, scriveteci, come sempre, a info@mammechefatica.it !

Pubblicato in fatica, mamme | Contrassegnato Benessere, cattivo, crescita, dottore, figli, genitori, madri, malessere, matto, padri, pazzo, problemi, professionista, psicologo | Lascia una risposta

Chi è e cosa fa uno psicologo con i bambini? (parte prima)

Pubblicato il mercoledì, 12 ottobre, 2016 da mammechefatica
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psicologoSul tema della psicologia ci sono tante idee o pregiudizi spesso erronei che creano un alone di confusione tra i non addetti ai lavori. Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Chi è uno psicologo? Uno psicologo è una persona laureata, che ha superato un esame di Stato ed è iscritta ad un Ordine regionale (a questo proposito suggeriamo di verificare la sua reale possibilità di esercitare la professione sul sito dell’Ordine controllando se risulta iscritta). Il professionista potrebbe essere ulteriormente specializzato con il diploma di Psicoterapia (altri 4 anni e relativi anni di tirocinio) o Master di diverso tipo. A questo punto vi chiederete: cosa fa uno psicologo con i bambini? Può fare una valutazione psicodiagnostica che altro non è che un’osservazione di come sta il bambino in quel momento attraverso il gioco, il colloquio, dei test, dei disegni e naturalmente dei colloqui con i genitori. Successivamente, se si ritiene opportuno, ci può essere un’indicazione di psicoterapia (incontri generalmente settimanali di 45 minuti ciascuno che hanno lo scopo di risolvere alcune difficoltà e problematiche rilevate). Domani continuiamo con le altre domande e risposte.. continuate a seguirci!!

Pubblicato in fatica, mamme | Contrassegnato bambino, difficoltà, disagio, dottore, figli, genitori, infantile, malessere, matto, ordine, porfessioista, pregiudizi, problemi, psicologo, psicoterapia | Lascia una risposta

Cosa fare se in vacanza i bambini non mangiano più?

Pubblicato il mercoledì, 19 agosto, 2015 da mammechefatica
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bambino che non mangiaTalvolta capita che i bambini, sebbene rilassati in vacanza, mangino molto meno del solito. Perchè succede? Come sempre in queste situazioni non c’è una risposta univoca. Spesso capita perchè i bambini, soprattutto i più piccoli, sono disorientati dal cambiamento di luogo, provano una certa ansia perchè hanno cambiato temporaneamente casa e anche ritmi. Inoltre se siete in viaggio in un posto straniero è possibile che le abitudini alimentari non coincidano con le nostre. L’importante è non dare troppa attenzione alla cosa, non insistere perchè mangi tanto e non punirlo. Senza farvi accorgere, naturalmente, osservate l’evoluzione della situazione e vedrete che nella maggior parte dei casi si tratta di un disagio passeggero. Qualora, invece, vi accorgeste che il momento dei pasti sta diventando sempre più faticoso, riflettete sulla possibilità di far intervenire uno psicologo infantile per far luce su quello che sta succedendo al vostro bambino. L’alimentazione è uno dei segnali d’allarme più importanti che i bambini lanciano ai genitori, è importante accorgersene e intervenire il prima possibile per superare i momenti d’impasse.

Pubblicato in come fare a | Contrassegnato allarme, cibo, digiuno, disagio, estate, malessere, mangiare, psicologo, rilassati, sofferenze, temporaneo, vacanza | Lascia una risposta

Psicologia e bambini

Pubblicato il venerdì, 5 dicembre, 2014 da mammechefatica
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psicologoPerchè dovrei portare mio figlio dallo psicologo? Cosa fa con lui? Che miglioramenti si possono ottenere?

Molti genitori sono spaventati dall’idea di rivolgersi ad un professionista per superare le difficolà del proprio figlio. Pensano infatti che “solo i matti” possano essere curati dagli psicologi. Funziona davvero così? No, si va dallo psicologo per affrontare dei problemi (più o meno grandi) che in qualche modo ostacolono la crescita del bambino.

Quali sono le modalità? Ogni clinico ha il suo metodo e il suo orientamento, ma, in genere, prima di dare delle indicazioni terapeutiche è necessario fare 2/3 colloqui con i genitori, che sono coloro che conoscono al meglio il loro bambino. Qualora i genitori fossero separati è anche possibile fissare degli incontri divisi per evitare eventuali conflitti e dissapori, l’importante è dare entrambi il consenso per far vedere il bambino. Con lui lo psicologo farà giochi, disegni e test in un clima disteso e non giudicante.

