Speciale Primi Mesi

A tutte le Pance e Pancioni in arrivo in questo periodo post pandemia dedichiamo una serie di Speciale Primi Mesi per accogliere al meglio non solo il neonato ma prepararsi mentalmente ad entrare in una nuova dimensione come neogenitori. Cercheremo di offrirvi dei suggerimenti pratici per affrontare al meglio la nuova quotidianità che andrete a costruire e una lista di oggetti dal nostro punto di vista psicopedagogico davvero utili e funzionali anche per favorire una miglior sintonizzazione con l’ambiente. Sapevate che il piccolo impiega del tempo (il primo mese di vita circa) per capire e realizzare di non essere più un ‘tutt’uno’ con l’utero materno? Il passaggio dall’ambiente uterino all’ambiente esterno è davvero complesso e delicato e necessita di un contenimento continuo, un senso di protezione importante da dare al piccolo. Per questo Lullalove ha creato il sacco nanna avvolgi bebè per offrire una maggior sicurezza anche quando il vostro neonato deve andare a nanna (il lettino è immenso..se avvolto nel materassino avrà la percezione di poter sentire i confini e richiamare alla mente il vissuto dell’esperienza uterina vissuta per mesi). E ‘comodo da posizionare sopra il lettino, nella carrozzina, sul fasciatoio o in braccio! Si si, avete letto bene! I neonati nei primi mesi di vita hanno tanto bisogno di stare tre le vostre braccia! Non abbiate paura di viziarli, hanno tutti il tempo poi per interiorizzare le regole anche sul sonno. Nel primo periodo di vita l’obbiettivo principale è la capacità di sintonizzarsi con il piccolo, capirne le sue esigenze primarie, soddisfarle, e poter creare una buona atmosfera tutti insieme grazie anche al prezioso aiuto del partner, che fa da trait d’union tra la figura materna e il piccolo. 

Ecco qui il nostro video sull’argomento. Buona visione!

Comunicare ai bambini: ecco come fare

 

Come fare a comunicare in modo chiaro ed efficace ai bambini specie se piccoli? Siamo sicuri che possano comprendere ciò che raccontiamo loro? Queste sono di solito le richieste più frequenti dei genitori alle prese con i bambini piccoli. In primis, parlare,verbalizzare e raccontare ai bambini ciò che succede, è fondamentale fin da piccolissimi. Certo i bambini a seconda dell’età potranno percepire il senso generale, attraverso il tono della nostra voce, poi quando saranno più grandi e avranno più strumenti a disposizione allora saranno in grado di capire tutto, ogni singola parola e non solo il senso generale. Con i bambini è utile una forma comunicativa chiara, semplice, e molto pratica. Quindi ricordatevi sempre di aggiungere dei riferimenti concreti attraverso l’uso di immagini o oggetti che possono avere di fronte. (la famosa frase “i genitori vanno al lavoro ad esempio è difficilissima da capire! Associate al lavoro il vostro PC o altro in grado di rappresentare almeno in parte ciò che volete dire). Se state parlando della scuola dell’infanzia, come scuola nuova per l’anno prossimo, portate i bambini davanti alla futura scuola: il fatto di memorizzare visivamente i dettagli offre una maggior sicurezza. Infine utilizzate i contrasti e gli scherzi: sono sempre graditi, e se si apprende in modo divertente,come dimostrano le ricerche, inevitabilmente vi sarà maggior attenzione e disponibilità nel ricordare ciò che ci viene insegnato. Questo vale anche per gli adulti eh, anche se poi spesso ce lo dimentichiamo..e rischiamo di diventare terribilmente pesanti!

 

E il piccolo Eitan?

 

Ci stavamo chiedendo: “che ne sarà del piccolo Eitan un domani quando si riprenderà?”.  Come potrà ricostruire una sua vita normale e infanzia felice nonostante tutto il peso con cui dovrà convivere e conciliarsi? E i compleanni della sua mamma, del suo papà e della sorellina? Che ne sarà di lui e della zia che se ne farà carico, quando l’attenzione mediatica non sarà più incentrata su di loro? Gli auguriamo veramente con tutto il cuore di poter trovare tanto affetto e senso di protezione che gli permetta di capire che non è colpa sua, che potrà ,con uno sforzo titanico,ricostruire tutti i pezzetti di vita condivisi con loro e tenerli con sé. Gli auguriamo di trovare una Comunità forte, compatta e consapevole che gli possa dare tutto ciò di cui ha bisogno soprattutto nei momenti di solitudine più critici. Perché è vero che si chiama Eitan, che in ebraico significa coraggio, ma qui deve esserci il coraggio di tutti che in qualche modo se ne fanno carico. Perche’ su quella funivia (Stresa-Mottarone) in quel momento,poteva esserci ognuno di noi. Non dimentichiamocelo.

