L’alimentazione dei bambini- Expo 2015

pranzoIn tema con Expo 2015 soffermiamoci ancora una volta sull’alimentazione dei bambini. Mangiare, sin dalla nascita, non ha il solo significato di acqusizione di nutrimento necessario per crescere e stare bene, ma è un inno alla vita, ai suoi piaceri e soprattutto rimanda al forte legame affettivo tra la madre e il figlio (pensiamo al tenero momento dell’ allattamento per esempio..). E’ fondamentale che gli adulti trasmettano ai più piccoli un modello di alimentazione sano, basato anche sul piacere e sul gusto. Che emozione preparare un piatto semplice insieme e poi mangiarlo! Anche la condivisione del momento dei pasti è importante: piuttosto che zittirci di fronte alla TV è stimolante parlare e raccontarsi vicendevolmente della propria giornata.

Quando però si attraversa dei momenti difficili della vita, sia da piccoli, sia da adolescenti, il mangiare può rappresentare un problema e si può presentare un sintomo alimentare. Cosa fare in quesi momenti? Attivarsi e parlarne con un esperto (psicologo o pediatra, ad esempio) è importantissimo! Più si interviene nell’immediato, meno sarà complicato superare questa fase delicata. Come sempre, le professioniste di MammeCheFatica sono a vostra disposizione per delle consulenze: info@mammechefatica.it.

Mammechefatica e le App per bambini!

kidzinmindPossono delle app pensate per i bambini educare? Noi pensiamo di sì. Ieri infatti abbiamo partecipato alla conferenza stampa di KidzInmind, il primo parco giochi digitale protetto e di qualità che contiene app per bambini (fino ai 6 anni) selezionate da esperti. Qui potete trovare app educative per imparare e crescere in tranquillità. Infatti, tra le altre cose, gli sviluppatori hanno ideato il tool di sicurezza “Baby Mode” che garantisce protezione, in questo modo, cioè, il device e’ bloccato e il bambino non rischia di andare su internet autonomamente poiché lo schermo non reagisce a nessun tipo di interazione. Oltre a questa novità, ci è piaciuto sapere che c’è un gruppo di nutrizionisti di Parma (Maestri del Gusto) che ha progettato delle app per educare i bambini in età prescolare ad una corretta e sana alimentazione. Attraverso dei giochi molto semplici ed intuitivi i bambini possono imparare il valore della frutta e della verdura per crescere forti e in salute. Sappiamo bene quanto sia importante la prevenzione per i disturbi del comportamento alimentare in età precoce e quanto sia utile anche formare ed informare i genitori attraverso queste modalità. Dunque complimenti a tutto lo staff di KidzInMind che da ieri ha pubblicato nel play store le app, free per un mese di promo. Siamo curiose di sapere cosa ne pensate! Conferenza stampa

Educazione alimentare e non solo..

 

Se per Natale volete regalare un libro educativo vi proponiamo: “Il cibo attraverso gli occhi di un bambino“, Ed. Coop Lombardia, 7,50e.

Di cosa si tratta: di un libro nato da un’idea del Comitato Soci-Coop e proposto all’Istituto Comprensivo T. Grossi di Milano. Le famiglie delle scuole primarie raccontano e disegnano le loro tradizioni culinarie durante le feste parlando di piatti per loro importanti e in qualche modo speciali.

Perchè ne parliamo: è un progetto nato da una collaborazione insolita che dopo un anno di lavoro ha raccolto “esperienze culinarie”, quindi ricette, ma non solo, anche storie di vita in famiglia.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: dà importanza ai legami familiari. Attorno alla tavola infatti si creano relazioni, scambi di emozioni e di storia su cui si sedimentano tradizioni e radici familiari. Troppo spesso oramai i bambini mangiano da soli davanti alla tv, non comunicano e non imparano ad apprezzare il cibo in tavola e questo non è un buon insegnamento. Infine un ulteriore buon motivo per acquistarlo consiste nel fatto che il ricavato del libro sostiene le scuole offrendo fondi per il materiale didattico.

 copertina del libro

AAA Cercasi soggetti per una ricerca

MammeCheFatica si propone di aiutare dei ricercatori dell’Università degli Studi di Milano per trovare dei soggetti volontari che desiderino partecipare ad uno studio. Si tratta di una ricerca sulla nutrizione e i consumi alimentari nei bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni. La valutazione di questi aspetti verrà effettuata presso il Centro ICANS in Via Botticelli, 21 a Milano. I due esami sono molto brevi e vengono effettuati da medici e dietiste, verrà inoltre consegnatoun questionario da compilare.

