Baby veline? No, grazie!

 

concorso di bellezzaSempre più spesso vediamo bambine, anche molto piccole, vestite in modo non adatto alla loro età. Ci riferiamo a quella modalità di “agghindare” i propri figli, in particolare le femmine, come delle “Baby-veline“, con tacchetti, scollature, minigonne che scimmiottano gli atteggiamenti adulti anche nel modo di camminare, parlare e ballare.

Che rischio si corre a crescere un bambino in questo modo? Innanzittutto si precocizza il bambino, lo si rende cioè più grande di quello che è, limitandogli le esperienze tipiche dell’infanzia e sovrastando l’innocenza e la spontaneità. Se questo avviene bisogna riflettere sulla responsabilità dei genitori: quanto gli adulti sono stati capaci di proteggere i figli dalle immagini volgari ad esempio della tv? Quanto hanno funzionato da modello negativo per i piccoli? Quanti limiti sono stati in grado di dare loro per regolare e orientare la loro crescita in modo sereno? Quanto è un bisogno dell’adulto quello di mostrare una bambina così truccata e curata nell’aspetto?

Tutti noi adulti coinvolti a vario titolo nell’educazione dei piccoli (genitori, insegnanti, educatori, nonni..) dobbiamo riflettere seriamente sulla questione se vogliamo rispettare e tutelare i bambini nel loro percorso di crescita.

Nasce un bambino, nasce una Mamma…non è così?!

neomammaTorniamo ancora al tema della nascita, mistero che ci affascina sempre.

Torniamo ancora sul punto centrale che ci interessa ribadire: ogni volta che nasce un bambino nasce anche una mamma, che, col tempo imparerà a sintonizzarsi con la sua creatura, intuendo i bisogni e le esigenze primarie.

Per la Neo-mamma inizierà anche una fase molto delicata e intensa. Sarà dedita al suo bambino, giorno e notte, per cercare di capire e intuire ciò di cui avrà bisogno.Non sarà un periodo facile, pieno di dubbi,insicurezze e paure a cui si aggiunge anche una notevole sensazione di stanchezza e spossatezza.Il periodo post -partum rappresenta la fase più sottile e buia, in cui la figura materna può avvertire sensazioni di disorientamento e solitudine nei confronti di un mondo che continua a correre anche senza di lei. Servono intelligenza e buon senso. Serve la volontà di unirsi ad altre mamme che hanno vissuto le stesse esperienze per capire che non si è mai sole, che le medesime preoccupazioni possono essere condivise. Serve appunto l’esperienza della condivisione, delle rapresentazioni e capire che è tutto semplicemente naturale. Serve tempo però per capirsi ed entrare in sintonia e fare in modo che ci sia il giusto ritmo tra voi e loro. Insieme, col tempo.

Auguri alle mamme e ai tanti bimbi nati in questi giorni di fine gennaio!

 

 

Weekend fuori porta con i bambini…

gita in famigliaPer i bambini che vivono in città un weekend ogni tanto “fuori porta” può rappresentare davvero un modo per distrarsi e respirare aria buona. La stessa cosa naturalmente è valida per i grandi, ma per i figli può essere anche un momento speciale per stare con la famiglia, imparare qualcosa di nuovo, esplorare il paese, le campagne, il mare, i monti ecc e arricchire il proporio bagaglio culturale. Se vogliamo infatti che i nostri bambini diventino da grandi “cittadini del mondo” dobbiamo far loro amare il pianeta fin da piccoli! Infine allontanarsi dal rumore della città, dall’inquinamento e dallo stress significa beneficiarne in salute. Quindi, anche senza partire per chissà dove (poichè tutti sentiamo la crisi!), una piccola gita a pochi passi da casa può essere un bel regalo da fare a tutta la famiglia!

Iniziamo la settimana con…

libroIniziamo la settimana con un bel libro, quello di Valeria Parrella, intitolato Tempo di Imparare“, (ed. Einaudi, 136 pagine,17 euro).