 

 

 

 

Saper dare dei limiti al mio bambino

 

Saper dare dei limiti al mio bambino e non concedergli tutto e’ un atteggiamento fondamentale in educazione ma si tratta di qualcosa di molto difficile da più punti di vista: è complicato spiegarlo, è complicatissimo metterlo in atto nella pratica quotidiana. Di solito quando il bambino (24-36mesi) piange molto, l’adulto cerca in tutti i modi di accontentarlo e assecondare il piccolo. È molto difficile e frustrante assistere di fronte ad un bambino che si dispera per qualcosa. Ma vi garantiamo dal nostro punto di vista psicopedagogico che è proprio in questi momenti che il vostro bambino ha bisogno del vostro limite e confine meglio se esplicitato con un forte abbraccio, che sappia contenere tutte le sue preoccupazioni nonché angosce. In questo preciso momento non serve parlare, serve rassicurare. Dopo in una seconda fase, recuperata la calma si affronta ciò che è successo senza senso di colpa, senza arrabbiarsi con il bambino, incentrando l’attenzione  invece sul suo comportamento e mantenendo un tono di voce calmo e non giudicante: il bambino impara e apprende dai nostri gesti, ricordiamocelo sempre.

Qui trovate il video! 

*Info e prenotazioni: info@mammechefatica.it vi aspettiamo per nuovi consulti preventivi per seminare bene nella prima infanzia e poter raccogliere e gettare le basi per una buona preadolescenza!  Le parole di B.Bettelheim ci sembrano le più indicate:  “La sicurezza del genitore circa il suo essere genitore sarà l’origine della sicurezza del bambino in rapporto a se stesso”.

 

La funzione materna

Il ruolo e la funzione materna vanno celebrati ogni giorno e non solo il 9 Maggio!  Funzione primaria nel processo di cura e di crescita dei propri piccoli, mediante la capacità nutritiva (non solo fisica ma soprattutto mentale). Quella capacità del prendersi cura, di preparare, accudire, allestire e mentalizzare lo sviluppo del bambino. Alle Mamme auguriamo di essere: abbastanza forti per poter tenere un po’ tutto insieme, abbastanza fragili per riuscire sempre a sorprendersi. Fatevi aiutare da tutti, non caricatevi tutto il peso sulle vostre spalle perché un figlio deve essere visto come figlio della Comunità Intera e ognuno può dare il suo contributo. Fermatevi ogni tanto: chiedetevi come state, osservatevi. Condividete e fate rete, mettete a disposizione le vostre risorse. Ricordate che non è importante non cadere mai, ed essere infallibili o wanderwoman, piuttosto sapersi rialzare e reinventare nel tempo a seconda delle necessità. Il mito della Mamma Perfetta che tanto piace alla pubblicità non esiste, e non ha neanche senso: il bambino per crescere non ha certo bisogno di perfezione, piuttosto di sentirsi amato e pensato da piccolo come da grande. 

  • Per dirla con un profumo: Mylo di Laboratorio Olfattivo e Histoire d’Oranger di Artisan Parfumeur. Etoile di Fragonard (per le mamme under 35!) Parola di 50 ml  Profumi di Nicchia Milano!
  • Per un bijoux di design: Nous Atelier!
  • Per delle pantofole indoor e outdoor: le Friulane di More and More!
  • Per leggere insieme: “Il pisolino delle Mamme” ediz. Clichy libro delizioso che racconta con saggezza tutte le fatiche quotidiane delle Mamme!