Per quanto tempo ci dovrà andare? Dipende dalla problematica e dai sintomi, non è possibile prevederlo in anticipo, ogni bambino poi ha i suoi tempi personali.

Funziona anche con i bambini? Assolutamente sì, come con gli adulti. L’unica cosa da avere bene in mente è che ci vuole tempo e pazienza, non si tratta di prendere una medicina che fa sparire tutto in pochi giorni. Se noi di MammeCheFatica abbiamo deciso di intraprendere questa professione è perchè ci crediamo davvero. E funziona. Anche con i genitori!

Per info: Dott.ssa Sara Bruzzone info@mammechefatica.it

Pubblicato in fatica | Contrassegnato bambini, cura, disegni, genitori, giochi, paura, psicologo, separati, test | 2 Risposte

Sportello d’ascolto psicologico in Farmacia aperto a tutti

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Sportello d'ascolto psicologico in farmaciaMammeCheFatica offre un servizio di ascolto psicologico in Farmacia a prezzi calmierati rivolto a tutti i genitori che desiderano discutere con una professionista delle difficoltà nella crescita dei propri figli, ma anche dei problemi di coppia o difficoltà personali dell’umore, del sonno, dell’alimentazione..

I colloqui, di 45 minuti circa ciascuno, si svolgono in un luogo serio, accogliente e riservato su appuntamento.

La Dott.ssa Sara Bruzzone riceve ogni venerdì mattina presso la Farmacia Borasi previa prenotazione al numero: 329/8820535.

Contrassegnato accogliente, ascolto, Borasi, condivisione difficoltà, Corso di Porta Romana, difficoltà, Dott, farmacia, Milano, prezzi calmierati, problemi, psicologico, psicologo, Sara Bruzzone, servizio, sportello | Lascia una risposta

La psicologa in Farmacia

Pubblicato il venerdì, 29 agosto, 2014 da mammechefatica
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Sportello d'ascolto psicologico in farmaciaDa Settembre 2014 MammeCheFatica propone grandi novità..la prima che iniziamo a svelare è la presenza della Psicologa in farmacia.

In cosa consiste questo servizio? Si tratta di uno sportello d’ascolto psicologico a prezzi contenuti a cui tutti possono accedere su appuntamento.

La Farmacia riserva uno spazio accogliente e riservato perchè il cliente possa ricevere una consulenza ad hoc e breve. Ogni colloquio dura circa 45 minut. Viene garantito il segreto professionale.

Di cosa si può parlare con la professionista? Delle difficoltà nella crescita dei vostri figli, ma anche di problemi di coppia, disturbi d’ansia, depressione, difficoltà alimentari, del sonno ecc..senza il timore di essere giudicati. Ognuno nel corso della propria vita va incontro a degli ostacoli, più o meno faticosi che può affrontare insieme ad una persona accogliente e competente.

Per info e prenotazioni: Dott.ssa Sara Bruzzone, Psicologa clinica 329/8820535

Ogni Venerdì mattina c/o la Farmacia Borasi, C.so di Porta Romana, 68 a Milano

Ogni Mercoledì mattina c/o la Farmacia Santa Giulia, Via Bonfadini, 87 a Milano

Pubblicato in fatica, incontri, mamme | Contrassegnato aiuto, ascolto, bisogno, Bruzzone, Corso di Porta Romana, difficoltà, farmacia, Farmacia Borasi, Farmacia Santa Giulia, Milano, prezzi contenuti, problemi, psicologo, Rogoredo, Sara, sportello | Lascia una risposta

La consultazione psicologica

Pubblicato il mercoledì, 30 gennaio, 2013 da mammechefatica
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Come funziona? Ogni professionista segue il suo orientamento.. possiamo dire che noi appoggiamo il seguente, in linea con il filone psicodinamico. Al primo colloquio si presentano  mamma e papà per capire i termini del problema da affrontare e per raccogliere l’anamnesi (la storia personale e medica del bambino). Questo è il primo fondamentale passo per aiutare il proprio figlio. Poi lo psicologo può valutare, a seconda delle situazioni e dell’età del bambino, se coinvolgere subito il bambino, fare altri colloqui con i genitori o fare delle sedute madre-bambino. Durante gli incontri con il bambino si osserva il gioco libero (dalla casetta delle bambole, ai soldatini, dai puzzle ai giochi di società) e si propongono dei disegni di vario tipo per valutare lo stato di benessere del piccolo. Al termine della valutazione (non c’è una durata standard, ma, in genere, meno di tre/quattro incontri è inutile per conoscere approssimativamente qualcuno) lo psicologo reincontra i genitori per fare una restituzione degli incontri effettuati, una discussione e una proposta su come procedere.

