Una brava Tata..

 

Una brava Tata o Babysitter deve essere sicuramente una persona affidabile che emana  un forte senso di responsabilità. Questo è il primo punto da cui partire. Dopo il fattore sicurezza, è importante che si tratti di una figura solare, in grado di coinvolgere il bambino in una serie di attività e pensieri adatti alla sua età, sfruttando materiali di recupero, costruendo ed inventando storie. Dare un senso al proprio lavoro è utile per tutti i componenti coinvolti nella relazione: per il bambino, che impara e scopre cose nuove, per la tata, che utilizza il tempo (a volte sembra  infinito) e per la figura genitoriale che vede che si è creata una atmosfera armonica. Le Tate e BabySitter devono imparare a stabilire un rapporto empatico con il bambino, senza timore di dare dei giusti limiti e piccole regole chiare condivise con la famiglia. Crediamo da sempre che un buon rapporto di fiducia  con i genitori e con la figura di riferimento materna sia fondamentale per mantenere una buona relazione anche con il bambino.

E voi cosa ne pensate?

 

 

 

 

 

Hammam Acquamadre: anche con i bambini..

 

Oggi vi parliamo di un posto nel cuore di Roma, dietro Largo Argentina, nella “piazzetta delle Tartarughe”, che ci ha affascinato molto: si tratta dell’Hammam Acquamadre. Un luogo dove potersi rilassare e concedersi il lusso di non pensare! Sarete immersi in un’ atmosfera d’altri tempi dove il tempo scorre tra tiepidarium, calidarium e frigidarium. Tre momenti in cui prendersi cura del proprio corpo tra mani esperte.

Perche’ ci piace: si tratta di un posto speciale, adatto a chi vuole farsi un regalo o trascorrere del tempo in modo diverso. L’Hammam Acquamadre offre anche la possibilità ai bambini accompagnati da un genitore di entrare gratuitamente il primo martedì del mese. (Bambini fino a 4 anni di età, mentre dai 5 ai 10 anni è previsto uno sconto del 50% ). Ci sembra una bella idea da proporre per abituare i bambini a sperimentare luoghi nuovi e particolari in cui imparare a prendersi cura del corpo, in silenzio, ascoltando il ritmo dell’acqua che scorre.

Dove si trova: l’hammam Acquamadre si trova in via S. Ambrogio 17, a Roma, in pieno centro. Consigliamo sempre di prenotare, anche per quanto riguarda i massaggi e i trattamenti estetici. Da non perdere la maschera d’argilla arricchita con olio alla rosa adatta anche alle pelli sensibili o un impacco al burro di karité.

 

Conta la quantità o la qualità?

Quanti genitori incontriamo in difficoltà rispetto a ciò che si sentono dire da altri (amici, colleghi, parenti..) su come stanno con i loro bambini. Il giudizio degli altri, anche se in buona fede, è in grado di ferire molto i genitori più fragili. Ci teniamo a ribadire che il senso di colpa dei genitori che lavorano tanto nei confronti dei loro bambini non aiuta il legame con loro, anzi, rischia di fare qualche danno. Certo, più ore si trascorrono insieme, più la relazione si rafforza, ma se anche il tempo fosse poco, è importante che sia di qualità. Con questo termine intendiamo dire che non bastano tante ore per dire di aver creato un buon legame o di essere un buon genitore, ma dipende tanto da cosa si fa insieme, da come si sta. Passare le ore davanti ad una Tv o un tablet è ben diverso dal fare un gioco insieme, leggere una storia, fare una passeggiata o la pasta per la pizza. Senza pretendere di fare grandi cose, né di spendere soldi, un piccolo gioco condiviso in cui anche l’adulto davvero si diverte e torna un po’ bambino è un gran regalo che potete fare a vostro figlio e a voi stessi!

Troppa tecnologia fa male..

