il pranzo condiviso..

bambiniAl di là del catering o della cucina interna del nido o della struttura da voi frequentata, suggeriamo di incentrare l’ attenzione sul significato del pranzo condiviso con il gruppo dei pari che acquista un valore dal punto di vista sociale.

È importantissimo per i bambini, fin da piccoli, poter mangiare insieme ad altri, e scoprire il vero senso della socializzazione. Per esperienza garantiamo che di solito in Asilo anche i bambini inappetenti imparano col tempo ad apprezzare i vari cibi proposti (verdure incluse). Perché? Due sono i fattori che contribuiscono ad alimentare l’appetito e la voglia di mangiare:

1. la forza del gruppo (vedere tanti bambini che mangiano contribuisce a far apprezzare il pasto)

2. il menù non prevede alternative! Questo aiuta il bambino a concentrarsi sul pasto proposto senza dover fantasticare alternative (“questo no, voglio quello”).

Provate anche voi a casa a seguire questa piccola regola e vedrete che anche la gestione del pranzo sarà più fluida e disinvolta.

Cosa fare se piange tanto in asilo..

inserimento-nidoMammechefatica vorrebbe sapere come vanno i nuovi inserimenti che abbiamo seguito finora…come stanno i vostri bambini a distanza di un mese circa. Sappiamo bene che c’e’ qualcuno che probabilmente fa ancora un po’ di fatica, ma giustamente l’ambientamento al nido o alla Scuola Materna segue fasi e tempi differenti. Un aspetto molto importante è rappresentato dal distacco all’ingresso della struttura: l’adulto che accompagna deve essere in grado di “reggere” emotivamente il pianto (anche disperato talvolta) del proprio bambino e infondergli fiducia e ottimismo verso la giornata, i compagni e l’educatrice che lo accoglie. (Questo tipo di atteggiamento incoraggiante è fondamentale affinchè il piccolo associ la nuova struttura ad una situazione piacevole, non ad un posto negativo da vivere in attesa della mamma, piuttosto come un luogo di esperienze ludiche e non solo). La figura educativa invece deve rassicurare il bambino e la sua mamma o il suo papà che saranno doppiamente mortificati e angosciati nel lasciarsi in questo modo, trovando lo spazio per affrontare e condividere anche i momenti negativi e dolorosi senza dare nulla per scontato.

Il bambino, in modo lento e progressivo, inizierà a tranquillizzarsi e a trovare piacere nel poter condividere una nuova interazione sociale con i suoi pari. Come tutti i cambiamenti occorre tempo e pazienza e una grande capacità nel guardare lontano..senza sensi di colpa, senza troppi timori tutti ma proprio tutti i bambini troveranno una loro dimensione.

 

I primi morsi..come fare?

bambini-mordono_3Come fare a gestire i primi morsi dei bambini? Che cosa ci rappresentano? Che segnale stanno inviando a noi adulti?

Sono questi gli interrogativi più frequenti quando si parla dei primi morsi dei bambini..che possono manifestarsi al nido, al parco e intanti momenti della giornata di interazione tra i pari. Non necessariamente il morso avviene in momenti di rabbia o difesa ( “mi viene tolto un gioco allora mi difendo”) può anche avvenire in modo tranquillo mentre i bambini stanno giocando vicini sul tappeto. In questa modalità è da intendersi come fase esplorativa. (attraverso la bocca esploro e lascio le prime tracce di me). Come comportarsi in questi casi? Mammechefatica suggerisce di: intervenire sul bambino in modo pacato ma incisivo SENZA PUNIZIONI MA CON UN TONO CHIARO E DECISO che faccia sentire la PRESENZA della figura adulta (non tanto la sua forza). È importante in questa fase NON ATTRIBUIRE colpe o etichettare il bambino come ‘morsicatore’. Si tratta di una fase e può capitare a molti bambini. L’ adulto deve capire e saper intervenire in modo costruttivo e coerente (giudicando meno e operando in modo più concreto). 

Piuttosto riprendere il discorso del morso più volte utilizzando anche un peluche sul quale riprodurre il morso. Fare tanti disegni insieme che rappresentano il peluche morsicato. Affrontare il discorso in modo tranquillo ma facendo capire al bambino che non è il modo corretto per comunicare e manifestare la propria rabbia. Se dovesse essere utile suggeriamo di tenere un po’ il ciuccio come oggetto rassicurante e calmante.

 

 

Inserimento al nido: come fare?…

Settembre è il mese della ripresa, ma per tanti bambini rappresenta invece l’ inizio di un nuovo percorso di gioco e di crescita: l’ingresso al nido!

