Me lo compri?….

“Me lo compri?! Ti prego, ti preghissimo..” è un’ altra frase che sentiamo spesso tra i bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni. Di solito si tratta sempre di gadget, sorpresine, giornalini o dolcetti. È interessante notare l’ atteggiamento di entrambe le parti: il bambino compie la sua richiesta e vince (la maggior parte delle volte) e di solito utilizza la tecnica dello sfinimento! Insiste talmente tanto che l’adulto finisce per accettare ed eseguire la richiesta. Mammechefatica invita i genitori a mediare e ogni tanto provare anche a dire: “No”, senza remore o sensi di colpa. Non si può sempre (semprissimo) volere tutto. Questo esercizio è importante anche per i bambini: abituati ad avere sempre TUTTO e subito sperimentano e allenano il senso della frustrazione e dell’attesa. Se fosse difficile o impensabile, provate ad andare per gradi come per tutte le cose. Non si tratta di essere cattivi o severi. Si tratta semplicemente di dare dei limiti e rispettare quanto stabilito, così facendo tutto avrà un nuovo sapore: come tutte le cose desiderate saranno ancora più belle!

Avanti tutta Parents!

Cinque comportamenti da evitare quando i figli non mangiano

Quando i bambini, di qualunque età, si oppongono tenacemente nel mangiare alcune pietanze o dimunuiscono notevolmente la quantità di cibo ingerito, fanno preoccupare molto i genitori, talvolta anche spiazzati, arrabbiati e delusi. Ecco cinque suggerimenti per alleggerire il clima pesante che spesso si crea a tavola tra adulti e bambino:

  • non forzare, nè obbligare il bambino a mangiare
  • evitare di fare ricatti affettivi (“Se non lo mangi, la mamma non ti vuole più bene”)
  • non fare confronti con fratelli o altri bambini
  • non cercare di distrarlo con tv o tablet
  • non preparare alti piatti da far scegliere al bambino al posto del primo proposto

E’ importante inoltre non sottovalutare questi segnali, perchè non si tratta di semplici “capricci”. Si potrebbe infatti trattare di una manifestazione di un disagio nel bambino da osservare e comprendere, eventualmente anche con l’aiuto di un professionista serio e competente.

E’ tutto mio!?…..

Quante volte abbiamo sentito la frase: “è  tutto mio”?! Noi tantissime volte..ma ogni volta, con ogni bambino è sempre affascinante osservare il tipo di reazione. Di solito il bambino in questa fase manifesta tutta la sua onnipotenza e mostra all’adulto le sue competenze (talvolta anche minatorie) sottoforma di capricci e segni di opposizione. Crediamo sia importante, in questo periodo, accettare e accogliere i segnal di sfida, non in modo passivo (“vuole fare così poverino è piccolo”), piuttosto attivando un atteggiamento di ascolto in grado di interagire e offrire al bambino un limite di cui ha bisogno. Non è sempre “tutto tuo”, il nostro obbiettivo è anche quello di insegnare a cedere e a dare per il puro piacere, senza nulla in cambio! È importante che i piccoli possano confrontarsi con altri pari e sperimentare il senso del “mio” e del “tuo”, talvolta accompagnati dalle figure adulte in grado di proteggere e mediare, ma anche apprendendo dall’ esperienza data dalla semplice convivenza. Come tutte le cose, si tratta di fasi di crescita che attraversano tutti i bambini, sta a noi adulti saperle osservare e attribuirgli il giusto peso. Spiegate e verbalizzate sempre ai bambini le vostre azioni, così facendo impareranno col tempo a capire ciò di cui state parlando. È difficile a 12-18 mesi cedere i propri giochi e aspettare pazientemente che l’interlocutore di fronte non li tocchi! È più facile e istintivo urlare: “Mio!!!!” Per evidenziarne bene il possesso e delimitare meglio i confini…

 

 

 

 

 

 

 

Via il pannolino! Sì, ma il water fa paura..

