Bambini e denaro: come gestirlo fin da piccoli

soldiCome fare a insegnare il valore dei soldi ai bambini piccoli? E’ una delle tante mail che riceviamo a cui rispondiamo ora in questo post dedicato al rapporto bambini-denaro. Crediamo sia importante iniziare a trasmettere il senso del denaro anche se i bambini sono ancora piccoli; Bisogna far capire loro il valore economico delle cose, partendo dai loro giochi e dal micromondo che gli appartiene. Iniziate con la distinzione delle monete e poi delle banconote. (I bambini di 4/5 anni sono già in grado di associare 2 euro al litro di latte). Mammechefatica sostiene sia importante per favorire l’autonomia nel bambino e imparare a gestire bene i risparmi senza sprechi. Iniziate a coinvolgerli al supermercato, nei piccoli acquisti, fatevi accompagnare in banca e in posta e così via. Se lo ritenete giusto, anche un piccolo salvadanaio può essere uno strumento utile per capire la logica del risparmio e iniziare a prendere confidenza con i vari soldi e banconote.

 

 

Lettone: si o no?

lettoneIl tema del lettone è sempre molto dibattuto: ci sono i sostenitori e gli oppositori che si confrontano ogni giorno su questo argomento così caro ai genitori. Chi lo favorisce pensa che:

  • il cosleeping sia un buon metodo di condivisione affettiva
  • sia comodo per evitare di perdere totalmente il sonno
  • sia utile per non far piangere tutta la notte il bambino (come invece suggeriscono certi libri che sono diventati famosi in tutto il globo)

Chi invece è fermamente convinto che condividere il lettone con il proprio figlio sia una cosa di evitare ritiene che:

  • abitui male il bambino
  • sia dannoso per l’autostima (un figlio si convince che senza i genitori non è in grado di affrontare la notte)
  • sia dannoso per la coppia
  • non si riesca a dormire nulla comunque

Noi riteniamo che sia importante che il piccolo sia abitui da subito a dormire nel suo lettino, se possibile nella sua stanzetta, ma certamente bisogna ricordarsi che esistono le eccezioni che confermano la regola! Infatti quando il piccolo è malato o particolarmente scombussolato per qualcosa che è avvenuto nella sua quotidianità, è importante accoglierlo nel proprio letto facendogli sentire la vicinanza di mamma e papà. E voi, da che parte state??!

Milano Psicomotricità

psicomotricitaSe anche voi credete nell’importanza della psicomotricità vi suggeriamo il sito milanopsicomotricita, il quale propone diverse offerte formative dedicate ad insegnanti ed educatori che vogliono approfondire il tema e avere un feedback concreto e pratico su come organizzare un percorso psicomotorio a seconda dell’età dei bambini e delle loro potenzialità.

Paola e Chiara vi sapranno indicare le tecniche migliori per conquistare anche i casi più complessi. La psicomotricità è adatta ai piccoli (fin dall’età del nido) per iniziare a prendere consapevolezza del proprio corpo e iniziare ad orientarsi nello spazio. Si possono svolgere, a seconda delle necessità, sedute individuali o di gruppo.

Per info e contatti: Dott.sse Paola Cristina Chiesa ed Erika Guidolin 3404818960 – 3939120932  milanopsicomotricita@gmail.com

Quando si aspetta il secondo..

secondo-figlioMammeCheFatica dedica questo post alle mamme in attesa del loro secondo figlio/a. Se da una parte vi è più consapevolezza (“so bene quello che mi aspetta”) dall’altra vi è una forte preoccupazione: quella di non riuscire a dare il senso di unicità al figlio maggiore e di doversi dividere tra i due fratelli. Come fare quindi a gestire il nuovo mènage familiare? Col tempo si verrà a creare un nuovo equilibrio che però è bene provare a definire (almeno in parte) nel periodo della gravidanza per preparare il fratello maggiore al grande cambiamento facendo in modo che possa accettare il nuovo nato senza troppe forme di gelosia e sofferenze di varia natura.

In questo fase di transizione è fondamentale il ruolo attivo del papà che con la sua presenza è in grado di occuparsi del primogenito, rassicurarlo e infondergli fiducia. Troviamo sia giusto condividere un libretto che affronta questi temi e parlarne senza aggiungere troppo stress o ansia però. Preparare insieme dei giochini o un disegno per l’arrivo del fratellino o della sorellina è un gesto importante e utile non solo per il bambino ma anche per gli adulti coinvolti emotivamente. Sarà una nuova avventura per tutti da vivere e scoprire giorno dopo giorno tra prove ed errori.

 

E se dice le parolacce?…

bambino-dice-parolacceIn tanti anni di post non abbiamo mai affrontato il tema delle parolacce, perdonateci ci stavano giusto sfuggendo!