Vediamo insieme, step by step, i punti fondamentali per far sì che si tratti di un momento piacevole per il piccolo e per la mamma/o la figura che segue il distacco. L’inserimento rappresenta la prima fase iniziale dell’ ingresso al nido o alla Scuola dell’ Infanzia e come tutte le novità può essere fonte di ansie o paure che l’adulto deve essere in grado di verbalizzare. In questa prima fase l’adulto di riferimento che accompagna il piccolo ha un ruolo molto importante: deve rassicurare e contenere l’ eventuale pianto nel momento del distacco. (Se l’ adulto non è sicuro o convinto difficilmente trasmetterà un atteggiamento di fiducia e di sicurezza al proprio piccolo). Nel momento in cui si lascia il bambino (anche solo per poco tempo) nelle mani delle Educatrici è bene essere in sintonia e affidarsi ai loro suggerimenti per mantenere un atteggiamento coerente. Un errore classico consiste nel dire: “Fai il bravo che poi la mamma ti porta un regalino”. Ricordiamo che il nido deve essere col tempo un luogo stimolante di crescita, non una punizione! Rassicurate i vostri bambini e raccontate loro anche le vostre difficoltà e i vostri timori. Solo così potranno capire la gioia di ritrovarsi e ricongiungersi dopo una lunga giornata. Evitate i paragoni tra i bambini (“Guarda! Lui è bravo e non piange come te”) poiché ognuno ha i suoi tempi di ambientamento che non diminuiscono certo con queste frasi! Parlatene a lungo, leggete dei libretti insieme e datevi “un tempo” per metabolizzare questa nuova grande avventura.

 

 

 

 

Telecamere in asilo? Ragioniamo insieme…

Ci viene spontaneo affrontare e condividere con voi il problema relativo all’ennesimo caso di maltrattamenti al nido. Sono tante le vostre mail e i vostri timori. Capiamo perfettamente il vostro stato d’animo, accogliamo le vostre ansie e utilizziamo questo spazio per parlarne e capire i vari punti di vista. Il problema, a nostro avviso, non si risolve tanto con le telecamere, bensì con un atteggiamento di fiducia reciproca e di maggiori controlli. Crediamo che in questi casi sia mancata alla base una organizzazione che si prenda in carico di supervisionare l’Asilo non solo come struttura (in termini di spazio) piuttosto come “rete di relazioni” (che prenda in considerazione l’ aspetto umano degli individui che lo compongono). E’ mancata, e manca in tanti asili, un riferimento concreto e umano alle educatrici e alle maestre con il quale confrontarsi e crescere professionalmente. Il lavoro educativo è molto faticoso e basta un attimo per perdere il proprio controllo. Forse ci si dimentica il grande potere che esercitiamo sui bambini ogni giorno. Se quest’ultimo è accompagnato da consapevolezza (dei propri limiti) è un conto, ma se è fine a se stesso, può innescare un sistema distruttivo a scapito dei più deboli costretti ad assorbire e convivere con un sistema autoritario. Il problema è alla radice: chi si prende cura delle Educatrici che a loro volta curano i bambini? Come poter istituire dei controlli e dei monitoraggi efficienti e concreti? Perché è difficile agire in certe situazioni? Come possono interagire i genitori?

Queste sono le domande sulle quali dobbiamo riflettere come adulti, come genitori e come professionisti ognuno con il suo punto di vista se vogliamo creare una struttura educativa efficace e pedagogicamente corretta.

“Nella prima infanzia si definisce la storia personale più profonda di ciascuno di noi. Chi sta intorno e vicino ha un ruolo fondamentale,unico e prezioso. Eppure tutto questo a molti sembra poco rilevante”. (Grazia Honegger Fresco, che ci ha insegnato tanto!)

 

 

I bambini piccoli e il tempo

mamma stanca“Uff..questa giornata non passa più! Abbiamo già fatto di tutto e ora?”. Vi sarà capitato di pensare o dire ad alta voce qualcosa di simile se avete avuto a che fare con un bambino piccolo. Sia da genitore, sia da baby-sitter, infatti, trascorrere un’intera giornata (magari in casa perchè fuori piove o fa troppo freddo) con un bambino piccolo è molto, molto faticoso poichè ogni proposta dura il tempo di un attimo! infatti la loro concentrazione è davvero breve e hanno l’esigenza di essere continuamente stimolati. Il primo passo è ammetterlo a se stessi, senza avere paura dei giudizi altrui. Anche un’educatrice esperta fa fatica e deve sfruttare ogni energia e idea originale per arrivare a fine giornata. Vediamo qualche suggerimento per alleggerire il tutto:

-organizzare la giornata seguendo routine precise, come foste all’asilo nido

-proporre qualche attività particolare, guidata (un grande collage, la preparazione di biscotti o della pizza, la pittura..)

