Come spiegare la morte e la perdita ai bambini

In questo lungo e faticoso periodo storico post Covd uno degli argomenti più richiesti è stato ed è tutt’ora quello riguardante il concetto della perdita e della morte di una persona cara. Come spiegare tutto questo ad un bambino piccolo? Aspetto che mi faccia la domanda e intanto passa il tempo oppure glielo dico? E se poi soffre di più? Questi e altre ancora sono gli interrogativi più ricorrenti. Premesso che trattare questo argomento non è mai semplice, perché comunque porta anche l’adulto su un piano di sofferenza e di dolore, crediamo sia fondamentale spiegare e raccontare al bambino a seconda della sua età con l’intento di dire sempre la verità senza dover nascondere la realtà circostante offrendo nel contempo un forte sentimento protettivo. Nella pratica suggeriamo di:

  • parlarne insieme in un tono sempre tranquillo
  •  accogliere tutte le domande anche le più strane e misteriose
  • leggere insieme un libro che tratta questo argomento
  • spiegare che si tratta di un evento universale che ci riguarda tutti in quanto esseri umani
  • non vergognarsi di piangere o manifestare tristezza
  • salutare la persona cara in foto o al cimitero  e parlarle talvolta è un modo per sentirla sempre vicino
  • rassicurare e offrire protezione nei gesti e nella quotidianità nonostante la situazione
  • mettere in conto un periodo un po’ più difficile ed emotivamente complesso per tutti, piccoli e grandi necessario e fondamentale per elaborare il lutto

Bentornati Bambini si ricomincia!

Bentornati a tutti i bambini, i genitori e le educatrici e insegnanti che da domani ricominciano la quotidianità a scuola dopo le festività natalizie. Mettete sempre in conto che dopo qualche giorno di vacanza (anche se trascorsi in casa per i bambini è sempre una piacevole occasione per stare con voi) potrebbero avere un po’ di malinconia nella fase del distacco mattutino. Ma con un atteggiamento sicuro verso il piccolo da parte vostra e dell’adulto che lo accoglie si risolve facilmente dato che si tratta di un ritorno verso un ambiente già conosciuto ed esplorato. Importante però: mai negare la difficoltà del piccolo piuttosto aiutarlo a superarla insieme anche nei giorni a venire. Tentiamo anche un Bentornati ai ragazzi delle Superiori che torneranno a scaglioni in presenza al 50%. Ci auguriamo possano tornare a pieno ritmo perché è davvero imbarazzante non trovare altre soluzioni e lasciarli a casa, senza considerare tutte le conseguenze da un punto di vista sociale e relazionale (senza tralasciare l’aspetto pratico dell’organizzazione e la gestione della quotidianità a casa con stanze e schermi da condividere). Speriamo che l’anno possa davvero iniziare al meglio (nonostante la situazione) per tutti, nessuno escluso. Un pensiero va anche ai piccoli che quest’anno per vari motivi non partecipano alla vita del nido o della scuola dell’infanzia: cercate di favorire e promuovere in un contesto sicuro una continua socialità con altri pari per offrire loro occasioni di gioco e scambio di esperienze sempre fondamentali per crescere.

Paura del water nei bambini: come affrontarla

La Paura del water nei piccoli è uno dei post più cliccati da anni. E dato che il tempo passa, ma le domande restano, torniamo volentieri sull’argomento. Di seguito qualche suggerimento:

  • prendetevi il giusto tempo per proporre il passaggio pannolino-water. Non date retta ai consigli degli altri, ma sintonizzatevi sulle esigenze specifiche del vostro bambino
  • ognuno ha i suoi tempi e i suoi ritmi e vanno capiti e rispettati
  • cercate di incuriosire e coinvolgere il bambino verso la zona bagno (anche la pulizia del water stesso è un ottimo strumento per prendere confidenza!)
  • fate portare in bagno qualche gioco per fare in modo che il bambino possa invitare loro sul water e incoraggiarli a fare pipì o cacca
  • evitate di promettere regali o premi: puntate invece su un maggiore coinvolgimento
  • non stressate troppo il bambino chiedendo se deve andare in bagno. Ai bambini non scappa mai la pipì..nel senso che non ve lo diranno mai, soprattutto all’inizio dell’avventura! 
  • offrite loro la mano e accompagnateli verso il bagno: prendete voi l’iniziativa, senza aspettative
  • lo scopo ultimo è quello di promuovere l’autonomia degli sfinteri mantenendo un atteggiamento il più naturale e disinvolto possibile senza traumi, blocchi e paure
  • Per approfondire l’argomento, ecco il nostro video