Come fare quando un bambino, specie se piccolo, ripete alcune parolacce? È giusto sgridarlo? Noi crediamo sia giusto e doveroso riprenderlo, facendogli capire che sta esagerando e che non c’è nessun bisogno di esprimersi in quel modo. Se il bambino è grande (6-7 anni) può aver sentito certe espressioni e ripeterle con gusto e senso provocatorio  per testare l’effetto che suscitano nell’adulto. Se ci mostriamo imbarazzati e arrabbiati il senso di sfida aumenta, al contrario, se siamo fermi e ben saldi e quasi indifferenti di solito il bambino molla la presa e passa ad altro. Solitamente si tratta di un breve periodo, poi ci si stufa presto, non appena si intuisce di non attirare più l’attenzione. Cerchiamo di monitorare la situazione e capire se invece l’ uso di parolacce non si manifesti in una richiesta di aiuto e di attenzione da parte del bambino stesso.

Proviamo insieme a togliere quel senso di trasgressione e di proibito che si nasconde nelle parolacce e sostituiamole con espressioni gentili e leggere in grado di coinvolgere tutti, anche i più ribelli! Le parolacce si sentono spesso anche da noi adulti..basti pensare a quando si guida..nel caso proviamo a spiegare ciò che ci ha fatti innervosire e ammettiamo di aver esagerato. I piccoli capiranno fin da subito che anche i grandi sbagliano..

 

 

 

Idee natalizie..

Oggi è uno di quei giorni in cui si hanno tante idee. e dato che tra un attimo è già Natale..forse è bene non perdere tempo e decidere cosa fare!

disegnoChe regali organizzare per il blog? Che quantità proporre? Dopo aver pensato a diverse soluzioni MammeCheFatica sceglie di stampare con Print24 delle cartoline natalizie super cool e dei nuovi flyers da utilizzare anche per i corsi del 2017. Perchè Print24? Sono rapidi, efficienti e organizzatissimi. Vi arriveranno direttamente a casa!

Se siete a caccia di idee anche voi e volete creare qualcosa di originale e non costoso, perché non fate fare ai vostri bambini una serie di disegni (con varie tecniche di pittura, pastello, acquarello,stampi con le verdure etc) e poi fate stampare da Print24 un bel calendario?..Oppure fate stampare delle etichette con gli auguri di Natale e regalate dei semplici biscotti fatti da voi o dai vostri bambini. Ci sembra sempre il pensiero più bello.

Fateci sapere!

 

Che si fa oggi?!

burattiniOggi vi mettiamo al lavoro: armatevi di un vecchio lenzuolo (bianco o colorato che sia) da trasformare in un teatrino: basta creare un quadrato da ritagliare che servirà ai vostri bambini per trasformare un pomeriggio di pioggia in casa in un momento di gioco un po’ speciale e diverso dal solito. Se poi vogliamo fare una cosa seria, potremmo anche preparare o recuperare un cappello per il presentatore dello spettacolo e dei burattini. Se non possedete personaggi di questo genere in casa basta recuperare delle vecchie calze, riempirle con della stoffa o del cotone, cucire due bottoni come occhi, disegnare una bocca (altrimenti i bambini piccoli vi faranno notare che non possono parlare se non hanno la bocca!) e via!

Veramente basta poco per inventare una piccola alternativa alla solita tv e consentire a più bambini anche di eta’ differenti di interagire e collaborare con un obbiettivo comune. In alternativa, anche leggere e animare una storia dentro al teatrino piace molto e riscuote sempre successo!

 

 

Scuola Materna: il grande salto..

scuola-materna-distaccoConosciamo molti bambini che quest’ anno hanno fatto il grande salto verso la Scuola dell’ Infanzia (Scuola Materna ci piace di più). Sappiamo bene che rappresenta un forte cambiamento per loro e per i genitori (che perdono quel rapporto esclusivo con le Educatrici). A distanza di più di un mese la maggior parte di loro avrà accettato il nuovo ambiente e inizierà ad instaurare amicizie con il gruppo dei pari.

Forse la difficoltà maggiore potrebbe essere il Distacco mattutino dalle figure genitoriali. Entrare in Asilo e non voler lasciare la mamma o il papà non è facile da affrontare nemmeno per i genitori stessi. In caso di crisi o di pianti:

– rassicurate il vostro bambino in modo chiaro ed efficace.

– evitate di sostare all’ingresso per troppo tempo

– evitate di fare promesse tipo il regalino o la merendina: andare a scuola deve essere un piacere non una minaccia! Aiutiamo quindi i bambini a modificare col tempo la tristezza in una accezione positiva, accettando e superando la mancanza dei genitori senza illudere o tradire la loro fiducia. 

– i genitori tornano a fine giornata e sara’ bello raccontarsi a vicenda la propria routine! (Prima iniziano gli adulti, poi i piccoli, prendendo spunto,vi seguiranno!)