Mamma, inizio l’asilo nido! Distacco e altre preoccupazioni..

inserimento DadàSi tratta di un incontro aperto a tutti i genitori che a settembre inizieranno questa nuova avventura e desiderano affrontare insieme l’argomento per alleggerire i timori e capire le dinamiche. In un clima informale parleremo di pianti, separazioni, ma anche di nuove scoperte, crescita e apprendimenti.

Ne discutiamo con: Anna Podestà, pedagogista e fondatrice Scuola Dadà &
Marta Stella Bruzzone, pedagogista e Sara Luna Bruzzone, psicologa infantile
(blogger di www.mammechefatica.it)

Piange: come fare…

bimbo in braccio“Se la metto nel passeggino, piange e strilla come un’aquila e allora la tengo in braccio” “Se non vuole, pazienza, decide lei, piuttosto che sentirla piangere”. A queste considerazioni che sentiamo dire ogni giorno da tante mamme, rispondiamo: perché non provare a capire il pianto del nostro bambino? Perché non provare ad aspettare qualche secondo prima di agire e prenderli in braccio? Non si tratta di essere cattivi genitori, anzi, così facendo facciamo sperimentare loro il senso dell’attesa. Quella parola magica che ora i nostri bambini non conoscono più! Con la nostra voce possiamo tranquillizzarli, possiamo cantare una canzoncina e ripetere ai nostri bambini di aspettare un attimo.

In quell’istante dobbiamo mostrare coerenza e fermezza, altrimenti non siamo credibili e passiamo loro un messaggio ambiguo. Se volete provare a modificare il loro comportamento dobbiamo essere consapevoli di mostrare anche il nostro. Ovviamente dobbiamo darci del Tempo per interiorizzare il contenuto, le formule magiche non esistono neanche qui.. 

 

Nasce un bambino, nasce una Mamma…non è così?!

neomammaTorniamo ancora al tema della nascita, mistero che ci affascina sempre.

Torniamo ancora sul punto centrale che ci interessa ribadire: ogni volta che nasce un bambino nasce anche una mamma, che, col tempo imparerà a sintonizzarsi con la sua creatura, intuendo i bisogni e le esigenze primarie.

Per la Neo-mamma inizierà anche una fase molto delicata e intensa. Sarà dedita al suo bambino, giorno e notte, per cercare di capire e intuire ciò di cui avrà bisogno.Non sarà un periodo facile, pieno di dubbi,insicurezze e paure a cui si aggiunge anche una notevole sensazione di stanchezza e spossatezza.Il periodo post -partum rappresenta la fase più sottile e buia, in cui la figura materna può avvertire sensazioni di disorientamento e solitudine nei confronti di un mondo che continua a correre anche senza di lei. Servono intelligenza e buon senso. Serve la volontà di unirsi ad altre mamme che hanno vissuto le stesse esperienze per capire che non si è mai sole, che le medesime preoccupazioni possono essere condivise. Serve appunto l’esperienza della condivisione, delle rapresentazioni e capire che è tutto semplicemente naturale. Serve tempo però per capirsi ed entrare in sintonia e fare in modo che ci sia il giusto ritmo tra voi e loro. Insieme, col tempo.

Auguri alle mamme e ai tanti bimbi nati in questi giorni di fine gennaio!

 

 

#MI – Le difficoltà della nanna: come trascorrere una notte serena

nannaEccoci ad un ciclo di incontri rivolti a Mamme e Papà su temi inerenti lo sviluppo dei bambini e le difficoltà che si possono riscontrare. Il primo appuntamento riguarda la nanna: come preparare i bambini fin da piccoli a stare nel loro lettino evitando così il passaggio nel lettone?

Marta (pedagogista) e Sara (psicologa infantile) di MammeCheFatica proveranno a rispondere a questa e altre domande, dando suggerimenti utili per ritrovare la tranquillità di una notte riposante.