-alternare a momenti di gioco libero (è importante aiutare il bambino a sviluppare gradatamente una certa autonomia)

-approfittare del momento del riposino per “staccare la spina” e dedicarci anche solo per poco tempo a qualcosa che ci piace molto fare, evitando di svolgere quelle attività noiose e faticose, anche se doverose (lavatrice, i piatti, pulizie varie..)

organizzare momenti di condivisione con qualcun altro, ad esempio un’amica (meglio ancora se anche lei con figli!)

Sportello di ascolto psicologico alla Scuola Dadà

sportello ascolto psicologicoUna novità alla Scuola Dadà: uno sportello psicologico aperto per Mamme&Papà del Nido e della Scuola d’Infanzia direttamente in struttura, su appuntamento ad un prezzo contenuto.

Perchè? Perchè le difficoltà e gli ostacoli durante l’infanzia sono molto comuni e non sempre è facile chiedere aiuto all’esterno. Un professionista a vostra disposizione a Scuola (anche per un’osservazione diretta del bambino) può essere un’utile facilitazione.

Quando? Ogni giovedì mattina, su appuntamento, dalle 8,30 alle 11,30.

Chi? I colloqui saranno condotti dalla Dott.ssa Sara Luna Bruzzone, psicologa, psicoterapeuta infantile di MammeCheFatica.it

Come? Si prenota via mail: saraluna.bruzzone@gmail.com o per telefono: 329/8820535. Il costo è di 35€ a colloquio +2% di contributo Enpap. Si garantisce il segreto professionale.locandina sportello Dadà

Tornare all’ asilo o a scuola: come prepararsi..

back 2 workManca poco e si ricomincia..come fare a preparare i nostri bambini alla classica routine sveglia-asilo-lavoro!???!

Ma soprattutto come preparare noi adulti al tragico rientro????!!! Don’ t be panic..

Siamo convinte che i vostri piccoli tornino con piacere all’ Asilo dove ritroveranno le loro Educatrici di riferimento, i compagni di gioco e un ambiente rassicurante che li aiutera’ ad orientarsi velocemente. La mamma e il papa’ possono nel frattempo:

  • ricominciare ad introdurre l’ argomento nido/Asilo
  • preparare insieme la sacchetta e l’ occorrente per l’ inizio
  • portare un piccolo ricordo dalla montagna o dalle vacanze in generale
  • mettere in conto un eventuale pianto nella fase del Distacco e quindi considerare un’ eventuale momento critico da superare insieme alle Educatrici

Detto questo non ci resta che augurarvi un buon rientro!

Aspettando Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato!

fabbrica di cioccolatoMammeCheFatica invita tutti i bambini a partecipare alla grande festa in onore del personaggio di Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato scritto dal celebre R.Dahl.

Un personaggio davvero speciale tra storie giochi e canzoni da imparare! In compagnia di Willy Wonka, alla scoperta del Cioccolato, per un mondo goloso e incantato!

L’evento è organizzato in collaborazione con la Scuola Dada’ e Coop Lombardia e aperto a tutti i bambini!

Vi aspettiamo Sabato 12 Dicembre dalle 16.30-18.30 presso la Scuola Dada’ a Milano.

Contributo: 15€ a bambino (fratello 8e)

(*la quota include: assicurazione-animazione-golosa merenda-gadget)

Info e prenotazioni: nido.dada@libero.it  cell. 366 789 1314

Uff. Stampa e Comunicazione: paola@paolaprandi.it

Vi aspettiamoooooo!!!!!!!

 

 

 

 

Iscrizioni alla Scuola Dadà…

banner_dadaCare Mamme, Cari Papa’ di Milano,

ci teniamo a ricordarvi che sono aperte le iscrizioni per l’ anno educativo 2015-2016 presso la Scuola Dada’ che ha al suo interno il nido e la materna. Uno spazio familiare, all’ interno del quale i piccoli si sentono accolti e possono fare un percorso di crescita e di gioco guidati dall’ esperienza decennale di Anna Podestà’, pedagogista e fondatrice della struttura.

Tante le attività’ e le proposte educative che tengono conto delle esigenze di ogni singolo bambino in rapporto al micro gruppo di riferimento. L’atmosfera calda e familiare permettono subito di sentirsi a proprio agio, e di vivere l’esperienza in modo naturale,quasi come una seconda casa!

La scuola e’ bilingue, con madrelingua inglese e tante altre proposte tra cui l’arte terapia e la falegnameria.

Vi aspettiamo!!

Fissate un colloquio conoscitivo per condividere e visitare la Scuola Dada’.

Tel. 366 7091314

Scuola.dada@libero.it