Per chi volesse avere  maggiori informazioni o aderire aiutando la ricerca i contatti sono: icans@unimi.it o dietista Maria Cazzulani 0250316079/10.

Come capire se mio figlio è iperattivo? (parte II)

 

Riprendiamo il discorso suul’iperattività..

Quali altri sintomi possono associarsi a questa sindrome? Una compromissione cognitiva, ritardi dello sviluppo linguistico, dell’apprendimento e motorio sono molto frequenti. Quando sono più piccoli, oltre al temperamento difficile, presentano anche disturbi del sonno e dell’ alimentazione.

Chi sono i soggetti più colpiti? In genere bambini maschi in età scolare. Le bambine invece soffrono maggiormente di deficit attentivi, più che di difficoltà comportamentali.

Cosa possono fare gli adulti? In classe è bene che le insegnanti spieghino con parole semplici e non discriminanti le difficoltà del bambino chiedendo di empatizzare con lui e coinvolgerlo in tutte le attività possibili.

A casa i genitori, oltre a prendere provvedimenti clinici, è bene che non puniscano frequentemente il bambino o impongano un comportamento sedentario che lui non è in grado di rispettare. Un lavoro di parent training e sostegno alla genitorialità può risultare molto utile per affrontare le fatiche quotidiane.

Ricordiamo che la discriminante tra un disturbo ipercinetico e una forte vivacità sta nel disagio e nel malessere provato dal bambino. Se è sereno, a casa e a scuola, ha amici e il suo comportamento non influenza negativamente la vita familiare non si tratta di iperattività.

Svezzamento: quando e perchè?

 

I pediatri consigliano di non iniziare prima del IV mese, nè dopo il VI, infatti dopo la 26° settimana l’introduzione complementare degli ingredienti solidi garantisce l’apporto necessario di energia, ferro, proteine e vitamine A e D non più assicurata dal solo allattamento al seno. Si consiglia di iniziare con carne e cereali con olio per garantire un apporto bilanciato tra proteine e calorie. Iniziare troppo presto significa voler far crescere troppo in fretta il bambino, renderlo grande quando è ancora cucciolo. Allo stesso tempo, iniziare più tardi dimostra il desiderio materno di tenersi ancora attaccato a sè il proprio bambino ostacolando la sua evoluzione naturale. Senz’altro l’ambito alimentare scatna molte ansie ed emozioni contrastanti nelle madri, ma non è il caso di allarmarsi: basta esserne convinte e seguire passo passo le indicazioni del pediatra. Sarà una gioia vedere il vostro bimbo sul seggiolone che cerca di mangiare da solo!

Disagi al centro estivo?

 

Oggi rispondiamo a Valentina e Rosanna che ci hanno scritto, disperate, perché non capiscono come mai i loro bambini non vadano al centro estivo di buon umore, ma piangano all’entrata (nonostante fossero ben inseriti a scuola durante l’anno). Care Mamme disperate, non conosciamo i vostri bambini, dunque non possiamo dare una risposta se non molto generale. Innanzitutto, come noi adulti probabilmente anche loro saranno stanchi di alzarsi al mattino presto e avranno bisogno di una meritata vacanza rilassante. Sentono il clima estivo e desiderano stare di più con mamma e papà: è una cosa assolutamente normale! Poi bisogna considerare i casi particolari e chiedersi:
-Da quanto tempo lo fa?
-Si comporta in un certo modo solo in alcuni giorni specifici (ad esempio se lo accompagna la mamma o se c’è un’educatrice piuttosto che un’altra)?
-Il suo è un disagio che compare in altri contesti? Ad esempio: mangia molto meno, fa fatica a dormire, gioca con meno piacere?

Care Mamme, avete un compito: osservare attentamente i vostri piccoli, rispondere a queste semplici domande e farci sapere! A presto