Gelosia tra fratelli & sorelle

La gelosia tra fratelli e sorelle rappresenta un classico argomento che ci portano i genitori in studio e nelle consulenze presso i vari asili. Non è sempre facile accettare un comportamento di gelosia o invidia nei confronti dei due fratelli, nonostante venga offerto loro un trattamento uguale e  senza preferenze. Cio’ capita spesso quando vi è poca differenza di età tra i fratelli. Cosa può fare il genitore in questa situazione? La Mamma e il Papà possono, attraverso una modalità empatica trasmettere il senso di parità rendendo però unico il rapporto con il proprio figlio. Testimoniare il fatto che si vuole molto bene a entrambi, ma che con ognuno è giusto avere un rapporto differente. Saper valorizzare il legame con ognuno e il rapporto tra loro diventa fondamentale per costruire un valore duraturo e inossidabile nel tempo. Provate ad offrire del tempo per ciascuno, e del tempo per loro. Provate a fare in modo che quando siete con un figlio, pensate e preparate insieme qualcosa anche per l’altro, per il piacere di creare una piccola sorpresa. Di solito sgridare in continuazione non porta mai a grandi risultati, piuttosto leggete un libro insieme che affronta il tema della gelosia facendo in modo che entrambi i fratelli possano immedesimarsi o cogliere ciò che è necessario. Datevi e date loro il giusto tempo pero’.

Biancamore

 

MammeCheFatica ha conosciuto e provato le creme e i prodotti Biancamore di  Paestum, ideati anni fa da Daniela Senatore e da suo fratello Pasquale. Daniela ci racconta che  i suoi prodotti sono nati da un’ esigenza specifica: durante il periodo della gravidanza, in attesa del suo primo figlio, era in cerca di un emolliente naturale che potesse lenire e ammorbidire la sua pelle molto sensibile e irritata. Si fece procurare del latte di bufala come le suggeri’ sua nonna e fece più bagni caldi. Da lì è nata l’idea di approfondire il discorso fino ad arrivare a creare una linea di prodotti naturali per pelli anche sensibili rivolta a tutta la famiglia e “trasformare questo antico rimedio naturale in una promessa di benessere per tutti”.

Ne parliamo perché: ci è piaciuta molto la storia, l’idea di lavorare in famiglia con il fratello, di creare una linea nuova, di nicchia, dal gusto artigianale che racchiudesse il sapore della terra di origine.

Ci piace perché: abbiamo provato diversi prodotti tra cui la crema corpo e la crema viso. Lasciano effettivamente la pelle morbida al tatto, oltre che un delicatissimo profumo. Se siete in cerca di prodotti per la cura del viso e del corpo Biancamore vi incuriosira’! Alle mamme che sono sempre di fretta un po’ di crema che profuma di buono lascia anche una buona energia! Vi invitiamo a dare uno sguardo al sito e farvi coccolare come il latte di bufala sa fare!

Fratelli e rivalità

Perché è così frequente che dei fratelli passino dall’affetto all’odio in pochi secondi? Le gelosie, le lotte, l’aggressività e il risentimento sono emozioni naturali tra fratelli. Non bisogna dimenticare, infatti, che il loro legame nasce a partire dalla lotta per la difesa del proprio posto in famiglia. Una volta cresciuti, potranno allearsi e andare d’accordo, ma talvolta saranno ancora rivali o invidiosi. Questi comportamenti si possono spiegare in termini di “sopravvivenza”. I fratelli, cioè, hanno a disposizione le stesse “risorse”, dunque devono imparare da subito a condividere non solo l’amore dei propri genitori, ma anche i giochi e la casa. È come se lottassero per non avere niente in meno dell’altro figlio. Diversamente dall’apparenza, la continua alternanza tra amore e odio è molto utile per imparare che i sentimenti si trasformano e si evolvono. Non è dunque necessario sentirsi in colpa per i propri sentimenti ostili perché il legame col fratello sopravvive nonostante tutto.

Gelosia fraterna

..Se non ci fosse sarebbe strano, molto strano! E invece è normalissimo che si percepisca perché il desiderio di ogni bambino è di essere unico per la sua mamma e il suo papà e condividerne l’affetto non è sempre facile e automatico. Cosa possono fare i genitori per contenere questa emozione così comune?
-Normalizzare questo sentimento, cioè pensare che sia assolutamente sano e comprensibile
-Leggere storie ai bambini che affrontano questi sentimenti, mettendoli in parole e usando l’ironia
-Proporre, nel limite del possibile, momenti separati ai figli, sia con mamma, sia con papà, facendo loro sperimentare dei momenti “speciali ed unici”
-Non fare confronti tra i figli: sono tutti diversi, ognuno con i propri limiti e potenzialità
-Trattarli equamente, ma sempre considerandone le particolarità
-Non chiedere al maggiore troppa responsabilità nei confronti del più piccolo: non va adultizzato, ma sempre trattato come bambino
-Dare loro il buon esempio di collaborazione e coesione tra fratelli
-Lasciare i loro spazi, fatti anche di litigi e incomprensioni, per aiutarli ad imparare a gestire il conflitto in modo evolutivo

Gelosia tra fratelli?

..Se non ci fosse sarebbe strano, molto strano! E invece è normalissimo che si percepisca perché il desiderio di ogni bambino è di essere unico per la sua mamma e il suo papà e condividerne l’affetto non è sempre facile e automatico. Cosa possono fare i genitori per contenere questa emozione così comune?