 

Tempo per sé per ricaricarsi senza sensi di colpa

 

Per mantenere un certo equilibrio psicofisico è fondamentale sapersi ritagliare dei momenti e degli spazi per sé senza doversi giustificare e senza sensi di colpa verso i bambini: saranno felici anche loro nel poter ritrovare dei genitori sereni e disponibili a giocare e passare dal nascondino alla partita a shangai o tris a seconda dell’età. Sappiamo bene quanto è difficile per un genitore in particolare, avere del tempo a disposizione..ma si tratta di un impegno verso sé stessi e gli altri per poter ritrovare un po’ di energia e di disponibilità a giocare con entusiasmo con i propri bambini e poterli osservare con la giusta distanza. Coltivare un hobby,una vecchia passione accantonata, l’attività fisica, una passeggiata, una piega, un gelato,una telefonata: qualsiasi cosa vi faccia stare bene e recuperare un po’ di tranquillità e serenità da poter riportare anche a casa. Non e’ facile per la figura materna sganciarsi senza sensi di colpa soprattutto quando i bambini sono molto piccoli ma si tratta di un esercizio di autonomia e di sintonizzazione con sé stessi fondamentale per poter stare bene con gli altri e trovare un proprio equilibrio pensando a tutti i momenti in cui si viene assorbiti e coinvolti dai bisogni dei piccoli mettendo da parte i propri.

 

Fatica a tornare all’asilo e a scuola…

In questi ultimi giorni parecchi bambini di età diverse stanno avendo un po’ di difficoltà nell’accettare di tornare a scuola, al nido e all’asilo. Nonostante l’entusiasmo nella ripresa, ora si è in una fase controvoglia dove è tutto un po’ difficile. Certo, quest’anno è stato veramente tormentato in termini di chiusure e riprese per tutti anche per i bambini, ma ad ogni modo come possiamo aiutarli a superare questo momento e a godersi poi il resto della giornata? Sappiamo bene che quando sono insofferenti, lo sono tutto il giorno, e del resto tutti ne risentono: i genitori in primis si preoccupano, il nervosismo aumenta e il piccolo piange sempre di più. Perché anziché ripetere “Forza devi andare all’asilo che poi ci vediamo e andiamo al parchetto”, non inventiamo una storia su misura con un personaggio che può attirare la sua attenzione (un grande animale, una bambola, o uno gnomo) che- guarda caso- non vuole proprio andare a scuola in questi giorni, fa fatica a svegliarsi, a vestirsi, dice sempre di No, neanche la colazione con il latte e cacao che aspettano sempre tutte le mattine gli piace più…un vero disastro!..e se poi pensa di tornare in classe…al solo pensiero vogliono scappare via. Raccontare e costruire storie con i bambini è un vero toccasana e funziona moltooo di più che non ripetere a loro tutte le mattine che “tanto dobbiamo andarci”. E’ un modo per fare capire che anche gli altri possono avere le nostre stesse difficoltà e che queste ultime possono essere superate.

 Provate e se volete raccontateci la vostra! 

Etichettiamo con Stikets!

Imparare ad acquisire sempre più autonomia nella gestione del tempo e dello spazio è un obiettivo importante per un bambino perché significa sentirsi grande e inevitabilmente più libero anche nelle decisioni e nei movimenti. Oltre a ciò, è importante anche abituarlo a riconoscere i propri oggetti e indumenti e soprattutto ad averne cura. Con l’utilizzo delle etichette personalizzate Stikets il piccolo può iniziare a individuare il proprio nome e i vari colori visualizzandoli con facilità. Il fatto di etichettare giochi ed effetti personali per evitare di perderli o confonderli, soprattutto se si frequenta il nido o l’asilo, è un modo pratico e funzionale, non solo per le mamme, ma anche per il bambino, che, in modo divertente, impara a riconoscere e a lasciare una traccia di sé. L’utilizzo di Stikets su vari oggetti, tra cui indumenti e giochi, permette al bambino di individuarli con immediatezza e di cercare di mantenere un certo ordine, (anche se ciò rappresenta al momento più un bisogno e una necessità dell’adulto). Le etichette Stikets rappresentano un modo per responsabilizzare il bambino verso i suoi giochi/oggetti di casa, ma soprattutto di scuola. Non sembra, ma, se fin da piccoli si acquisisce una certa mentalità organizzativa, poi sarà più facile districarsi da grandi nell’ordine pratico e mentale. Potersi divertire nel tempo libero e ‘giocare ad etichettare’ le proprie cose e indumenti è un modo per loro di prendere confidenza con gli oggetti, iniziare ad averne cura e provare a metterli in ordine secondo un primo loro criterio di gioco. Provare a mettere le etichette anche sui vestiti e travestimenti con l’aiuto di un adulto- sono termoadesive, basta una passata veloce con il ferro e rimangono attaccate!- è un’attività sempre apprezzata dai bambini che hanno bisogno di trasformarsi e utilizzare la creatività per crescere e sperimentare nuove dimensioni. Noi abbiamo provato il pack a tema animali di diverse dimensioni con 4 colori e ben 114 etichette personalizzate con il nome della bambina: è stata senz’altro una bella sorpresa per lei vedere di poter categorizzare tutti i suoi oggetti più cari (zainetto dell’asilo compreso!). Anche le lavagnette adesive sono piaciute un sacco per poter iniziare a fare i primi disegni su una superficie diversa dal solito!