Perché ne parliamo: è un libro che parla del rapporto di una madre con un figlio disabile, un tema delicato e sottile spesso ignorato e dimenticato. Si tratta di un lungo e faticoso percorso (ad ostacoli) di una madre che lentamente accetta e metabolizza un figlio che è appunto diverso. “Le 12 fatiche d’Ercole che la madre di un bambino disabile deve affrontare”.

Ci è piaciuto perché: Perché ci è piaciuto questo libro? Perché ribalta completamente il concetto generale genitori-figli. Solitamente siamo abituati a pensare che i figli sono coloro che imparano, mentre invece i genitori sono coloro che insegnano; Invece nel mondo delicato della disabilità questo stereotipo viene capovolto: è la madre che deve imparare del figlio, assorbirne i ritmi, accettare i limiti, avere una nuova concezione del tempo.

Se siete sensibili all’argomento, vi invitiamo a leggerlo.

 

Apre il MuBa alla Rotonda di Milano…una vera chicca pedagogica..

2MammeCheFatica ieri ha partecipato alla conferenza stampa in occasione dell’inaugurazione del MuBa (il Museo dei Bambini di Milano) il centro di cultura dedicato all’infanzia presso la Rotonda della Besana, nel cuore pulsante della città.

E’ stata un’ occasione per parlare e dare voce al lavoro ventennale del MuBa che finalmente potrà godere di una sede ufficiale, che ospiterà ogni giorno centinaia di bambini per partecipare alle mostre interattive.

Fino a Marzo sarà la volta di “Scatole“: una mostra-gioco piena di scatole da scoprire e inventare e utilizzare con tanta fantasia e creatività. “Perché il mondo è una grande scatola, piena di tante altre, tutte da aprire. E, alla fine, anche da costruire.”

Appena vi capita di passare, anche se venite da fuori Milano o da altre città, fateci un salto e portate i vostri bambini…faranno tesoro di questa esperienza, ve lo garantiamo! Ieri mattina c’erano le prime scuole a fare il percorso nella nuova sede, correvano indaffarati a sperimentare tutti i materiali proposti…c’era chi si infilava nei tunnel, chi travasava concentrato il sale grosso nelle apposite vasche e chi costruiva in modo accurato un lungo percorso con legnetti e sughero..Accanto al percorso guidato vi è anche la possibilità di leggere e acquistare all’interno del Bookshop libri di design per bambini e altre novità.

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Da non perdere anche Rotonda Bistrot ricca di spuntini fantasiosi per tutte le ore della giornata, dedicati anche ai piccoli ospiti ovviamente..mentre aspettano l’ordinazione potranno sbizzarrirsi e disegnare liberamente sulla parete del bancone con gessetti colorati..anche “gli arredi sono studiati per interagire con l’inedita altezza bimbo“..

Questo è poco ma sicuro…MammeCheFatica ci tornerà e farà un bellissimo passaparola a tutti i bambini che conosce già.

MUBA – Museo dei Bambini Milano
via Enrico Besana, 12
20100 Milano

“Se i libri fossero di torrone ne leggerei uno a colazione”….

letturaGià, come recita Roberto Piumini: ” Se un libro fosse fatto di prosciutto a mezzogiorno lo leggerei tutto e se i libri fossero di marmellata a merenda darei una ripassata”…perchè leggere fin da piccoli è un gesto importante che rimarrà impresso fin da grande. Anche solo il piacere di sfogliare un libro, guardare le figure e perchè no, ascoltare una buona storia. Regalate ai vostri bambini piccoli o grandi che siano dei bei libri. L’ideale sarebbe poter andare con loro direttamente in biblioteca o in libreria. Sarà un momento speciale che conserveranno da grandi e magari diranno: “Se i libri fossero di frutta candita li sfoglierei leccandomi le dita”.

Buona lettura a tutti!

E’ arrivato…Pupo Mannaro..

Cari Genitori di Milano e Provincia, vi segnaliamo con piacere gli appuntamenti di Sabato 25 Gennaio che ci vede impegnate in due momenti..dalla teoria alla pratica..

corso-baby-sitterMattina: La Tata Perfetta, corso rivolto a tate, educatrici e baby sitters per affinare e approfondire il concetto di lavoro educativo,il rapporto e la dimensione comunicativa con la famiglia e scoprire nuovi modi di giocare.