Avanti 2021, ti aspettiamo

Avanti 2021, ti aspettiamo! Siamo tutti in attesa di un’annata migliore..e chissà magari anche di riprendere progressivamente a fare piccoli gesti quotidiani che ormai ci sembrano appartenere ad un’altra era, dato che quest’anno abbiamo sconvolto una serie di abitudini e rituali sociali. Auguriamo a tutti, un anno più solido e semplice dove poter raggiungere i propri obiettivi personali e professionali. Auguriamo ai piccoli e agli adolescenti di poter ritrovare la propria dimensione e provare, nonostante tutto, a stare bene e divertirsi. Perchè l’Infanzia e l’Adolescenza capitano una volta sola e sarebbe un peccato far perdere loro queste tappe evolutive fondamentali. Ci aspettiamo di fare un buon lavoro e cercare di continuare ad interrogarci con voi  sui principali dubbi educativi da un punto di vista psicopedagogico, tenendo sempre in considerazione il punto di vista genitoriale e quello educativo svolto quotidianamente sul campo dalle educatrici ed educatori che ci seguono nel tempo con l’intento di costruire sempre relazioni nuove e consolidare quelle già esistenti. Cercheremo di uscire dalla nostra comfort zone e di esporci maggiormente come richiesto con lo scopo di condividere e affrontare le principali fasi di crescita dei bambini per cercare ogni volta di restituire a chi ci ascolta un po’ di consapevolezza e di forza per affrontare le varie sfide educative.  E voi che aspettative avete dal nuovo anno?

 

La magia del Natale? Dipende da noi!

 

Quest’ anno il Natale ha un significato diverso rispetto agli anni scorsi.. ma e’ anche vero che la magia del Natale dipende da noi. Proviamo a valorizzare ciò che abbiamo a disposizione senza dover rimarcare necessariamente ciò che non possiamo fare. Questo atteggiamento costruttivo è fondamentale da offrire ai bambini come dimostrazione del fatto che nonostante tutto si può comunque tentare di stare bene, festeggiare anche stando in casa rispettando le regole per la salute di tutti. Dedichiamoci in questi ultimi giorni alla preparazione e costruiamo con i bambini il senso dell’attesa..Se sono più grandi possono contribuire a preparare ed allestire la tavola o cucinare con voi qualcosa di facile. Scegliete la musica natalizia che più vi ispira e che la giornata abbia inizio!. Preparate una caccia al tesoro, una tombolata versione ridotta o un gioco che possa per un attimo coinvolgere tutta la casa e raggiungere le case di chi è lontano da noi: non importa quanti saremo ma l’atmosfera che riusciremo a creare insieme… sarà un Natale in videochiamata ma pur sempre Natale!  Avanti Grandi applicatevi!

Idee regalo per Natale…

 

Tra una cosa e l’altra Natale si avvicina..e per chi avesse ancora qualche dubbio o vuole fare un regalo ad un bambino può avere qualche spunto! Come sapete privilegiamo sempre i giochi in grado di offrire un valore aggiunto. Quelli che possano valorizzare e stimolare la dimensione creativa per intenderci. Quindi via libera a:

  • cucina e giochi per cucinare imitando i genitori (validi dai 12 mesi circa fino ai 36 mesi e oltre)
  • tenda,tepee per valorizzare l’idea del rifugio, di uno spazio tutto per sé dove sperimentare la propria autonomia
  • giochi di legno a incastro, da impilare, da tirare o infilare e sfilare: tutti utili per migliorare un certo coordinamento
  • Libri: tattili o rigidi per i piccoli, fondamentali per migliorare la concentrazione e libri con didascalie e testi brevi mediante le quali possono memorizzare la storia e imparare a raccontarsela da sé
  • giochi imitativi come quello del dottore o parrucchiere o meccanico
  • trenino legno
  • dido’ per manipolare  (la ricetta casalinga con i coloranti alimentari o il caffè e la cannella può essere una variante handmade sempre molto apprezzata)
  • cestino dei tesori per i bebe’ (seguire la lista precisa dei materiali che consigliava E.Goldschmied sempre valida)
  • bolle di sapone giganti da fare all’aperto
  • puzzle/ Shangaj (anche giganti sono apprezzatissimi) a seconda dell’età: contribuiscono al ragionamento e migliorano la concentrazione
  • ricordate sempre di mettere sotto l’albero il regalo più prezioso (e per questo anche più complesso): il tempo e la cura per i vostri bambini. Raccontate loro tutto questo affinché possano crescere con questo valore aggiunto

Aspettando il Natale..

