Troppo caldo!!!!!

caldoAvete ragione: fa caldissimo in città! Ovunque voi siate, proteggete i piccoli con le classiche strategie anti caldo…sappiamo bene per esperienza che i bambini sono i primi a mostrarsi insofferenti in queste giornate afose che mettono tutti a dura prova..

In primo luogo fate bere loro parecchi liquidi: oltre l’acqua anche centrifugati e frullati sono un’ottima fonte di vitamine. Se poi riuscite a farvi aiutare nella preparazione, i bambini saranno contenti di poter dare il loro contributo e gli sembrera’ ancora piu’ buono e gustoso.

Anche macedonie e yogurt vanno bene. Se a cena non avessero molta fame non allarmatevi e’ una sensazione normale l’importante e’ optare per una alternativa come una tazza di latte & cacao con dei biscotti o cereali. La “cena dei campioni” non deve diventare una abitudine ma ogni tanto e’ piu’ che lecita!

Se li vedete svogliati e insofferenti fateli giocare con l’acqua: rinfresca e rilassa! Basta un catino e qualche ciotolina per renderli felici e spensierati! L’antico gioco dei travasi piace sempre a tutti..e’ vero poi il pavimento sara’ bagnato ma loro si saranno divertiti!

Ancora poco e poi tutti al mare!

I piccoli sentono la Primavera…

primaveraI piccoli sentono l’ arrivo della primavera…fanno fatica a svegliarsi la mattina, avvertono più’ stanchezza durante la giornata e sono spesso svogliati…e’ normale poiché’ sono più’ sensibili ai cambi di stagione. Cosa possiamo fare?

Possiamo cercare di accogliere e contenere le loro insofferenze quando ci e’ possibile, cercare di non stancarli troppo e sfruttare le belle giornate per giocare un po’ all’ aria aperta senza insistere se preferiscono stare in casa e giocare liberamente.

Magari proponete loro di cucinare insieme a voi e preparare una torta o dei biscotti per la colazione per fare in modo che il risveglio sia più’ piacevole e veloce oppure iniziare a piantare qualche semino e giocare con la terra da travasare…

L’importante e’ non trascorrere il pomeriggio in balia della TV altrimenti si diventa ancora più’ svogliati e passivi!

Fare i compiti insieme è una lotta!

studioSpesso capita che i genitori non riescano ad aiutare serenamente i figli nel fare i compiti. Non perché non siano in grado o non abbiano gli strumenti giusti per farlo, ma semplicemente perché tra genitori e bambini è frequente che si instaurino delle lotte continue che portano solo confusione e nervosismo. oppure spesso i genitori tendono involontariamente a sostituirsi ai bambini, non facendo sperimentare loro anche l’errore e la frustrazione. Qual è quindi la soluzione ideale? Farli aiutare da qualcuno di esterno, che sia un amico di famiglia o una ragazza o un ragazzo che sappia approcciarsi correttamente ai bambini insegnando loro il metodo di studio più adatto a quella specifica situazione. A maggior ragione è importante chiedere aiuto a professionisti esterni nel caso di disturbi specifici dell’apprendimento dove è necessario un bagaglio teorico maggiore per venire incontro alle difficoltà del bambino.

Giorni di vacanza e pigrizia!!!

download (16)Tanti Auguri a tutti, grandi e piccoli al completo!

Son giorni di festa, ma anche di pigrizia….dove (noi comprese) abbiamo voglia di goderci il caldo della casa, i ricordi, il Natale..cosi’ anche scrivere diventa difficile e ancor più’ complicato e’ dispensare consigli!!! Se siete anche voi pervasi dalla pigrizia, approfittatene per sistemare le camerette piene di giochi e fare un po’ di ordine facendovi aiutare dai vostri bambini! Talvolta e’ bello ritrovare vecchi giochi e rigiocarci insieme no?!

Ma anche un bel libro da sfogliare e perche’ no uno nuovo tutto da inventare! Basta preparare dei fogli della dimensione che preferite, piegarli a meta’ e pinzare o fissare i bordi. Dare al bambino un libretto tutto bianco da colorare e scrivere o incollare qualche figura può’ diventare un bel gioco e una sana attività’ di creatività’ adatta per tutte le eta’, anche per i più’ piccoli cosi’ da posticipare l’ accensione della maledetta TV!

Buone giornate di festa!

Si può o non si può…? (parte prima)

mamma e bambinaSempre più spesso arrivano in consultazione genitori disperati, stanchi e sfiduciati..la maggior parte di loro è alle prese con dei veri e propri “principini” o “principesse” di casa, che pur avendo 2,3,4 anni sono così potenti da imporre agli adulti il loro volere.

“Com’è potuto accadere? Mio figlio era un angioletto prma!” si domandano questi genitori disorientati. Noi, per professione ed etica, non colpevolizziamo nessuno, non spetta a noi giudicare, sappiamo bene quanto sia faticoso svolgere il mestiere genitoriale. Possiamo però dare qualche strumento per riflettere su quello sta succedendo. Dalle descrizioni fatte pare proprio che in casa non ci siano regole (a parte quelle dettate dai piccoli “diavoletti”), si può fare quello che si vuole e non si ubbidisce mai. Ma questo è un problema perchè le regole, se impartite con una certa coerenza, danno ai figli certezze, sicurezze e indirizzi di comportamento. Ricordiamoci che sono atti d’amore, che i bambini richiedono con insistenza quando provocano e si impuntano in modo sfiancante.

(continua…)

Dove sono finiti i papà?