Il dibattito è caldo in questi giorni sull’utilizzo o meno dello smartphone a scuola, dato che ormai si tratta di un oggetto indispensabile per le giovani generazioni. Per quanto riguarda i bambini invece vi invitiamo caldamente a non esagerare e a fare in modo che non acquisti un valore fondamentale.  È triste osservare come i bambini fin da piccolissimi riescano a maneggiare e subire il fascino di questi oggetti, ma la colpa non è certo loro..si tratta di una colpa sociale che riguarda e coinvolge noi tutti. Ormai il continuo bisogno di guardare il telefono, maneggiarlo e navigare è talmente un gesto automatico e naturale che è difficile stabilire un limite per i più piccoli. Perché non dovrebbero utilizzarlo se sono circondati da una comunità adulta che vive perennemente al telefono? Dovremmo riflettere insieme e impostare delle regole sociali condivise in grado di aiutare i bambini e gli adolescenti a capire quanto sia nocivo e dannoso l’utilizzo dello smartphone che in qualche modo ci allontana dal resto del mondo e ci fa dimenticare il piacere di stare insieme. Purtroppo dovendo essere realisti in tanti casi è ormai troppo tardi..ma non perdiamo mai la speranza né la volonta’ di un cambiamento. 

 

 

Inserimento: cinque da cose da sapere prima di iniziarlo

E’ tempo di inserimenti al nido e alla scuola d’infanzia e sappiamo bene le emozioni che può scatenare questo periodo. Dunque abbiamo deciso di darvi 5 informazioni che noi riteniamo basilari per affrontare al meglio questo momento.

  1. Il distacco dalle figure genitoriali è un momento importante, delicato e molto soggettivo quindi non lasciatevi influenzare dai commenti degli altri. Voi e il vostro bambino siete diversi da tutti gli altri e potreste avere reazioni diverse: è inutile fare confronti (anche tra fratelli!).
  2. Alla base di tutto ci dev’essere fiducia nel servizio, nelle educatrici, in chi lo coordina, ma anche nelle risorse del vostro piccolo: se ci credete davvero, ce la farà!
  3. Fate tutte le domande possibili a chi si prende cura del vostro bambino: meglio non trattenere nulla ed essere confortate, se necessario.
  4. Non abbiate fretta, ci vuole tempo. Meglio seguire i suggerimenti delle educatrici, rispettando i tempi del bambino per evitare che dopo mesi si debba tornare al punto di partenza.
  5. Il pianto del bambino al momento del distacco è una reazione assolutamente sana che spiega un normale legame di attaccamento.

In bocca al lupo!!!!

Non venerateli troppo..

Approfittate dell’estate per ritagliarvi qualche minuto in silenzio e osservare il gioco o l’attività che sta compiendo il vostro bambino o nipotino, possibilmente senza intervenire.(non è facile, ma provateci!). L’intervento dell’adulto muta inevitabilmente il naturale svolgimento dell’azione ludica in corso. Osservare i bambini giocare di tanto in tanto è importante poiché scandisce il passare del tempo, possiamo notare le piccole conquiste e i progressi fatti finora. Osservarli però non significa venerarli a tutti i costi e dover anticipare loro ogni parola o oggetto senza motivo, riempirli di giochi e merendine col disperato tentativo di riempire ogni vuoto possibile, oppure assecondarli evitando ogni possibile scontro. Le vacanze, dal nostro punto di vista psicopedagogico, servono anche a questo. Avendo più tempo a disposizione perché non concedersi il lusso di provare a creare delle occasioni di cambiamento anche nel rapporto con i figli?!

Buon lavoro educativo!

Equilibrio fra corpo e mente

Non parliamo di qualcosa di ascetico, né di spirituale, ma di aspetti della quotidianità che a lungo andare hanno effetti sul bambino e sulla sua armonia tra un corpo in movimento e una mente pensante. Nel nostro lavoro quotidiano con i bambini,soprattutto della fascia 0-6 anni, ci accorgiamo di quanto alcuni di loro non abbiano raggiunto questo equilibrio, ma abbiano sviluppato maggiormente, un aspetto, a discapito dell’altro. Osserviamo, ad esempio, bambini molto rapidi, agilissimi, che corrono e si arrampicano ovunque, ma che non sono in grado di mantenere la concentrazione su un libro per più di qualche minuto, o ancora bambini che, al contrario, hanno un’ottima proprietà di linguaggio, una notevole vivacità intellettiva, ma che hanno paura a incontrare la fisicità propria o altrui e prediligono il rapporto con l’adulto, più stanziale e meno attivo fisicamente. In contraddizione quindi con la  nostra epoca dove non c’è mai tempo, ma bisogna fare le cose in fretta perché “Il tempo è denaro” e non c’è spazio per l’errore o il dubbio, MammeCheFatica suggerisce invece di rallentare, di prendersi del tempo, anche per sbagliare. Perché solo se si è caduti si può imparare a rialzarsi. Quindi noi adulti dobbiamo stare attenti a non anticipare i tempi dei bambini, a non accelerarli, ma attendiamo fiduciosi senza sostituirci a loro e tolleriamo insieme le piccole/grandi frustrazioni della crescita. Solo così possiamo favorire un buon equilibrio tra il corpo e la mente e una crescita globalmente armonica. C’è il bambino che impara prima a camminare e solo più tardi a parlare o viceversa, ma ognuno ha il diritto di veder rispettati i suoi personali tempi di crescita.