Presso: Atelier del Sale, via Colletta, 7 ore 9,30-13,00 info e iscrizioni: formazione@mammaelavoro.it

 

 

 

 

Pomeriggio: Invitiamo tutti i bambini per un evento gratuito organizzato dal brand Pupo Mannaro, saremo presso l’Asilo Dadà di via G.Giacomo Mora 11/a per giocare insieme, colorare le sagome di Pupo Mannaro e ascoltare storie animate! I bimbi assaggeranno una gustosa merenda bio e al termine della festa saluteremo tutti con simpatici omaggi di Pupo Mannaro.

Per prenotarsi si prega di scrivere a paola@paolaprandi.it  specificando il nome e l’età dei partecipanti.

Vi aspettiamoooo!pupo m

Nanna e non solo..

nannaMammeCheFatica scrive oggi qualche suggerimento per chi non è riuscito a partecipare agli incontri sulla Nanna tra Milano e Roma in questi giorni.

-Innanzitutto dobbiamo riuscire a trasmettere ai bambini (di conseguenza a noi) un senso di serenità e far capire loro che non si tratta di un problema. Quindi andare a nanna non deve essere concepito come una sfida e una lotta ogni sera. Andare a nanna deve essere vissuto come un piacere, come ad esempio giocare o mangiare.

-Imparare col tempo, senza fretta a tollerare il pianto del proprio bambino. Diciamo senza fretta, poiché si tratta di un esercizio e di un percorso lungo e difficile, ve lo garantiamo, ma necessario per permettere al piccolo di crescere e tollerare il senso di frustrazione.

– Non accorriamo subito in caso di pianto,offriamo loro uno spazio e un tempo per ‘cavarsela’ da soli.

– I bambini, anche se piccoli, percepiscono le nostre ansie e le nostre debolezze e  spesso se ne approfittano.

Proviamo a ragionarci su e vediamo cosa succede…aspettiamo racconti,impressioni, tattiche e critiche!

Buona Notte!!!! perché stiamo scrivendo il post alle 23.15!!!! e… grazie a tutti per aver partecipato ed esservi messi in discussione.

 

Dove sono finiti i papà?

 

papàMolto spesso le mamme, nonchè madri, si lamentano della “magica” sparizione dei mariti-papà nell’educazione dei figli. Non che non siano presenti in casa, ma pare che si dileguino al momento di aiutare la madre nelle faccende di casa o sollevarla dalle cure quotidiane dei bambini: dal bagnetto, all’incontro a scuola, dall’aquisto dei pannolini all’insegnamento delle regole. Di fatto assistiamo ad un grande cambiamento sociale: oggigiorno, infatti, il padre autoritario che detta la legge e la fa rispettare con maniere più o meno buone non c’è quasi più. Purtroppo o per fortuna? Lo lasciamo giudicare a voi, ma quello che ci sentiamo di dire forte e chiaro a tutte le mamme è però questo… Facciamoci un esame di coscienza, non tutti i padri sono degli scapestrati: spesso sono le donne ad allontanarli più o meno inconsapevolmente. I papà non vengono coinvolti e, con la scusa del lavoro, li lasciamo in disparte come se fossero meno importanti delle donne. Riflettiamo su questa dinamica: tutta la famiglia in qualche modo ne risente.

Cerchiamo di concepire la scuola come…

la scuola, un luogo di crescitaCerchiamo di concepire la scuola e l’asilo nido come un posto particolare, all’interno del quale i bambini possono avere dei legami e dei vissuti speciali. Non è una punizione (per la quale sentirsi in colpa offrendo in cambio dei regali), nè un abbandono, ma una possibilità di crescita. Figli e genitori infatti crescono e diventano grandi insieme sperimentando, imparando ad accettre il distacco e conoscendo altri bambini e contesti.

In una parola, come dice Daniele Novara ” Bisogna aiutare i bambini ad ampliare il loro mondo. Ecco il regalo più bello che possiamo fare ai nostri figli”.

Buon Mercoledì da Mammechefatica!