N.B. Solo per i nostri followers e per le realtà educative con cui collaboriamo c’è uno sconto del 15% scrivendo FATICA15 valido fino alla fine di aprile : non sarebbe un’idea originale approfittarne per un regalo in occasione della Festa della Mamma?!?

Buon divertimento anche a voi!

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La Scuola? Aiuta a pensare…

Magari anche voi eravate in ascolto della bella trasmissione “Quante Storie” in onda ogni giorno all’ora di pranzo su Rai 3. Magari anche voi avete ascoltato le belle parole della celebre scrittrice Dacia Maraini a proposito della Scuola.” Manca l’affetto e l’amore per la Scuola”. L’autrice invita tutti a riflettere sul fatto che è vero che sta andando un po’ tutto male, ma c’è ancora qualcosa da valorizzare e sul quale puntare. Ad esempio, anche noi confermiamo con piacere che sono tanti gli insegnanti, le educatrici e gli educatori che conosciamo che ogni giorno svolgono sul campo un lavoro straordinario con i bambini e i ragazzi. Anziché distruggere e criticare, perché non seguiamo il suo invito nel provare ad osservare anche gli aspetti positivi della nostra Scuola? Perché dunque non proviamo anche ad amarla e a rispettarla un po’ di più? Anche perché se non siamo noi a compiere questo gesto come potremmo pensare che i nostri bambini e ragazzi possano apprezzarla e farla loro? ” La scuola è il luogo dove l’insegnamento diventa struttura, la famiglia è un’altra cosa, ma la Scuola aiuta a pensare”, ribadisce Dacia Maraini. Ci auguriamo che queste parole possano toccare il cuore di altrettanti insegnanti ed educatori e fare in modo che possano essere più contagiose possibili, perché poter incontrare degli insegnanti in gamba è un dono che poi ci si porta dietro per tutta la vita!

Si ricomincia: che emozione!

 

Finalmente si ricomincia! Mercoledì 7 Aprile riapriranno gli asili e le scuole (fino alla prima media) in tutte le regioni, rosse incluse. È un segnale importante per tornare a dare un po’ di respiro anche alle famiglie che ancora una volta si sono occupate H24 dei figli. Siamo convinte che i bambini e i ragazzi siano contenti ed emozionati di poter tornare in presenza! Non preoccupatevi però se notate qualche segnale di ansia la sera prima o la mattina stessa: ritrovarsi in video con la  DAD non ha lo stesso effetto del rivedersi di persona, mettiamo in conto che possa emergere un po’ di ansia da prestazione anche tra i preadolescenti. Per i piccoli del nido potrebbe esservi un momento iniziale di disorientamento, giusto il tempo di riconoscere il volto delle Educatrici, le loro voci e l’ambiente di gioco. Siate saggi nel rassicurare i bambini e al momento indicato salutarli in modo deciso e convinto anche se dovessero piangere e faticare ad accettare di entrare. I bambini sanno comunque riconoscere subito il contesto che li ha accolti, gli spazi, il gruppo dei pari, i giochi. Avranno voglia di stare insieme e ricostruire la routine e l’atmosfera che tanto gli è mancata in questo lungo letargo.  Sara’ fondamentale per tutte le fasce d’età potersi ritrovare, giocare, cantare e perché no anche litigare finalmente INSIEME..