Quando arriva il bel tempo e le giornate d’estate, si sa, i genitori previdenti iniziano ad insegnare ai bambini a controllare gli sfinteri in vista del passaggio alla scuola materna previsto per Settembre. Ma come evitare le “battaglie” per togliere il pannolino e far provare ai bambini il vasino o il water? Una soluzione magica, che vada bene per tutti, purtroppo, non esiste, ma proviamo a darvi qualche suggerimento per rendere la situazione meno problematica possibile:

-presentare la novità come un gioco, non un’imposizione

-scegliere un periodo di tranquillità e spensieratezza, non in concomitanza con episodi particolari (quali la nascita di un fratellino, un trasloco, una malattia o una separazione)

-non insistere se il bambino sembra spaventato o non pronto al passaggio

-non parlare delle sue eventuali diffcioltà con altri adulti davanti a lui

-non fare confronti con fratelli/amici

-non avere troppe ansie da prestazione: il bambino lo sente e si irrigidisce

Tutti attraversano questo momento di passaggio, chi con facilità, chi con qualche inciampo: siamo tutti diversi! L’importante è che gli adulti intorno al bambino lo facciano sentire accolto in ogni caso. In bocca  al lupo!

Quanto le esperienze di vita incidono sullo sviluppo del bambino?

Lavorando ormai da anni con bambini e genitori ci accorgiamo di quanto le primissime esperienze di vita, anche prenatali dei genitori incidano sullo sviluppo futuro del bambino. Lo stato d’animo della madre durante la gravidanza, la relazione di coppia, la presenza o meno di un partner, i lutti, le ospedalizzazioni, le separazioni e i grandi cambiamenti influenzano molto la crescita dei bambini. Le emozioni vengono percepite molto intensamente dal neonato e si riflettono sul suo comportamento, sulla sua personalità e sul suo modo di relazionarsi con gli altri quando sarà più grande. Ma quindi, se per sfortuna ci dovesse capitare qualcosa di brutto, il neonato sarà influenzato e traumatizzato per tutta la vita? Per fortuna non è tutto già scritto, noi abbiamo gli strumenti per evitare che il bambino cresca con un malessere, lui stesso può avere la resilienza necessaria per affrontare gli ostacoli, noi tutti possiamo farci aiutare per superare i problemi e una speranza c’è! L’importante è interrogarsi, mettersi in discussione, essere consapevoli, non rimanere da soli con il proprio male ed eventualmente rivolgersi a un professionista competente.

Per saperne di più: MammeCheFatica suggerisce la lettura di: “Professione bebè” di B. Cramer ed Boringhieri

Il tono della voce..

Che tono utilizzare con i bambini piccoli? Sarebbe meglio un tono di voce basso, in grado di emanare tranquillità e infondere fiducia. Tenendo sempre un tono di questo tipo, i bambini si abituano di conseguenza e intuiscono che non serve urlare o alzare la voce per farsi notare o imporre le proprie idee. Quando state con i vostri bambini vi suggeriamo di offrirgli delle cose da fare onde evitare di avere un tono troppo ansiogeno nei loro confronti. Anche se sono piccoli devono avere a disposizione uno spazio e un tempo in cui imparano a giocare in modo autonomo (con il proprio corpo, la propria voce, ad esempio) e senza la presenza assillante dell’ adulto. Tante volte siamo noi a non volerli lasciare fare…no?! Eppure il compito di ogni genitore secondo un proverbio canadese consiste proprio nel dare le ali per volare e le radici per restare saldi…sta all’ adulto trovare un giusto equilibrio.

Possiamo garantire per esperienza che parlare ai piccoli in modo calmo e rassicurante è più efficiente che urlare o sfidarli con minacce poco coerenti. Quindi sottovoce vi diciamo: “Forzaaa proviamoci tutti!!!!”

 

Il Campus? Col Metodo Berlitz…

logoTra meno di un mese finisce la scuola…ma per fortuna entrano in gioco i Campus Estivi un’ ottima soluzione per i genitori alle prese con i figli che ahimè saranno in ufficio con l’ aria condizionata…

Mammechefatica vi propone i Campus col Metodo Berlitz, centro col quale collaboriamo. Ci piace la loro proposta: settimane organizzate in Umbria per bambini e ragazzi (suddivisi per fasce di età) scandite dalla lingua inglese. In fondo non c’ è bisogno di andare lontano..l’ importante è poter acquisire un buon accento e una buona fluency grazie ai motherstongue che gestiscono le lezioni e i laboratori. Ne parliamo perché si tratta di un inglese non competitivo, incentrato sulla dimensione ludica che favorisce la socializzazione e il piacere di stare insieme.

