Scuola per 11 mesi all’anno?

 

Carissimi, cosa pensate della proposta di allungare il periodo scolastico dei nostri bambini a 11 mesi all’anno?

Benchè all’inizio possa suonare male (pensando con nostalgia alle nostre vacanze estive senza fine), a Mammechefatica piace molto come idea…Infatti sappiamo bene come ad ogni inizio estate mamme e papà debbano fare le acrobazie per incastrare ferie, laboratori costosi e corsi di nuoto per non lasciare da soli i bambini.

Non sempre si ha la fortuna di avere dei nonni disponibili o le risorse per lo stipendio di una baby-sitter full time. Dunque questo progetto aiuterebbe moltissimo le famiglie, nonchè i bambini stessi. Infatti a Settembre, dopo quasi tre mesi di vacanza, tutti i bambini fanno davero molta fatica con la ripresa. Non è un caso che sia il momento in cui insorgono piccoli sintomi o in cui i conflitti familiari aumentano.. Quindi noi diciamo..perchè no?? D’altronde anche in altri paesi europei fanno così da tempo..

E voi, cosa ne pensate?

Come scegliere la baby-sitter giusta?

 

Oltre ad affidarsi all’istinto personale, all’effetto “a pelle” che la persona ci fa, consigliamo di fare una serie di domande importanti. Prima di tutto capire l’esperienza che ha avuto fino ad adesso: dove, per quanto tempo, che età avevano i bambini di cui si è occupata. Dopo esserci presentati a nostra volta, raccontando del bambino, delle sue caratteristiche e abitudini, fate la vostra proposta. Vi suggeriamo di fare anche qualche ora di prova (o più ore, se il bambino è piccolo o se fatica nelle separazioni) con voi presenti, ma occupati in altre faccende. Ultimo dettaglio, non di poca importanza: invitatela a casa in modo che si possa sentire più a suo agio e possa dimostrarci da subito come si relaziona col nostro bambino. In bocca al lupo!

Come convincere il mio bambino a vestirsi senza fare i capricci?

Alcuni bambini dell’età della scuola d’infanzia fanno dei capricci infiniti tutte le mattine rifiutando di vestirsi. MammeCheFatica consiglia ai genitori, come sempre, di armarsi di ‘Santa Pazienza’ per evitare dei conflitti stressanti e ripetitivi. Piuttosto sarebbe utile inventare un rituale giocoso o, se il bambino è più grande, responsabilizzarlo facendo scegliere direttamente a lui i vestiti da mettere. Anche l’idea di cronometrare il tempo impiegato cercando di superare il record personale potrebbe distrarre il bambino dai capricci. Attenzione però a non mettere fretta ai figli specialmente al mattino: loro hanno tempi diversi dai nostri.
Infine ricordiamoci che anche i capricci vanno ascoltati. Cosa vuol dirci il nostro bambino se ogni mattina mette in scena un melodramma? Fa fatica a separarsi da noi? Non si trova bene alla scuola materna o ricerca solo la nostra attenzione?

“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”:una storia per i bambini prematuri..

 

Mammechefatica è lieta di parlare un’iniziativa significativa e importante: una storia, che narra di un delfino piccolo piccolo dedicata ai bambini prematuri e ai loro genitori, che mediante il libro possono identificarsi,  rielaborare il dolore e la straziante fatica che stanno vivendo.

Perchè ne parliamo: ci sembra utile e doveroso segnalare questo piccolo grande libro a chi ne sente il bisogno. Può anche essere letto ai bambini più grandi (spiegando loro i riferimenti all’incubatrice dove viene messo il piccolo nei primi mesi di vita).

La gravidanza è mare, è acqua- spiega l’autrice- che per questo libro ha vissuto un contatto diretto ed empatico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale per capire e immedesimarsi nella difficile situazione dei genitori che navigano nel mare per fare qualcosa..in cerca di salvezza e protezione del proprio cucciolo..

A chi è rivolto: a tutti i genitori di bambini nati prematuri, per condividere, per non sentirsi soli, per farsi forza. A tutti coloro che hanno voglia di leggere o ascoltare la storia.

“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”, scritto da Emanuela Nava Ed. Carthusia, 15,90 euro.

L’Ospedale Dal Ponte di Varese regalerà il libro a tutte le mamme di bambini prematuri seguiti in reparto. Un bel gesto che speriamo venga imitato con successo da altre strutture.

Sabato 26…appuntamenti..

Il 26 mattina…a Milano:

Mammechefatica invita i papà e i loro bambini (età 12-36 mesi) all’ Atelier di Canto

“Io canto con Papà” per giocare e cantare in semplicità…condotto da Mammechefatica

presso l’asilo Dadà, via G.Mora, Milano. Vi aspettiamo alle 10.30!!!

prenotazioni presso l’asilo o info@mammechefatica.it

ingr. 10 euro.

Il 26 pomeriggio…

Mammechefatica è presso il negozio L’elefante con le Ghette di via Crema 14, Milano

per la lettura animata del bel libro “Ajdar” di Mariane Satrapi, a partire dai 3 anni.

prenotazione obbligatoria, presso il negozio o info@mammechefatica.it

ingr. libero,su prenotazione per accedere al tappeto magico…

Roma: Segnaliamo l’Open Day dell’asilo nido e scuola dell’infanzia La Maisonnette,

via Treviso n.26  struttura privata vivace ed accogliente incentrata sul trilinguismo: si parla si impara infatti  inglese,francese e italiano con insegnanti madrelingua.

– accoglienza nido: dalle 9.30

– accoglienza scuola dell’infanzia: dalle 11.30 (seguirà una merenda per i piccoli, alle 12 una visita guidata della struttura e poi il saluto finale)

Andate a visitare la scuola, la sua storia e i suoi laboratori!

 

 

 

I disturbi specifici dell’apprendimento (I parte)

Cosa sono? I cosiddetti DSA sono delle difficoltà nell’acquisizione delle abilità scolastiche non dovute nè ad un ritardo mentale, nè ad un trauma, nè ad una mancanza di opportunità di apprendimento.

Come si manifestano? Nella difficoltà di leggere (dislessia),scrivere attraverso la giusta azione fino-motoria  (disgrafia), fare i calcoli (discalculia), utilizzare correttamente l’ortografia (disortografia). Tuttavia i bambini (e gli adulti) che ne soffrono sono persone con un quoziente intellettivo nella media o superiore alla media (questo è un criterio fondamentale per poter fare diagnosi), sono creativi e vivaci.

Quali sono le cause? Delle alterazioni neurobiologiche si cui si sta ancora studiando.

Quali sono i fattori di rischio? La presenza di un disturbo del linguaggio entro gli 8 anni, la familiarità (avere quindi un genitore con dsa), ma anche una storia genitoriale di alcolismo o disturbo da uso di sostanze

Quanto sono diffusi? Le ricerche rilevano una percentuale tra il 3 e il 5% della popolazione.

Per info: www.aiditalia.org;  www.lineeguidadsa.it