  1. Normalizzare questo sentimento, cioè pensare che sia assolutamente sano e comprensibile
  2. Leggere storie ai bambini che affrontano questi sentimenti, mettendoli in parole e usando l’ironia
  3. Proporre, nel limite del possibile, momenti separati ai figli, sia con mamma, sia con papà, facendo loro sperimentare dei momenti “speciali ed unici”
  4. Non fare confronti tra i figli: sono tutti diversi, ognuno con i propri limiti e potenzialità
  5. Trattarli equamente, ma sempre considerandone le particolarità
  6. Non chiedere al maggiore troppa responsabilità nei confronti del più piccolo: non va adultizzato, ma sempre trattato come bambino
  7. Dare loro il buon esempio di collaborazione e coesione tra fratelli
  8. Lasciare i loro spazi, fatti anche di litigi e incomprensioni, per aiutarli ad imparare a gestire il conflitto in modo evolutivo

Fratelli e sorelle a confronto

fratelliSpesso ci capita di venire a conoscenza di dinamiche particolari in famiglia composte da più figli, sia maschi, sia femmine.

I genitori si trovano inevitabilmente a fare dei confronti tra figli maggiori e minori, ma chi ci “rimette” sono sempre i bambini/ragazzi perchè, a seconda dei casi, o si sentono non capiti, messi in secondo piano, o, al contrario si sentono ipervalorizzati e dunque provano l’ansia “da prestazione” per raggiungere sempre le aspettative di Mamma e Papà. E’ chiaro che ogni figlio susciti nei genitori reazioni, comportamenti ed emozioni diversi: siamo infatti tutti diversi, ognuno con la sua storia e la sua personalità. Quindi non ci si deve preoccupare di questo, ma anzi è importante riconoscere e rispettare le diversità di ogni membro della famiglia e non pesare tutto con il “bilancino” (“Se faccio fare danza a lei, devo farla fare anche alla sorella” ecc..).

Vedrete che ogni figlio vi insegnerà ad essere il genitore più giusto per lui stesso!

Bambini e aggressività (parte I)

litigio1Tutti gli esseri umani nascono con una dose di aggressività utile dal punto di vista evolutivo come difesa.

Spesso noi adulti ci spaventiamo di fronte a comportamenti aggressivi dei nostri figli, specie se piccoli, e vorremmo insegnar loro a difendersi e reagire. In realtà certi atteggiamenti (rubare giochi, spingere ecc) fanno parte dell’essere bambino e hanno il significato di autoaffermarsi. E’ importante che i bambini imparino fra di loro a gestire i piccoli conflitti senza l’intervento dei grandi che risulta spesso invadente e iperprotettivo. Cercare di trovare, invece, tra coetanei o tra fratelli, la giusta soluzione ai litigi, porta ad una maggiore auto efficacia (cioè ad una sensazione di essere in grado di fare le cose) .

Proibire certi impulsi aggressivi, dunque, non significa estirparli, ma impedire di elaborare l’angoscia provocata da varie situazioni (ad esempio essere esposti ad immagini di guerra o di violenza)… (continua)

Quando i genitori si separano..

 

Sempre più spesso nei nostri studi privati veniamo a conoscenza di bambini che assistono dolorosamente al disgregarsi della loro famiglia originaria e al formarsi di una nuova. Le separazioni e i divorzi spezzano equilibri importanti, non solo nei rapporti fra i genitori, ma anche fra loro e i figli. Ci sono poi sempre più famiglie composte da un genitore separato e un nuovo/una nuova compagna  e magari altri fratelli e sorelle. In queste situazioni raccomandiamo ai genitori di non vivere con il senso di colpa, ma nemmeno di sottovalutare l’infuenza emotiva che questa novità può avere sul bambino. E’ da evitare la confusione di ruoli, in modo da non far perdere al figlio importanti esperienze affettive ed educative. Quindi attenzione al fatto che il bambino non veda il “terzo genitore” come usurpatore del ruolo del genitore naturale. Infine, non indurre il figlio a condividere i propri sentimenti ostili nei confronti dell’ex coniuge. Sembre ovvio, ma purtroppo molti adulti, accecati dai loro rancori personali, producono più o meno consapevolmente, un ferita profonda nel piccolo.

Gemelli che fatica! (parte prima)

 

Due bambini perfettamente identici dal punto di vista fisico tanto da essere confusi dagli stessi genitori… Che fatica essere gemelli! Se una volta la tendenza era quella di trattarli come una persona unica, vestirli uguali e regalargli gli stessi giochi, oggi si cerca di evitare questa confusione di identità fisica e psicologica favorendone una sana separazione. Da un lato i bambini sviluppano un legame molto forte fra loro, si fanno compagnia e si consolano vicendevolmente, dall’altro però lottano strenuamente per essere riconosciuti come persone diverse. → «Gemelli che fatica! (parte prima)»” class=”more-link”>…continua… «Gemelli che fatica! (parte prima)»

La rivalità tra fratelli

 

Perché è così frequente che dei fratelli passino dall’affetto all’odio in pochi secondi? Le gelosie, le lotte, l’aggressività e il risentimento sono emozioni naturali tra fratelli. Non bisogna dimenticare, infatti, che il loro legame nasce a partire dalla lotta per la difesa del proprio posto in famiglia. Una volta cresciuti, potranno allearsi e andare d’accordo, ma talvolta saranno ancora rivali o invidiosi. Questi comportamenti si possono spiegare in termini di “sopravvivenza”. I fratelli, cioè, hanno a disposizione le stesse “risorse”, dunque devono imparare da subito a condividere non solo l’amore dei propri genitori, ma anche i giochi e la casa. È come se lottassero per non avere niente in meno dell’altro figlio. Diversamente dall’apparenza, la continua alternanza tra amore e odio è molto utile per imparare che i sentimenti si trasformano e si evolvono. Non è dunque necessario sentirsi in colpa per i propri sentimenti ostili perché il legame col fratello sopravvive nonostante tutto.