Non perdetevi anche i prossimi appuntamenti a febbraio e a marzo su capricci e pappa!

 

A proposito di Distacchi…

Continuiamo a parlare del tema del saluto e del distacco, in particolare dalla figura primaria, ossia quella materna.

Per ogni bambino, lasciare la propria mamma è sempre un’impresa difficile.Ma noi, di Mammechefatica, aggiungiamo anche che per ogni mamma è difficile lasciare il proporio piccolo, specie se, come al nido o all’asilo, vi sono delle regole e dei tempi scanditi da rispettare. Metabolizzare questi cambiamenti può essere difficile, anche se poi nel tempo saranno d’aiuto. Alle mamme che ci scrivono, e ci chiedono consigli e pareri diciamo loro di aspettare e darsi Tempo. I cambiamenti non sono mai immediati. Col tempo, non solo i vostri bambini, ma anche voi riuscirete a staccarvi bene,senza promettere giocattoli, pizzette e altri premi e soprattutto senza sensi di colpa. Abituarsi ai distacchi significa anche abituarsi a crescere, a sperimentare l’autonomia e gestire un po’ la sofferenza che ne deriva.

Ci vengono in mente le belle parole della psicoterapeuta G.Schelotto che in “Distacchi e altri addii” (ed. Oscar Mondadori) scrive: ” Ogni distacco, però, comporta una sorta di movimento sismico che scombina emozioni, affetti e sofferenze; Non ci si libera facilmente dall’idea di aver lasciato indietro qualcosa o qualcuno. Si ha l’impressione di essere colpevoli, di aver tradito. Così alla sofferenza del distacco si aggiunge il senso di colpa”.

 

 

Come procede l’inserimento?

 

Care Mamme, torniamo oggi alla tematica forte di Settembre, il fattore inserimento!

Come procedono? Come stanno i vostri bambini? Piangono tanto? e voi soprattutto come state?

Ora che avete scelto e individuato con cura l’asilo giusto, ora che avete iniziato (e probabilmente alcune di voi già ultimato l’inserimento) come sta andando la nuova avventura?!

Non preoccupatevi se nella fase del saluto il vostro bimbo scoppia in lacrime o si rifiuta di entrare…anzi incoraggiatelo ad entrare e osservare tutti i giochi..ha bisogno anche  lui di ambientarsi e capire la nuova routine. Inventate un piccolo rituale che sarà di aiuto per entrambi nella fase del saluto.

Ricordatevi che il nido non è una punizione, anzi rappresenta un’opportunità di socializzazione e di crescita per tutta la famiglia. E’ proprio questo il messaggio corretto da trasmettere ai bambini in questa prima fase di ambientamento.

Quando tornate a prenderli, dopo averli salutati, raccontate loro quanto gli siete mancati! ad esempio: “la mamma ti ha pensato tanto stamattina, sai?! Anche lei era un po’ triste nel lasciarti, ma poi era proprio contenta di farti fare questa bella esperienza! a casa non impareresti tutte queste cose!”

Forza Mamme, Forza Papà!

 

 

Nido: si o no?!

Ancora prima di affrontare le tematiche relative al distacco e all’inserimento c’è chi ci chiede consigli riguardo alla fatidica scelta nido: si o no?!

Come tutte le scelte, anche questa è dettata da una serie di pro & contro che analizzeremo insieme.

