MammeCheFatica consiglia “Blue Nights”

 

Il 5 Aprile uscirà in Italia l’ultimo libro autobiografico di Joan Didion: “Blue nights”. La grande autrice americana riesce a raccontare -facendoci commuovere- il dolore di perdere una figlia.
La saggista-ormai 77enne- parla della malattia mentale, del destino e delle fatiche e dei limiti del suo essere stata madre di una ragazza adottata. Con questo libro, non solo si “libera” di molti ricordi, ma si interroga anche sui comportamenti iperprotettivi dei genitori nei confronti dei propri figli. Da non perdere!

Pelle a pelle!

 

Care Mamme,
cosa sono i disturbi psicosomatici della pelle dei bambini?
Dermatiti atopiche, eczemi, crosta lattea ecc.. e consistono in disturbi corporei che “parlano” per il bambino.
In altre parole, quando l’ ansia o un altro malessere prendono il sopravvento senza che la menti sia in grado di elaborarli, è il corpo che li esprime attraverso questi disagi fisici fastidiosi.
Perché proprio la pelle? E’ l’organo forse più bersagliato durante l’infanzia poiché per le sue caratteristiche di sensibilità e delicatezza si presta a riflettere i disagi del mondo interno del bambino.
Queste inquietudini spesso dipendono da qualcosa che in qualche modo disturba le primissime relazioni caratterizzate dal contatto pelle a pelle e cioè quelle con i propri genitori.

Mamme… si canta!

 

Care Mamme,
MammeCheFatica vi consiglia…di cantare!

– E’ estremamente salutare;
– Sui bambini ha un effetto molto rilassante.

Ve lo garantiamo noi che con le canzoncine tutti i giorni incantiamo i vostri bambini.
Quando cantare? Sempre!

– E’ un’ ottima forma di relazione, di gioco e di comunicazione;
– E’ una forma di apprendimento, poichè attraverso il canto il piccolo impara nuove parole per arricchire il suo lessico;
– Una volta interiorizzata la capacità di cantare è una modalità da accompagnare ai momenti di gioco, di disegno o di tranquillità.

Provate e diteci cosa ne pensate.

Mamma, che sonno!! (parte II)

 

Perché il momento della buonanotte è sempre una lotta? Verso i due-tre anni i bambini incominciano a rifiutarsi di andare a letto anche se sono visibilmente stanchi. L’addormentamento per un bambino equivale ad una separazione dal mondo esterno, ma soprattutto dai suoi genitori. Oltre al timore di rimanere da solo al buio mentre la vita fuori dalla sua cameretta continua, c’è una paura più inconsapevole e profonda di non ritrovare al risveglio più nulla del suo mondo familiare. Come si può aiutare un bambino ad addormentarsi e a fronteggiare queste ansie? Raccontare una favola (che poi imparerete a memoria a furia di leggerla!) e dedicare qualche minuto al momento della buonanotte. Ma anche accendere una lucina accanto al letto, un carillon o un cd rilassante, lasciargli un peluche a cui è molto affezionato possono essere dei semplici suggerimenti per aiutarlo.

Mamma, che sonno!! (parte I)

 

I bambini anche molto piccoli sono sensibili alle sensazioni e alle emozioni dell’ambiente che li circonda, come se registrassero lo stato di serenità o di  tensione familiare.
È normale, dunque, che tutto ciò che si verifica durante la giornata si rifletta sul sonno e sui sogni. Se il clima che respira in famiglia non è rilassato, gli sarà più faticoso addormentarsi e sognare bene. Se invece il bambino dorme “troppo” può dipendere dal suo ritmo biologico o da una fase evolutiva particolare che sta attraversando in quel momento.
Situazioni specifiche che in qualche modo interferiscono con il sonno del bambino sono:

  • la crescita dei dentini;
  • lo svezzamento;
  • le visite pediatriche;
  • le vaccinazioni;
  • la nascita di un fratellino;
  • l’inserimento al nido;
  • alla materna;
  • un trasloco…ma anche le vacanze.

Come fare quindi se si sveglia nel cuore della notte piangendo?
L’unica soluzione è quella di consolarlo, rassicurarlo sulle sue paure, di giorno stargli  vicino, giocare con lui e parlargli in modo adeguato all’età per stemperare le ansie.

Mamme, che mostra!

 

Care Mamme, se avete un attimo di tempo per distrarvi dalle vostre fatiche, non perdetevi alla Fnac di Milano la piccola mostra di fotografia, dal titolo “Baby Blues”, di Guia Besana (ormai più famosa a Parigi che in Italia). La fotografa, mamma da poco, ritrae donne che diventano madri tra paure, incertezze e solitudine tipiche dei giorni nostri.

Litigare è un diritto dei bambini

 

MammeCheFatica ha letto per voi il libro di Daniele Novara “Litigare per crescere. Proposte per la prima infanzia.” (ed. Erickson) sul litigio infantile.
L’autore racconta in modo molto chiaro come i bisticci fra bambini spesso scatenano in noi adulti reazioni complesse, attivando emozioni forti e inconsapevoli che ci fanno intervenire alla ricerca di una soluzione. In realtà il litigio è un’ottima occasione per esercitare la propria libertà e autonomia, ma anche per imparare a relazionarsi con gli altri riconoscendo i propri limiti.
Daniele Novara, pedagogista del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) di Piacenza, afferma che i bambini sono “competenti nell’affrontare le proprie difficoltà e problematiche, e che il compito dell’adulto è aiutarli a fare da soli”. Assolutamente consigliato agli educatori!!

Genitori si diventa!

 

MammeCheFatica organizza un nuovo incontro rivolto ai neogenitori.

Questa volta faremo qualche riflessione insieme sui grandi sconvolgimenti pratico-emotivi che la nascita di un bambino comporta …

 Aspettiamo i genitori di bambini (0- 10 mesi) per fare due chiacchere tra una tisana e un dolcetto (e la possibilità di allattare qui il vostro piccolo)

Mercoledì 22 Febbraio 2012 ore 17,00

presso il Nido Famiglia La Pepita Via G. Severini, 5- 20138 Milano

Iscrizione obbligatoria (basta inviare una mail dalla pagina Contatti compilando il form)