I nonni: preziosa risorsa

I nonni costituiscono un valido aiuto nella gestione dei nipotini, in particolare se piccoli. Sono una risorsa preziosa e contribuiscono alla gestione della famiglia come possono. Dal nostro punto di vista psicopedagogico è importante e saggio definire i compiti e in che cosa possono contribuire onde evitare fastidiose invasioni di campo che creano scompiglio in famiglia. Molto spesso i genitori rivendicano ai nonni di viziare troppo i nipotini o concedere loro troppe cose ma i nonni, non devono occuparsi della gestione pedagogica, piuttosto hanno il piacevole compito di tramandare il senso delle tradizioni, di raccontare il loro vissuto e di giocare con i nipotini e leggere loro tante storie. I nonni mirano al lato ludico, al piacere di vedere crescere i figli dei loro figli e offrono alla nuova famiglia un aiuto notevole anche dal punto di vista economico! Non sono di corsa, hanno un rapporto con il tempo più equilibrato e hanno aspettative diverse da quelle dei genitori.

A tutti i nonni che conosciamo e abbiamo incontrato in questi anni va tutto il nostro riconoscimento!

 

“Forza, vestiti: è tardi!”

“Quante volte vi sentiamo pronunciare queste frasi la mattina presto! Siamo d’accordo, anzi d’accordissimo, sul fatto di aiutare i bambini a fare da soli (seguendo il motto montessoriano) ma questo è valido nel momento in cui predisponiamo per tempo tutto il necessario e li prepariamo a svolgere in autonomia le prime mansioni. Non possiamo pretendere che si vestano in due minuti e che scelgano dall’armadio i vestiti (altrimenti qualcuno sceglierebbe il costume da bagno o il tutù da ballerina anche in pieno inverno!). Vi consigliamo di preparare con loro i vestiti la sera prima per iniziare a responsabilizzarli e far capire loro dove posizionarli. (se i bambini sono piccoli è bene utilizzare una cesta o un contenitore sistemato vicino al letto in modo che possano prendere i vestiti scelti da soli). L’ esperienza del vestirsi da soli fin da piccoli è una delle prime conquiste. Aiuta a gestire la frustrazione e migliora il senso pratico e organizzativo. È ovvio che se li vastissimo noi faremmo prima, ma crediamo sia giusto lasciar loro uno spazio d’autonomia fin dai 15-24 mesi per far capire loro come si fa e poter imitare nel tempo.

Forzaaa che è tardi!

 

Il tempo con i Nonni…

MammeCheFatica dedica questo post ai Nonni. Al loro tempo trascorso con i loro nipotini. A tutti quei momenti preziosi in cui riescono magicamente a venire in aiuto. I nonni, rappresentano un valore fondamentale per la famiglia. Hanno il compito di tramandare le proprie origini e di raccontare così il tempo vissuto in una modalita’ tutta loro che i nipoti sanno apprezzare e condividere implicitamente.

I nonni di solito non hanno la funzione educativa e di conseguenza trascorrono il tempo con i nipoti in modo più rilassato rispetto ai loro figli ad esempio, anche se suggeriamo sempre di porre dei limiti e delle regole condivise per fare in modo che i piccoli non se ne approfittino! Ogni tanto è giusto sgarrare, ma solitamente è importante ascoltare e farsi rispettare reciprocamente dal proprio nipotino, indipendentemente dall’età. (Tanti nonni fanno i salti mortali per assecondare il piccolo, non farlo piangere, e cercare in tutti i modi di offrigli tutto ciò che desidera..) Per stare bene e trascorrere insieme un buon tempo crediamo sia fondamentale sintonizzarsi sui bisogni del piccolo osservandolo e contribuendo in modo attivo alla sua crescita.