Certamente se avete la possibilità, se trovate una struttura che rispecchia i  vostri valori socio-educativi noi siamo e saremo sempre di parte: nido si! poiché l’asilo rappresenta la prima occasione di socializzazione strutturata, all’interno di un contesto extra-familiare che permette al bambino (alla sua mamma e al suo papà) di entrare in un insieme di relazioni e scambi umani che altrimenti non avrebbe. Il fatto di poter giocare e crescere in uno spazio appositamente studiato per favorire gli scambi tra i pari, con una équipe di educatrici preparate, sicuramente favorirà un senso di benessere e armonia sia nel piccolo che nella sua mamma. Il sostegno genitoriale che offre un servizio come l’asilo nido è un ottimo pretesto,(oltre alla socializzazione tra i pari) per convincersi della scelta. Durante il percorso di crescita del bambino si ha spesso l’occasione di confrontarsi, chiedere, osservare e capire. Certo,un grande nemico del nido è costituito dal fattore malattia.Non possiamo negare infatti,che vi è la possibilità che il piccolo si ammali e si indebolisca di frequente vivendo all’interno di una comunità.Non è detto, ma nel 90% per cento dei casi è così. Quindi è bene pensare sempre di avere un’organizzazione familiare che preveda il sostegno di nonni/tata o baby sitter, che possano intervenire in caso di emergenza o malattia del piccolo.

Care Mamme, fateci sapere,anche se le scelte di mandarlo all’asilo o meno sono tutte importanti e significative.

 

 

Vacanze single..

In vacanza separati. Da poco, pochissimo o da una vita, per scelta o necessità.

Qualunque sia la causa originaria, le vacanze delle mamme single (o dei papà)

sono un fenomeno in crescita, ed è giusto parlarne. La vacanza con uno o più bambini piccoli vissuta da soli può essere un’ esperienza stupenda ma anche problematica, dipende sempre se è voluta (come scelta) oppure se rappresenta una conseguenza spesso anche dolorosa e faticosa.

In ogni caso bisogna ‘rimboccarsi le maniche’ e pensare a tutto, poiché c’è solo un adulto di riferimento. L’adulto in questo caso dovrà ricoprire sia la parte affettiva sia quella più severa che pone dei limiti o riprende il piccolo. L’importante è riuscire col tempo a trovare un giusto equilibrio, e spiegare sempre ai bambini il perché e il percome delle nostre azioni, e far notare quanto è difficile e stancante dover fare tutto da soli.

Continueremo ad affrontare l’argomento nei prossimi post..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come stare bene con il mio bebè…

 

Oggi parliamo di come stare bene con il proprio bambino e del perchè talvolta c’è qualcosa che spezza l’idillio tra la mamma e il suo piccolo.

I fattori possono essere multilpli, e sicuramente anche il fattore crescita incide e ha la sua rilevanza. I bambini piccoli, 0-8 mesi  dal nostro punto di vista sono molto faticosi, perchè dopo la nascita impongono, una serie di accorgimenti e di orari (basti  pensare al tempo e al ritmo incentrato sulla poppata e sul sonno). Star dietro a un bambino piccolo, nutrirlo,occuparsi del suo benessere psico-fisico e condividere con lui la quotidianità può anche non essere così semplice..anzi..prevede un grande sforzo, e un gioco di equilibri fragilissimi che spesso si rompono. zac.dopo vengono la rabbia,il dispiacere,il senso di colpa,il senso di frustrazione tutte emozioni con le quali lavoriamo nei colloqui con voi genitori.

Mammechefatica ricorda sempre che i momenti di sconforto son sempre dietro l’angolo..bisogna affrontarli, come le onde del mare, senza vergogna o paura.

VOTATE, VOTATE, VOTATE!!!!!!

 

Carissimi,

abbiamo bisogno anche del vostro prezioso voto per vincere il Fattore Mamma Award, “un ’iniziativa che intende promuovere la progettualità, la creatività e l’impresa dando risalto ai progetti più creativi e innovativi“!

Anche quest’anno il gg. 24 e 25 maggio ci sarà un bellissimo evento a Milano organizzato da Fattore Mamma, dal titolo: Mamma che Blog! una due giorni incentrata sul potere del web, per conoscere tutti i modi possibili di fare rete tra le mamme. Un’ iniziativa interessante e sempre più vincente visto e considerato il fenomeno delle mamme blogger in Italia.

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Un in bocca al lupo da MammeCheFatica a tutti gli altri blog in gara!!!!

Grazie !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!