Quest’ anno sarà un Natale un po’ così..ma la vera sfida sarà quella di cercare -nonostante tutto- di trascorrere delle festività in modo sereno all’insegna della semplicità. Cercando di non far pesare il fatto di non poter fare i cenoni o i pranzi di un anno fa ma concentrandoci tutti su ciò che abbiamo comunque ancora a disposizione. Anche con i bambini e gli adolescenti sarà fondamentale ripetere ma soprattutto far capire attraverso i nostri gesti e il nostro umore che in ogni caso sarà e potrà essere un buon momento di unione e condivisione anche se ci trovasse lontano. Il Natale quest’anno più che mai dovrebbe essere un momento di riflessione e introspezione: su ciò che è successo, su ciò che è cambiato, su chi non c’è più, e su chi lavorerà anche quel giorno come tutti i medici e gli operatori sanitari. Ci pare superfluo in questo momento perdere tempo nel lamentarsi, non sarebbe più costruttivo investire tempo, energie e pensieri da dedicare agli altri? Secondo noi potrebbe essere una buona idea. Ci aiuterebbe a spostare il centro dell’attenzione sui problemi veri e non su quelli più effimeri. Pensiamoci su. 

 

Il Rispetto per le Donne e la figura femminile

Perché non si parli della violenza sulle Donne solo il 25 Novembre di ogni anno, ma vorremmo che fosse pura quotidianità. Il Rispetto per le Donne e la figura femminile in generale va trattato ma soprattutto dimostrato e praticato sempre. Si tratta di un sentimento e di un gesto che va spiegato fin da piccoli per introdurre e modificare un modello culturale ancora troppo pieno di stereotipi e di immagini linguistiche che impongono certe caratteristiche femminili. Ricordiamo che violenza non è solo quella sul piano fisico ma tanto appartiene anche sul piano psicologico e verbale. Ed è proprio questa forma che va combattuta e trattata fin dall’infanzia con tutti i bambini e bambine, per poi passare ai preadolescenti e ai futuri adulti. Molto spesso ancora oggi si evitano certi discorsi anche con i ragazzi/e invece è solo affrontandoli con un atteggiamento serio e fiducioso che possiamo trasmettere loro un possibile modello di amore che poi faranno loro nel tempo. 

Babbo Natale?: arriva anche in epoca Covid..

 

“Ma Babbo Natale arriva anche col Covid?” È la domanda,che come il piccolo Tommaso di 5 anni di Cesano Maderno, si pongono tanti altri pari di tutto il mondo. Sembra una domanda banale e scontata, ma non lo è affatto. Anzi. Ci fa capire quanto sia presente anche nei bambini una sorta di preoccupazione costante che addirittura mette in forse l’arrivo tanto atteso e la magia e l’incanto tra i più belli che si tramanda nel tempo! Rassicurate dunque i bambini su questo punto: Babbo Natale arriva come ogni anno. Puntuale e preciso come ogni notte del 24 Dicembre. Sicuramente starà attento anche lui, e si igienizzera’ le mani prima di entrare in ogni casa..e avrà anche la mascherina. E’ corretto e leale sapersi adattare al momento storico e raccontare loro che anche Babbo Natale è stato avvisato del Covid dai suoi aiutanti folletti nel suo villaggio. Non occorre mentire per proteggere i più piccoli, ma crediamo sia più utile e importante spiegare il giusto per crescere protetti. I vostri bambini vi hanno chiesto qualcosa in merito?

 

Quarantena con i piccoli: come fare

Come gestire al meglio la quarantena con i piccoli è il dilemma che ci state ponendo in questi giorni durante le varie consulenze. Alcuni bambini sono in quarantena preventiva e sappiamo quanto sia faticoso per ogni famiglia riorganizzare la gestione familiare e la nuova quotidianità non potendo uscire. Il tempo quando si sta in casa è scandito in modo più lento e meno frenetico. Cercate di alternare tanti momenti diversificati senza chiedere al piccolo cosa fare ma continuando a proporre in modo concreto: questa modalità educativa aiuta e agevola non solo il bambino ma anche l’adulto implicato nella relazione. 

  • una canzoncina
  • una breve attività sul tappeto (bastano dei tappi e delle ciotolina e il piccolo farà il resto)
  • un’attività seduto al tavolino oppure se piccolo al seggiolone
  • una storia letta ad alta voce
  • tanta musica classica
  • se fattibile anche i giochi e i travasi con l’acqua sono sempre graditi
  • pasta di sale versione basic (senza sale per chi soffre di dermatite atopica) creata con una manciata di farina e qualche goccia d’acqua tiepida. Per i più grandi invece può diventare anche esperienza olfattiva aggiungendo del caffè in polvere o della lavanda essiccata in semi).
  • un disegno con un grande foglio di carta da pacco (pastelli, matite ma anche tempere se concesse in casa!) posto in verticale alla parete o in terra.
  • collage con vecchio catalogo Ikea sempre utile per inventare storie nuove!
  • trascorrere il tempo in casa senza necessità della TV o dei devices può essere una scelta (condivisa o meno) che dal nostro punto di vista psicopedagogico è molto importante: significa privilegiare a contribuire il mondo interno del bambino.