Perchè coinvolgere i genitori? Per almeno due motivi:

-il genitore è colui che conosce meglio di chiunque altro il bambino (e dunque può dare delle informazioni importanti sulla sua nascita, crescita ecc)

-il genitore è la persona più importante per il figlio stesso ed è colui che, accompagnato da un professionista, può davvero influenzare positivamente la crescita del bambino.

Pubblicato in Uncategorized | Contrassegnato colloquio, consultazione psicologica, durata, figlio, genitori, osservazione, psicologo | Lascia una risposta

Uno spazio (mentale) per i genitori…

Pubblicato il martedì, 29 gennaio, 2013 da mammechefatica
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Tornando al post di ieri, Mammechefatica vuole citare una frase del libro di A.Marcoli, ‘La rabbia delle mamme – perdersi per ritrovarsi (ed. Mondadori)’ che dice: “Offrire uno spazio ai genitori che consente loro di condividere la propria sofferenza ma al contempo uno spazio per un’immagine alternativa del figlio che non escluda i loro vissuti, pone in atto dei meccanismi di cambiamento che consentono loro di mettere in gioco le loro risorse”.

Questo per evidenziare ancora una volta che a crescere non sono solo i figli, con le loro fasi evolutive, dai capricci alle trasgressioni ma crescono nel contempo anche i genitori, cambiando inevitabilmente la loro visione del mondo e il loro sguardo sulle cose.

Talvolta un confronto e un colloquio con un professionista (psicologo, psicoterapeuta,pedagogista, logopedista..) può essere un motivo significativo di crescita e di cambiamento dal punto di vista relazionale.

 

 

Pubblicato in mamme | Contrassegnato A. Marcoli, confronto, dialogo, logopedista, pedagogista, psicologo, psicoterapeuta, sguardo, spazio genitori, spazio mentale, visione mondo | 2 Risposte

Ho un problema con il mio bambino. Perchè andare dallo psicologo?

Pubblicato il lunedì, 28 gennaio, 2013 da mammechefatica
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Ci sono dei momenti critici nella crescita di ogni bambino che possono rappresentare per la famiglia intera un ostacolo difficile da superare. Esempi tipici sono: i primi distacchi, la nascita di un fratellino, l’inserimento a scuola, difficoltà con il sonno o con l’alimentazione, ma anche la depressione post-partum o la separazione fra i genitori. In queste situazioni i genitori non sanno più come agire, sono preoccupati, hanno dubbi e ansie (comprensibilissimi!). Ricordiamoci che spesso i bambini per poter fare un passo in avanti devono prima farne due indietro per prendere la rincorsa.

Chiedere aiuto ad un professionista per un sostegno psicologico spesso allevia in fretta le tensioni e fa vedere le difficoltà da un altro punto di vista. Il sostegno è  un intervento caratterizzato da una certa brevità rispetto ad una terapia e da un’iniziale consultazione che coinvolge in primis entrambi i genitori (è molto importante che nei primi colloqui siano presenti entrambi per poter esprimere il loro pensiero spesso molto diversi). E’ esenziale sfatare lo stereotipo dello “strizza cervelli” da cui andare solo se sei “matto”. Lo psicologo  può essere interpellato anche per problemi transitori, non gravi, nè eccessivamenti preoccupanti.

p.s. Per trovare il professionista a voi più adeguato cercatelo nell’elenco che trovate sul portale dell’ Ordine degli Psicologi della vostra regione (in questo modo eviterete di incorrere in falsi operatori!).

Pubblicato in fatica | Contrassegnato aiuto, bambini, famiglia, figlio, genitori, malessere, ordine, problema, professionista, psicologo, strizza cervelli, terapia | 2 Risposte

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