Per info e dettagli date un occhio al banner qui accanto. Forse siete ancora in tempo!

Have a good time!

 

Benvenuto LovetheSign!

Mammechefatica presenta con grande piacere una nuova collaborazione con il sito LovetheSign, un portale che si occupa di Design e di oggettistica anche per bambini. Qui a lato troverete il banner con il codice sconto per gli interessati.

Perché ci piace: apprezziamo da tempo LovetheSign, una realtà giovane e dinamica che si è affermata sul mercato italiano e straniero per la scelta di pezzi particolari e per il rapporto qualità/prezzo. Ci piace l’ idea di ampliare i contatti e le prospettive presentando anche dei complementi d’ arredo dedicati alla prima infanzia e non.

Abituare il bambino fin da piccolo ad utilizzare dei materiali scelti e pensati signica offrirgli la possibilità di giocare in modo speciale e poterne apprezzare il senso anche da adulti. Unire e abbinare degli oggetti semplici ad altri più elaborati sia in casa sia in asilo troviamo sia una bella opportunità… come ci aveva spiegato Bruno Munari tanti anni fa (quando eravamo piccole) nei suoi primi laboratori a Milano!

P.s. il banner di LovetheSign qui accanto contiene un codice sconto: approfittiamone!!

 

“Noi ci vogliamo bene” di Marco Bianchi..

Questa mattina in occasione della Moms Week promossa da Fattore Mamma e Periodo Fertile  presso il Westin Palace di Milano abbiamo parlato e discusso di varie tematiche dal nostro punto di vista psicopedagogico. Abbiamo avuto il piacere di conoscere anche l’autore di “Noi ci vogliamo bene” – Ed. Mondadori Marco Bianchi (divulgatore scientifico del team di U.Veronesi).

Perchè ci piace: abbiamo apprezzato il libro (stile fresco e piacevole da leggere!) perchè tratta di temi a noi molto cari (la funzione del cibo e del nutrimento come atto d’amore dal periodo della gravidanza allo svezzamento e oltre). Il libro parte dal racconto autobiografico dell’autore (la ricerca di un figlio, il concepimento e la gravidanza) con una serie di spunti e inserti tecnici e una parte di ricette finali che crediamo siano un valido strumento a livello pratico per tutte le mamme e i papà in azione!

Perchè ne parliamo: ne parliamo con piacere poichè abbiamo ascoltato il suo racconto e la sua testimonianza dal vivo e ci piace l’idea di condividerla con tutti voi. Utilizzare un tipo di alimentazione sana e consapevole crediamo sia il primo vero passo per volersi e volere bene davvero. Imparare a concentrarsi su quello che mangiamo, facendo delle scelte e privilegiando alcuni alimenti è un’azione fondamentale da trasmettere anche ai bambini che fin da piccoli imparano proprio dai nostri gesti.

p.s. MammeChefatica per la cena di domani sera proverà la “Crema di cavolfiore e riso basmati” che trovate a pag. 192 del libro di Marco!

Una piacevole lettura a tutti!

 

Diventare madri e affrontare responsabilità e sensi di colpa

In occasione della Mom’s week organizzata da Fattore Mamma, MammeCheFatica propone due eventi gratuiti per condividere insieme le difficoltà del ruolo materno oggi, conciliando famiglia, lavoro e spazio per sè.

Vi aspettiamo numerosi Venerdì 6 Maggio potete ovviamente portare anche i vostri piccoli!

-alle 10,30 presso The Milk Bar in Via Conca del Naviglio, 5

iscrizione obbligatoria a: info@mammechefatica.it

-alle 15,00 presso il negozio Prenatal di Corso Buenos Aires 28
Iscrizione obbligatoria presso lo store o al numero di telefono: 02-29536383