 

papàMolto spesso le mamme, nonchè madri, si lamentano della “magica” sparizione dei mariti-papà nell’educazione dei figli. Non che non siano presenti in casa, ma pare che si dileguino al momento di aiutare la madre nelle faccende di casa o sollevarla dalle cure quotidiane dei bambini: dal bagnetto, all’incontro a scuola, dall’aquisto dei pannolini all’insegnamento delle regole. Di fatto assistiamo ad un grande cambiamento sociale: oggigiorno, infatti, il padre autoritario che detta la legge e la fa rispettare con maniere più o meno buone non c’è quasi più. Purtroppo o per fortuna? Lo lasciamo giudicare a voi, ma quello che ci sentiamo di dire forte e chiaro a tutte le mamme è però questo… Facciamoci un esame di coscienza, non tutti i padri sono degli scapestrati: spesso sono le donne ad allontanarli più o meno inconsapevolmente. I papà non vengono coinvolti e, con la scusa del lavoro, li lasciamo in disparte come se fossero meno importanti delle donne. Riflettiamo su questa dinamica: tutta la famiglia in qualche modo ne risente.

E se mio figlio scopre che Babbo Natale non esiste?

Babbo Natale

Capita che quando i bambini iniziano a frequentare la scuola elementare spesso incontrano altri compagni “più scafati” che sono già a conoscenza della natura di Babbo Natale. I bambini più naif all’inizio tendono a negare, ma con il tempo si lasciano convincere dall’evidenza e sono costretti a riconoscere la cruda realtà. Cosa possono fare in questi momenti i genitori? Innanzitutto, sappiate che i bambini possono essere un po’ amareggiati, ma di certo sono gli adulti ad essere più preoccupati all’idea che la magia del Natale possa svanire all’improvviso. In realtà questo timore dei grandi cela una paura meno consapevole del fatto che i loro figli stanno crescendo e prima o poi voleranno via dal loro nido. Ma questo succederà solo fra molto tempo, non preoccupatevi ora! Quello che fa sorridere è che sono i bambini stessi a non volerci deludere ammettendo di sapere la verità e continuano a farci pensare di non sapere nulla a riguardo!

Tuttavia, dopo averli rassicurati sul fatto che si tratta di un simbolo dell’amore dei genitori nei confronti dei figli, possiamo anche coinvolgerli nel trasmettere comunque questa credenza un pò magica ai più piccoli affinché si sentano grandi e responsabilizzati.

Per tutti quelli che invece credono ancora un pochino in questa magia, vi aspettiamo giovedì 12 Dicembre alle 16,45 presso il Cobaby di Piano C, in Via S. D’Orsenigo, 18 a Milano. Pare che verso le 17 un puntualissimo signore vestito di rosso venga a farci degli auguri speciali.. (l‘ingresso è libero, ma prenotatevi all’indirizzo mail: info@mammechefatica.it)

Letterina di una Mamma a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

mi piacerebbe che quest’anno i miei figli possano condividere con me il momento della preparazione dell’albero, e del’addobbo della casa senza rompere le palline appena comprate o litigare furiosamente per chi abbia l’onore di appoggiare la stella cometa sulla punta.. Ti chiedo inoltre di non soddisfare ogni desiderio dei miei piccoli: hanno già tanti giochi e non ne possono più delle chitarre di plastica o dei dvd di Peppa Pig, credo che due libretti istruttivi possano valere molto di più!

Vorrei anche che prima del pranzo di Natale con tutti i parenti mi aiutino ad apparecchiare la tavola o a fare qualche piccola commissione in modo da sentirsi utili e importanti.

Insomma..forse ti sto chidendo troppo, ma desidererei che la vera magia del Natale (quella che unisce le famiglie e le fa rallegrare nonostante la crisi e le brutte notizie) abbia inizio…

Come capire se mio figlio è iperattivo? (parte II)

 

Riprendiamo il discorso suul’iperattività..

Quali altri sintomi possono associarsi a questa sindrome? Una compromissione cognitiva, ritardi dello sviluppo linguistico, dell’apprendimento e motorio sono molto frequenti. Quando sono più piccoli, oltre al temperamento difficile, presentano anche disturbi del sonno e dell’ alimentazione.

Chi sono i soggetti più colpiti? In genere bambini maschi in età scolare. Le bambine invece soffrono maggiormente di deficit attentivi, più che di difficoltà comportamentali.

Cosa possono fare gli adulti? In classe è bene che le insegnanti spieghino con parole semplici e non discriminanti le difficoltà del bambino chiedendo di empatizzare con lui e coinvolgerlo in tutte le attività possibili.

A casa i genitori, oltre a prendere provvedimenti clinici, è bene che non puniscano frequentemente il bambino o impongano un comportamento sedentario che lui non è in grado di rispettare. Un lavoro di parent training e sostegno alla genitorialità può risultare molto utile per affrontare le fatiche quotidiane.

Ricordiamo che la discriminante tra un disturbo ipercinetico e una forte vivacità sta nel disagio e nel malessere provato dal bambino. Se è sereno, a casa e a scuola, ha amici e il suo comportamento non influenza negativamente la vita familiare non si tratta di iperattività.

Solidarietà a Peter Pan…

 

Decidiamo oggi di sfruttare questo blog per informare tutti i nostri followers su ciò che sta accadendo a Roma in questi giorni…

MammeCheFatica si associa al coro di No contro lo sfratto inviato all’Associazione Peter Pan Onlus. Per chi non la conoscesse è una onlus che mette a disposizione delle case vicino all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ai genitori con bambini malati di cancro. Peter Pan è un ente serio, competente e conosciuto nel territorio dal ’94: troviamo inamissibile che esperienze così lodevoli debbano essere messe in scacco da una politica senza cuore. Casa di Peter Pan, siamo solidali con voi!